Il Sole 24 Ore di domenica 17 marzo in prima pagina titola: “L’Italia spopolata nei Comuni interni: gli abitanti fuggono, restano gli over 80. Riguarda le zone lontane dal mare dove è residente il 23 % della popolazione. L’abbandono del territorio riguarda anche aree delle Liguria e piemontesi”. Ma la Regione annuncia che l’entroterra sta rifiorendo grazie a cultura, outdoor, enogastronomia. E purtroppo si tace che ci sono paesi dove hanno chiuso ristoranti, trattorie, pizzerie e bar. Il recupero edilizio è solo in piccola parte affidato ad acquirenti del Nord Europa. Nessun cenno purtroppo alla sorte della pastorizia.
FOTO STORICA – (da LA MIA TERRA)
DA IVG.IT DEL 17 MARZO 2024 – Liguria. Il turismo in Liguria nel 2023 è cresciuto sia sul fronte degli arrivi che delle presenze, e lo ha fatto non solo sulla costa ma anche nell’entroterra, area che ha fatto registrare il 7,33% in più per quanto riguarda gli arrivi e l’1,39 per quanto riguarda le presenze. Nel complesso sono state oltre 330mila persone che nel 2023 hanno scelto l’entroterra per le loro vacanze, in maggioranza, quasi 200mila, italiani. Particolarmente rilevante il dato della provincia della Spezia che, sempre per quanto riguarda i comuni dell’entroterra, ha visto un + 16,86% di arrivi e un +5,36% in termini di presenze…… Il presidente Toti: “Più di 5 milioni e 200 mila persone l’hanno scelta nel 2023 per le loro vacanze, con più di 16 milioni di presenze da gennaio a dicembre, rispettivamente il 5,72 e il 3,5% in più rispetto a un 2022 che aveva già fatto registrare numeri da record. Sicuramente il mix unico di arte, cultura eventi, outdoor, enogastronomia che caratterizza la Liguria riesce a soddisfare ogni tipo di turista, senza dimenticare il valore del grande lavoro portato avanti da questa amministrazione sul fronte della promozione, in particolare per quanto riguarda l’entroterra, una perla della nostra regione troppo a lungo sottovalutata e non valorizzata: grazie in particolare alla campagna ‘Un mare di borghi’ abbiamo invertito la tendenza, e i risultati cominciano a vedersi….Numeri che – aggiunge Toti – evidenziano come la destagionalizzazione del settore sia una realtà sempre più consolidata in Liguria: turismo e ricettività significano lavoro, creazione di sviluppo e occupazione 12 mesi l’anno……”
“L’entroterra tra cultura, outdoor ed enogastronomia è sempre più ambito come meta di viaggio in Liguria – dice il vice presidente della Regione Liguria con delega al Marketing territoriale e allo Sviluppo dell’Entroterra Alessandro Piana -, tanto che per accompagnare uno sviluppo sostenibile e attento all’ambiente sono state rafforzate le campagne di marketing e le attività sulla sentieristica arrivando così a oltre 1,1 milioni di presenze nell’entroterra nel 2023. Funzionano le politiche di destagionalizzazione, mentre la primavera resta il periodo clou con un aumento delle presenze nel mese di aprile da record del +23%. Un successo che si basa anche su una più attenta cura del territorio: con l’ultima edizione del PSR (Programma di Sviluppo Rurale), attiva ancora sino al 2025, sono stati attualmente finanziati interventi ai Comuni per oltre 56 milioni di euro per i Comuni, di cui 40 milioni per quelli delle aree interne, molti dei quali di nuovo accesso ai bandi. Continua il sostegno ai privati: solo nelle aree interne sono già stati erogati 68 milioni più premi per 31 milioni di euro alle aziende agricole che operano in zone di montagna.”
“I borghi e le località più piccole e caratteristiche rappresentano una realtà sempre più importante per il turismo ligure – aggiunge l’assessore regionale al Turismo Augusto Sartori –. In questi giorni abbiamo lanciato il contest ‘Borghi in Fiore’, un’iniziativa che per il secondo anno viene promossa dall’assessorato al Turismo e che viene realizzata grazie all’impegno ed alla professionalità del Distretto Florovivaistico. Lerici, Brugnato, Zoagli, Campoligure, Laiguelia, Castelvecchio di Rocca Barbena, Santo Stefano al Mare e Molini di Triora sono i Comuni in gara: quattro costieri e quattro dell’entroterra che in vista delle festività pasquali saranno abbelliti da magnifiche creazioni floreali che trasformeranno offrendo ai visitatori un’esperienza indimenticabile all’insegna della bellezza e della creatività. Un evento che non solo valorizza la nostra tradizione e la nostra cultura ma che ci offre anche l’opportunità di promuovere il turismo sostenibile e di condividere la bellezza dei nostri borghi con il mondo intero”.
17 MARZO 2024 IL COMUNICATO STAMPA DELLA REGIONE – 17 MARZO 2024
TURISMO, NEL 2023 CRESCONO PRESENZE E ARRIVI NELLE LOCALITÀ DELL’ENTROTERRA. + 33 % DI ARRIVI A GENNAIO. PRESIDENTE TOTI: “LIGURIA SEMPRE PIÙ ATTRATTIVA. DESTAGIONALIZZAZIONE È REALTÀ”
GENOVA. Il turismo in Liguria nel 2023 è cresciuto sia sul fronte degli arrivi che delle presenze, e lo ha fatto non solo sulla costa ma anche nell’entroterra, area che ha fatto registrare il 7,33% in più per quanto riguarda gli arrivi e l’1,39 per quanto riguarda le presenze. Nel complesso sono state oltre 330mila persone che nel 2023 hanno scelto l’entroterra per le loro vacanze, in maggioranza, quasi 200mila, italiani. Particolarmente rilevante il dato della provincia della Spezia che, sempre per quanto riguarda i comuni dell’entroterra, ha visto un + 16,86% di arrivi e un +5,36% in termini di presenze.
