Savona. Venerdì 19 aprile, nel salone del “Priamàr Sotterraneo” di S. Caterina, in programma un evento particolare: alle 21 verrà presentato il 44° Corso di Speleologia del GSS, Gruppo Speleologico Savonese DLF. Leggi anche altre notizie della città.
COMUNICATO STAMPA – Quest’anno per la prima volta nelle suggestive sale ipogee seicentesche del “Priamàr. Sotterraneo”. Si entra sotto alle mura della Fortezza, in fondo al piazzale-parcheggio tra corso Mazzini e viale Alighieri (nei pressi del semaforo di corso Italia). Il GSS organizza corsi di preparazione per speleologi da oltre cinquant’anni, come “Scuola di Savona e dell’alta Val Bormida” della “Commissione Nazionale Scuole di Speleologia” della Società Speleologica Italiana. Il primo si tenne nell’ormai lontano 1970 e quest’anno è stato organizzato il 44° della serie.
Dopo la presentazione, il corso partirà venerdì 3 maggio, con sette lezioni teoriche che si terranno al venerdì sera e sei esercitazioni di addestramento tecnico-applicativo che si svolgeranno alla domenica. Al termine del corso le persone che lo avranno superato saranno in grado di essere compartecipi delle esplorazioni e delle ricerche condotte dal Gruppo Speleologico Savonese DLF, tanto nelle grotte e nelle aree carsiche della Liguria e del Piemonte, quanto nelle cavità artificiali, compresi i cunicoli e le gallerie del “Priamàr Sotterraneo”.
Nella presentazione verranno dettagliate le modalità con le quali si svolgerà il corso, con tutti i particolarii sul vestiario e sulle attrezzature necessarie, personali e collettive, e verranno proiettati diversi filmati sulle attività e sulle esplorazioni condotte negli anni più recenti dal Gruppo Speleologico Savonese, “là dove natura e scienza e sport e avventura si confondono nelle tenebre”.
A chi sarà interessato il corso aprirà le porte per accedere in sicurezza al fantastico mondo sotterraneo.
Gli “allievi” e le “allieve” saranno seguiti dagli “istruttori di tecnica” e dagli “aiuto-istruttori” qualificati dalla Società Speleologica Italiana: Alessandro, Enrico, Fabrizio, Gianmario, Maurizio, Rinaldo, Stefano, Adele, Raffaella e Silvia e anche questo nuovo corso è stato omologato e riconosciuto dalla Commissione Nazionale “CNSS-SSI” della Società Speleologica Italiana.
2/La Società Savonese di Storia Patria e l’Associazione “Aemilia Scauri” organizzano una conferenza e un’escursione guidata dedicate alla via romana “Julia Augusta”, della quale rimangono ancora i ponti della nostra zona.
Conferenza (venerdì) e una visita guidata (sabato) dedicata al percorso della Via “Julia Augusta”, la più importante strada romana della Liguria, da “Vada Sabatia” (Vado) ad “Aquae Statiellae” (Acqui).
Venerdì 19 aprile, alle ore 17, presso la Sala “Stella Maris” (piazza Rebagliati, Savona) Franco Icardi illustrerà le sue “”Ipotesi sul percorso della via “Iulia Augusta”, la principale strada romana della Liguria, da Vado (Vada Sabatia) ad Acqui (Aquae Statiellae), dalla Liguria verso Roma e la pianura padana”.
Proprio nel Savonese, tra Quiliano e Cadibona, esistono importanti resti di tale antica via di comunicazione (tuttora percorribile), compresi due ponti ancora ben conservati (sui quali passano tuttora veicoli), mentre si conservano e sono visibili i resti di altri tre ponti (un sesto ponte invece fu travolto e distrutto a inizio XIX secolo da una disastrosa piena del torrente Quazzola).
Sabato 20 aprile “Alla scoperta dei ponti romani della via “Iulia Augusta” tra Quiliano e Cadibona”. Partenza alle ore 15 dal posteggio accanto all’ingresso del Camposanto di Savona
L’iniziativa (a cura di Nico Cassanello e Rinaldo Massucco) è organizzata dall’ Associazione “Aemilia Scauri”, dalla Società Savonese di Storia Patria e dal Gruppo Escursionistico “La Rocca”.
Quattro anni or sono i ricercatori Cassanello, Massucco e Rosella Ricci avevano ritrovato quanto rimane del quinto ponte (il pilone idrografico sinistro del Rio Scarrone, affluente del torrente Quazzola, e parecchi resti delle arcate crollate), già segnalato nel secolo scorso, ma mai posizionato né fotografato e da quasi un secolo, fino al 2020, non più localizzato né visibile, avvolto da un intreccio inestricabile di rovi e macchia mediterranea e riportato oggi alla luce (insieme con i resti del quarto ponte, nel greto del Quazzola) grazie al prezioso e indispensabile lavoro della Pro Loco di Quiliano, con l’infaticabile e certosina opera di Filippo Minuto.
I partecipanti dovranno essere dotati di scarponcini da trekking che non lascino scoperte le caviglie, considerato che bisogna camminare per 100 metri in mezzo a spuntoni di rovi e macchia mediterranea, lungo il percorso pulito, ma con vegetazione affiorante.Ritrovo e partenza alle ore 15 dal posteggio accanto all’ingresso del Camposanto di Savona.
3/SAVONA – RICEVIAMO: Nell’entusiasmo e nella festosa confusione del momento, ho dimenticato di ricordare che domenica 7 aprile, nella Chiesa di San Domenico, si è tenuto l’apprezzato concerto delle voci bianche della Scuola Rossello e della Schola Cantorum dei Frati Cappuccini diretta dal Maestro Angelo Mulè.
Significativo e commovente il concorso dei savonesi alla quattro giorni promossa dal gruppo di lavoro “Armonia” organizzato dalle suore presso la Casa Madre delle Figlie di N.S. di Misericordia. La piccola chiesa voluta dalla Santa Madre Rossello, in Vico del Vento, riusciva d accogliere con gioiosa difficoltà la folla che si è costantemente susseguita nei quattro giorni.