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Pieve di Teco, nuova donazione. Area Wilderness Rocca di Calderara ora è di 20 ettari. 2/ Risplende il Castello di Pornassio con 850 mila Euro


Il 6 dicembre 2024 è stato sottoscritto l’atto notarile per la donazione all’Associazione Italiana per la Wilderness di 3 ettari di terreni boschivi (e qualche oliveto in abbandono) in Comune di Pieve di Teco. I terreni formeranno 18 Zone di Tutela Ambientale e fanno parte dell’Area Wilderness Rocca di Calderara per un totale di 20 ettari.

di Franco Zunino*

In campo ambientalista, in Italia, gesti filantropici come questo non fanno quasi mai notizia. Eppure essi sono la base di una VERA conservazione della Natura come dovrebbe essere intesa in un paese democratico e liberale. Purtroppo non è così! In Italia, come peraltro in gran parte d’Europa, domina il sistema vincolistico autoritario statale basato su una visone politica che troppo spesso si fregia della definizione “democratica”, ma che omette spesso il “liberale”. I vincoli cosiddetti d’imperio, ovvero calati dall’alto da governi statali e regionali sono la prassi: il bene pubblico va tutelato a qualsiasi costo… anche a costo di ledere i diritti dei proprietari privati che li possiedono! E, cosa anche più grave, senza che si preveda mai un ristoro nei loro riguardi per i vincoli imposti a pochi per il diritto di tanti. Per cui succede che quei pochi pagano per tutti.

Ecco perché, se pure la nostra è democrazia, non è mai democrazia liberale compiuta! Fortunatamente, sembra che il principio che da oltre quarant’anni guida l’Associazione Italiana per la Wilderness, emulando l’America (dove infatti non esiste NESSUNA Area Protetta che non appartenga al demanio pubblico o, quando privato, ad associazioni ambientaliste che si fanno carico di acquistare terreni o di ottenerli in donazione; un metodo che, peraltro, non è molto dissimile da quanto avviene nell’europea Inghilterra!). Infatti anche in Italia nascono sempre più spesso gruppi o associazioni locali che hanno infine compreso che solo acquistando direttamente ambienti naturali li si possa VERAMENTE CONSERVARE. Ancora una volta prova di come l’Italia e l’Europa siano cinquant’anni indietro sul cosa si debba intendere per vera democrazia liberale. L’esempio dei famosi SIC e ZSC, ritenute da tanti un giusto impegno europeo la conservazione di biotopi e biodiversità, ne sono la prova: il metodo più antidemocratico al mondo con cui si sono stabilite “aree protette”! L’Associazione Italiana per la Wilderness è orgogliosa di essere tra le prime ad avere invece adottato il sistema di acquistare e/o ottenere in gestione aree naturali al fine di una loro conservazione.

La donazione ottenuta a Pieve di Teco grazie a benemeriti e filantropici donatori è oggi solo l’ultimo tassello di questa politica. Piccolo esempio all’ombra dei grandi che in America, tanto per fare alcuni esempi eclatanti, hanno consentito la nascita di tanti noti Parchi Nazionali e, in California, la salvaguardia delle ultime foreste vergini di millenari alberi di Sequoia!

*Franco Zunino segretario generale Associazione Italiana per la Wilderness.

2/Pornassio- Ultimata la ristrutturazione del Castello. I lavori di miglioramento antisismico e di rifacimento del tetto finanziati dai fondi europei.  825.000 € ben spesi per la comunità.

Giovedì 19 dicembre in occasione della recita natalizia degli allievi della scuola materna e primaria, sono stati inaugurati i lavori eseguiti all’edificio “Il Castello di Pornassio” in località Villa. Miglioramento antisismico e di rifacimento del tetto sono stati finanziati dai fondi europei  Futura – Next Gen per un importo di 825.000 € e sono stati eseguiti  dalla ditta Formento Filippo Carlo SRL (Finale Ligure) che nasce nel 1959 dalla passione del signor Filippo e della moglie Paola per la tutela e il recupero del patrimonio artistico..

L’intervento alla struttura, oggetto di vincolo paesaggistico, è stato seguito dall’architetta Luisa Franchino responsabile della Soprintendenza ai Beni Culturali, mentre il progetto è stato redatto dall’ ingegner Domenico Pino, dall’architetto Roberto Beniamini, dal geologo Lionello Belmonte e dall’ingegner Marco Savini.

Gli allievi della scuola hanno eseguito l’inno nazionale, poi hanno preso la parola il Sindaco di Pornassio, Vittorio Adolfo e la Dott.ssa Serena Carelli, Preside dell’Istituto.

E’ seguito la benedizione alla struttura del parroco Don Ruggero Gorletti. Infine la recita natalizia.


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