“La Liguria è sempre più attrattiva – spiega il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti -: e sempre più in alto nel gradimento da parte dei turisti: più di 5 milioni e 200 mila persone l’hanno scelta nel 2023 per le loro vacanze, con più di 16 milioni di presenze da gennaio a dicembre, rispettivamente il 5,72 e il 3,5% in più rispetto a un 2022 che aveva già fatto registrare numeri da record. Sicuramente il mix unico di arte, cultura eventi, outdoor, enogastronomia che caratterizza la Liguria riesce a soddisfare ogni tipo di turista, senza dimenticare il valore del grande lavoro portato avanti da questa amministrazione sul fronte della promozione, in particolare per quanto riguarda l’entroterra, una perla della nostra regione troppo a lungo sottovalutata e non valorizzata: grazie in particolare alla campagna ‘Un mare di borghi’ abbiamo invertito la tendenza, e i risultati cominciano a vedersi”.
Significativi poi risultati raggiunti nei mesi di gennaio e marzo, tra i periodi storicamente più difficili per il turismo ligure, e che confermano come la destagionalizzazione sia una realtà che si consolida sempre più: nel 2023 infatti gli arrivi sono cresciuti rispettivamente del +33.48% e del 26,87% rispetto agli stessi mesi dell’anno precedente, con il mese di febbraio che cresce invece del 9,38%. I mesi invernali sono stati premiati soprattutto dai turisti stranieri, che hanno trainato la crescita del settore a livello regionale, con un 105,03% a gennaio, + 47,02% a febbraio e +57,44% a marzo 2023 rispetti agli stessi mesi del 2022.
“Numeri che – aggiunge Toti – evidenziano come la destagionalizzazione del settore sia una realtà sempre più consolidata in Liguria: turismo e ricettività significano lavoro, creazione di sviluppo e occupazione 12 mesi l’anno”.
“L’entroterra tra cultura, outdoor ed enogastronomia è sempre più ambito come meta di viaggio in Liguria – dice il vice presidente della Regione Liguria con delega al Marketing territoriale e allo Sviluppo dell’Entroterra Alessandro Piana -, tanto che per accompagnare uno sviluppo sostenibile e attento all’ambiente sono state rafforzate le campagne di marketing e le attività sulla sentieristica arrivando così a oltre 1,1 milioni di presenze nell’entroterra nel 2023. Funzionano le politiche di destagionalizzazione, mentre la primavera resta il periodo clou con un aumento delle presenze nel mese di aprile da record del +23%. Un successo che si basa anche su una più attenta cura del territorio: con l’ultima edizione del PSR (Programma di Sviluppo Rurale), attiva ancora sino al 2025, sono stati attualmente finanziati interventi ai Comuni per oltre 56 milioni di euro per i Comuni, di cui 40 milioni per quelli delle aree interne, molti dei quali di nuovo accesso ai bandi. Continua il sostegno ai privati: solo nelle aree interne sono già stati erogati 68 milioni più premi per 31 milioni di euro alle aziende agricole che operano in zone di montagna.”
“I borghi e le località più piccole e caratteristiche rappresentano una realtà sempre più importante per il turismo ligure – aggiunge l’assessore regionale al Turismo Augusto Sartori –. In questi giorni abbiamo lanciato il contest ‘Borghi in Fiore’, un’iniziativa che per il secondo anno viene promossa dall’assessorato al Turismo e che viene realizzata grazie all’impegno ed alla professionalità del Distretto Florovivaistico. Lerici, Brugnato, Zoagli, Campoligure, Laiguelia, Castelvecchio di Rocca Barbena, Santo Stefano al Mare e Molini di Triora sono i Comuni in gara: quattro costieri e quattro dell’entroterra che in vista delle festività pasquali saranno abbelliti da magnifiche creazioni floreali che trasformeranno offrendo ai visitatori un’esperienza indimenticabile all’insegna della bellezza e della creatività. Un evento che non solo valorizza la nostra tradizione e la nostra cultura ma che ci offre anche l’opportunità di promuovere il turismo sostenibile e di condividere la bellezza dei nostri borghi con il mondo intero”.
IL SOLE 24 ORE DEDICA AL DRAMMA DELLO SPOPOLAMENTO DUE INTERE PAGINE CON APPROFONDIMENTI, ANALISI E COMMENTI.
Si può leggere, tra l’altro: Non ha funzionato l’idea che la crescita dell’entroterra sarebbe partita dai centri urbani e per arrivare alle zone montane….Ogni area richiede soluzioni caso per caso….Una crisi trascurata e troppi ritardi, ora non va sprecata la carta PNRR….La spesa pubblica è rimasta sostanzialmente sorda alla questione dei divari territoriali….senza alcuna attenzione all’impatto su zone già depopolate….si sono così privati interi territori di presidi essenziali…(sanità, scuola, mobilità, sviluppo, strade)….resta uno scarso accesso alle risorse europee da parte dei comuni ultra periferici e più piccoli….la questione purtroppo non è più rinviabile…più cura del territorio, valorizzazione vera delle risorse ambientali, conservazione dell’identità dei nostri paesi che proprio nelle aree interne custodisce aklcune delle sue radici più profonde”.
BAJARDO (foto storica da LA MIA TERRA)