Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Noli. Quella volta mia nonna accese un cero a Santa’Anna


Quella volta mia nonna accese un cero a Sant’Anna. A Noli allora abitavo sulla Marina, uscivo di casa ed ero subito sulla spiaggia.

di Massimo Germano

In realtà tra me e la spiaggia c’era un ostacolo insidioso, l’Aurelia, allora molto trafficata in assenza ancora dell’odierna variante autostradale. Mi andò bene per un pelo e se ne parlò parecchio, di una macchina lussuosa che fece una frenata da campione e che ripartì sgommando verso Capo Noli, per un certo tempo fui additato a vista.
Io mi ricordo poco dei dettagli, ma ne ho derivato molta cautela per i pedoni e le strisce pedonali. Per quest’ultime in particolare professo grande obbedienza, al limite della inevitabile strombazzata posteriore ed alle volte a rischio di tamponamento.

Ho pensato più volte di affiggere un cartello sul retro segnalante questa mia anomalia: ”Attenzione: guidatore che rispetta le
strisce pedonali”, ma poi ho desistito, mi sembrava un’esibizione eccessiva.
Negli Stati Uniti mi sono trovato meglio. Ci vuole comunque un certo periodo di adattamento, sia come guidatori che come pedoni. A guarirci come guidatori ci pensano gli sceriffi delle loro ”counties”, sempre onnipresenti e che saltano fuori dappertutto e quando meno te lo aspetti. L’inosservanza delle strisce pedonali è colpa grave, si va davanti al giudice.

Guarire come pedoni è più lento e difficile. Lì i pedoni che si soffermano ed esitano ad attraversare le strisce pedonali sono considerati con sospetto, non si capisce cosa vogliono. Ringraziare poi come facciamo noi le auto che ti hanno ceduto il passo è molto ”unusual”, e negli Stati Uniti ciò che è ”unusualè sempre meglio da evitare.
Non credo che in Italia le sanzioni per specifico mancato rispetto delle strisce pedonali incidano molto sul totale. C’è qualcosa che non quadra.
Da una parte raffiche di multe per essere andati a trentacinque all’ora dove se non vai almeno a cinquanta ingorghi il traffico, il tutto verificato e controllato da potenti ed aggiornati mezzi tecnici. Dall’altra la ormai pacifica, tollerata inosservanza di un diritto fondamentale del pedone, forse perché troppo difficile da sanzionare con i moderni mezzi di sorveglianza stradale automatizzata.

Massimo Germano

 


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M. Germano

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