“Fin che la barca va, lasciala andare…….e Savona scende di 20 punti nella classifica delle provincie italiane, con nove posizioni in meno rispetto al 2021.
di Gian Luigi Taboga*
La fonte è ben qualificata perché appartiene al Sole 24 Ore e tiene conto di ben 90 indicatori su 107 provincie.
La migliore testimonianza possono poi renderla i cittadini abitanti ed ospiti della nostra provincia.
L’indice di anzianità della popolazione nella nostra provincia è il più alto d’Italia ( se non d’Europa) e pesa talmente sulle spalle di chi è in età lavorativa da ridurne il tenore di vita a livelli difficilmente sopportabili.
Per il lavoro ciò che maggiormente colpisce sono gli infortuni che ci pongono al 94° posto in nazionale , come fanno rilevare i sindacati più volte ricorsi ad iniziative di protesta decisa e allargata a tutte le categorie.
Nel settore turistico, spina dorsale della nostra economia , mancano gli addetti qualificati per molti settori , specialmente quelli di alta qualità ricettiva che ci pongono come fanalino di coda nella classifica.
Alto l’indice di criminalità che ci pone al 82° posto in Italia con un ulteriore peggioramento rispetto al 2021 ; aumentano i delitti informatici , i furti nelle abitazioni e le rapine specialmente nelle pubbliche vie; ma Savona, nonostante un eccellente lavoro del tribunale, è l’unica provincia senza un carcere.
Il settore dei servizi pubblici è purtroppo agli onori della cronaca per quanto riguarda la non efficienza dei trasporti ferroviari , quella delle infrastrutture stradali ed autostradali, dei servizi acquedottistici di distribuzione delle acque potabili e di depurazione fognaria.
La difesa del suolo esprime tutta la sua trascuratezza specialmente dell’albenganese ed in Val Bormida dopo i recenti danni all’agricoltura e alla proprietà privata ; non parliamo poi della continua cementificazione del suolo per una edilizia strettamente speculativa; la trasformazione di alberghi ed hotel in seconde case continua e si intensifica,
La stampa locale ha più volte messo in risalto il problema delle dipendenze dei giovani e giovanissimi da alcool e droghe, che ci pone come maglia nera nel panorama italiano; il sequestro di coltivazioni di cannabis e di droghe pesanti importate via mare e spacciate sia da italiani che da stranieri, ma l’opinione pubblica non ne sembra preoccupata.
Certamente leggi appropriate potranno mettere un freno ai fenomeni sopra elencati, ma la sola repressione non basta, occorre un rinnovato stile di vita!
Occorre un efficace timone e un timoniere che governi la barca tra le secche e gli scogli che ne pregiudicano la buona navigazione, occorre zittire le ‘ammalianti sirene’ che con il loro canto inducono verso terre di facili piaceri, mentre ci conducono ad infrangerci contro gli scogli affioranti del malaffare!
Per la mia esperienza nella lotta al consumismo esasperato e per l’impegno profuso nella tutela dei cittadini utenti e consumatori, unica misura efficace è la saggia educazione ed una presa di coscienza a tutti i livelli di responsabilità, che può ricondurci sulla giusta rotta verso un mondo migliore.
Gian Luigi Taboga – ASSOUTENTI Savona