Scriveva (aprile 2021) il giornalista Ferruccio Sansa, già candidato a presidente della Regione Liguria: Basta navigare su internet. L’elenco sarebbe ancora lungo.
Sansa: “E’ lo stesso Pietro Piciocchi (avvocato, vice sindaco di Genova e in corsa per la candidatura di primo cittadino con il centro destra, ma si attente il placet da Roma) che nel suo curriculum a dichiarare di svolgere attività di consulente o legale per “Regione Liguria, Provincia di Imperia, Comune di Ameglia, Comune di Montoggio, Comune di Ventimiglia, Comune di Bordighera, Comune di Portofino, Comune di Borghetto Santo Spirito, Comune di Finale Ligure, Comune di Ovada, Comune di Lavagna, ASL 1 Imperiese, ASL 2 Savonese, Comune di Imperia, Comune di Loano, Comune di Rapallo, Comune di Riccò del Golfo, Comune di Cuneo, Comune di Alba, Comune della Spezia, Comune di Villa Faraldi, ACAM Ambiente S.p.a., Comune di Santo Stefano d’Aveto, Comune di Rezzoaglio, Comune di Porto Venere, Comune di Arcola, Comune di Sestri Levante, Comune di Montoggio, Spezia Risorse S.p.a., AMIAS S.p.a., Sportingenova S.p.a. ecc.”.
E OGGI POLVERI A FUOCO IN REGIONE – Sanità, in quattro anni 19 consulenze per Piciocchi: interrogazione del
PD alla giunta Bucci. Il vicesindaco reggente rischia la sospensione dall’Ordine degli avvocati, D’Angelo prepara la mossa in aula: “Quali azioni di garanzia state assumendo?”
Un elenco coi riferimenti puntuali di 19 affidamenti, datati tra giugno 2020 e febbraio 2023, con provvedimenti emessi da Regione Liguria, Asl 1, Asl 2, Asl 3, Alisa e San Martino, tutti a favore di Piciocchi per attività di consulenza legale. L’ultimo è un decreto della Regione che riporta un incarico da oltre 15mila euro a ottobre 2023 per l’appello al Consiglio di Stato dopo il ricorso al Tar vinto da Eteria sull’affidamento dei lavori della nuova diga del porto di Genova.
A sollevare la questione delle consulenze per Piciocchi, definendolo un “mago del suo fatturato“, era stato un articolo pubblicato a fine dicembre su Il Fatto Quotidiano. A quelle contestazioni il vicesindaco e candidato in pectore aveva risposto con un lungo post su Facebook: “Non capisco francamente il motivo per cui me ne dovrei vergognare. Ho lavorato da oltre vent’anni con amministrazioni pubbliche di sinistra e di destra, il tutto sempre in totale, completa e assoluta trasparenza. Credo la replica migliore al maldestro tentativo di gettare ombra e discredito sulla mia persona (che, per carità, ha tanti difetti ma ha fatto della rettitudine la sua regola di vita) sia il perdono nei confronti di chi con tanta malizia ha pensato di farmi questa piccola cattiveria”.