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Alassio, finalmente sfida al decoro urbano e tradizioni commerciali. 2/Quando Melgrati disse: ‘Chiederò i danni morali e materiali alla Procura di Genova’


La Giunta Comunale di Alassio dà il via alla procedura per salvaguardare il decoro urbano e le tradizioni commerciali della città. La delibera approvata dalla giunta comunale. 2/ E il sindaco Marco Melgrati che subì anche una ‘sospensione nelle funzioni da sindaco’ per la vicenda ‘spese pazze in Regione’ aveva annunciato ai media una richiesta danni alla Procura della Repubblica di Genova.

Il ‘budello’ di Alassio

COMUNICATO STAMPA – Su proposta dell’assessore al Commercio e all’Urbanistica del Comune di Alassio, Franca Giannotta, la Giunta Comunale ha approvato nei giorni scorsi la delibera con oggetto “Predisposizione Intesa” e “Piano commerciale comunale”, a seguito della quale può ora essere avviata la procedura per l’adozione dell’Intesa con la Regione Liguria prevista dalla legge regionale 7 del 3 maggio 2024, che ha modificato art. 26 del Testo Unico del Commercio. Contestualmente, si provvederà ad aggiornare il piano commerciale in concomitanza con il P.U.C.

Questa delibera segna un passo significativo nella salvaguardia del decoro urbano, delle caratteristiche commerciali specifiche e del rispetto delle tradizioni che caratterizzano il centro storico di Alassio, nonché di aree commerciali “sensibili” della città. Tra le misure previste, vi sono possibili limitazioni all’insediamento di determinate attività commerciali e la valorizzazione di esercizi commerciali storici e tipici. La procedura avviata è in linea con l’art. 52 del Codice dei Beni Culturali e coerente con il Piano Urbanistico Comunale (PUC).
Alassio centro storico

Questa delibera – sottolinea l’assessore Franca Giannotta – rappresenta un impegno concreto dell’assessorato al Commercio e all’Urbanistica e dell’intera Amministrazione Comunale per valorizzare sempre di più la nostra città, partendo dalle sue eccellenze, armoniosamente inserite nel tessuto urbano. Le attività commerciali della nostra città costituiscono un vero e proprio patrimonio e incarnano l’immagine stessa di Alassio, riconosciuta ovunque, a partire dal suo celebre Budello, come meta privilegiata per lo shopping. È dunque essenziale tutelare il commercio di qualità, capace di generare valore e indotto. Il nuovo piano commerciale comunale che stiamo per realizzare segnerà un nuovo capitolo per Alassio, sempre di più nel segno dell’eccellenza. Questo piano valorizzerà, infatti, le attività che meglio rappresentano la nostra tradizione locale e l’immagine distintiva che Alassio ha costruito nel tempo, limitando al contempo l’insediamento di attività che offrono prodotti di scarsa qualità e non in linea con le caratteristiche tipiche del nostro territorio.”

Questo passaggio – prosegue l’assessore Giannottasegue una serie di azioni già intraprese dall’assessorato al Commercio in sinergia con gli Uffici Comunali preposti, volte a migliorare e regolamentare il settore commerciale della nostra città nel segno della qualità e del decoro. In particolare, si sottolinea il lavoro di continuità che l’assessorato ha portato avanti nel tempo, a partire dalle modifiche al regolamento comunale approvate nell’ultimo consiglio comunale dell’anno 2023. Queste modifiche hanno posto le basi per un commercio più strutturato e qualificato, adeguando le normative alle esigenze attuali e future del territorio”.
ALASSIO: ARTICOLO IL SECOLO XIX E LA STAMPA DEL MESE DI MAGGIO

2/La firma del Prefetto Franco Gabrielli sul Muretto di Alassio

COMUNICATO STAMPA- Ospite ad Alassio per presentare il suo libro “Naufragi e nuovi approdi” nell’ambito della rassegna “Libri & Parole – Un’ondata di pagine”, il Prefetto Franco Gabrielli, già Capo della Protezione Civile e della Polizia di Stato, nonché commissario delegato dal governo per coordinare le complesse operazioni di salvataggio e recupero della nave Concordia a seguito del naufragio avvenuto nel 2012, ha apposto la sua firma sulla piastrella a lui dedicata del celebre Muretto.Questo momento si è svolto subito dopo la presentazione del libro, con la partecipazione del Sindaco di Alassio Marco Melgrati, del vice sindaco Angelo Galtieri, del comandante della Polizia Locale e dirigente del Comune di Alassio Francesco Parrella e del giornalista e scrittore Daniele La Corte, ideatore della rassegna “Libri & Parole – Un’ondata di pagine”, organizzata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Alassio.
3/SPESE PAZZE STORY- MINI RASSEGNA STAMPA

15 MARZO 2022 – LA STAMPA/ Spese pazze, la Cassazione ha rigettato il ricorso della Procura di Genova contro la sentenza di assoluzione di Marco Melgrati. Il sindaco di Alassio: “E’ finita una lunga odissea. Ora chiederò i danni allo Stato e alla magistratura”.

di GIÒ BARBERA-Finalmente è finita una lunga odissea. Esco da questa vicenda pulito. Ma non finisce qui. Sono pronto a chiedere i danni allo Stato per l’ingiustificata sospensione per 18 mesi da sindaco e anche contro la magistratura». Non trattiene la commozione Marco Melgrati, sindaco di Alassio dopo che la Cassazione ha rigettato il ricorso della Procura di Genova contro la sentenza di assoluzione arrivata a marzo dello scorso anno per il cosiddetto caso delle spese pazze in Regione. La Procura infatti si era opposta all’assoluzione di 19 ex consiglieri regionali della Liguria, tra cui appunto Melgrati, imputati per i reati di peculato e falso. La Cassazione ha rigettato, considerandolo inammissibile il ricorso della Procura generale di Genova. In questo modo le assoluzioni sono diventate definitive.

Tra gli altri imputati figuravano anche Edoardo Rixi, viceministro della Lega nel primo governo Conte che si era dimesso dopo la condanna in primo grado, quindi Michele Boffa, ex presidente del Consiglio regionale (Pd), Antonino Miceli (Pd), Marco Melgrati (Fi), Luigi Morgillo (Fi), Matteo Rosso (Fi), Gino Garibaldi (Fi) , Franco Rocca (Fi), Alessio Saso (Ncd), Francesco Bruzzone, senatore della Lega, allora presidente del Consiglio regionale, Marco Limoncini (Udc), Armando Ezio Capurro (Noi con Burlando), Aldo Siri (Lista Biasotti), Raffaella Della Bianca (Fi), Roberta Gasco (Udeur), Marilyn Fusco (Idv), Giacomo Conti (Federazione della Sinistra), Matteo Rossi e Alessandro Benzi, entrambi in Sel.

Per loro le pene in primo grado andavano da 3 anni e due mesi a 2 anni e un mese. Erano già stati assolti in primo grado Massimo Donzella (Udc), Ezio Chiesa (Pd) e Stefano Quaini, ex Idv e Sel.

 


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