Può rimanere sorpreso un testimone che ha vissuto, in 57 anni di giornalismo, decine di campagne elettorali? Albenga compresa, dal 1966. Quale è stata la sorte – soprattutto di chi non aveva dubbi sul trionfo- delle accuse strillate, di polemiche su polemiche, della allegra serata all’Essaouira. Quanti soldi spesi nella ‘gara’ a chi comprava più spazi su IVG.it e SavonaNews! Tanti soldini, esageratamente troppi se si paragona al passato?
Cosa avranno pensato le più che numerose famiglie che hanno difficoltà finanziarie per arrivare a fine mese? E chi ha stipendi che pone l’Italia fanalino di coda in Europa? E chi lavora (messo in regola) a 6€ l’ora, spesso a chiamata? I ceti medi si sono impoveriti e spesso l’àncora di aiuto sono i nonni o i genitori anziani con i loro risparmi e pensioni.
Ci sono gli sfrattati, le giovani mamme sole, i giovani laureati e diplomati che emigrano, oppure trovano occupazione nei numerosi supermercati. E chi riceve una pensione da 511€. Perchè la metà degli aventi diritto al voto diserta sempre più le urne (ovvio non solo ad Albenga)? Si tratta di 26 milioni di Italiani. Negli anno 60/70 alle comunali votavano l’80-90%.
Podio a commento della campagna elettorale all’Essaouira: “E’ stata una serata fantastica….Chiudiamo con il sorriso, con la capacità di sognare e di portare la città verso un futuro luminoso e a colori…..Un voto storico e irripetibile per cambiare questa città, che oggi è spenta, stanca e insicura”. ” (vedi….).
Presente, a sorpresa, Edoardo Rixi, leghista Doc, viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e uomo di fiducia di Salvini presidente e ‘prima gli italiani‘. Tra le diverse personalità politiche del territorio, il consigliere comunale uscente, nonché ex candidato sindaco di Albenga, Gerolamo Calleri, il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Claudio Cavallo, supervotato primo cittadino di Stellanello da sei mandati, il primo cittadino di Alassio, al quarto mandato consecutivo, Marco Melgrati (già coordinatore provinciale di Forza Italia), “complice” con Eraldo Ciangherotti e il compianto Silvano Montaldo di aver dato vita al progetto di ritorno alla politica (sic!) di Nicola Podio….”.
C’è un paio di argomenti, pubblicamente taciuti almeno in campagna elettorale e se non sbagliamo negli stessi programmi elettorali (nero su bianco) che il 99 per cento degli elettori non ha letto. Si è taciuto lo sconvolgimento che avrebbe il ‘cuore’ di Albenga con il trasferimento della stazione ferroviaria (ciò che rappresenta in termini sociali ed economici) a Bastia di Albenga al di là dei pesantissimi danni al tessuto agricolo, un tempo primaria risorsa della pianura. Si è taciuto che il rilancio turistico della città ha un suo punto di forza, elemento determinante, sulle strutture alberghiere che oggi mancano pressoché in toto. Come attrarre investimenti di operatori privati? E perché fino ad oggi sono mancati ?
Tra le dichiarazioni post voto di Podio: “Onestamente non mi aspettavo una sconfitta. Abbiamo posto un programma di cambiamento….gli elettori hanno sempre ragione….” Ma è proprio cosi? Hanno sempre ragione? Che dire di quei comuni, al Nord e soprattutto al Sud, dove si eleggono sindaci ed amministratori che dalle indagini e dalla sentenze, dal scioglimento dei consiglio comunale, si rivelano contigui (ed eletti) al ‘sistema mafioso’?
Il vittorioso Riccardo Tomatis, con la sua squadra, a commentare la vittoria: “Gli elettori hanno privilegiato una politica fatta di persone ed idee, senza alcuna imposizione da parte dei partiti e di chicchessia…”. Chi sarà questo/i chicchessia? Chi rappresenta? Quali interessi di poltrone ed occupazione del potere avrebbe assicurato? Con Tomatis cosa cambia nelle nomine?
IL CASO ‘PACCHI DONO’ DI GENERI ALIMENTARI (ignorato dai media)