Il maltempo della scorsa settimana, con la pioggia di forte intensità che ha colpito tutta la nostra Regione, ha interessato anche il tratto di Aurelia tra Finale Ligure e Noli e precisamene il Km 592 + VIII nella zona che viene comunemente denominata “Malpasso”, situata al confine tra il Comune di Finale Ligure e quello di Noli.
di Marco Genta
Nel giro di appena tre giorni (tra sabato notte 9 marzo e martedì 12 marzo) quel tratto è stato interessato da un movimento franoso con la caduta di un masso in mezzo alla careggiata sabato notte e del pietrisco martedì pomeriggio. In entrambi i casi, purtroppo, si è dovuto procedere alla chiusura dell’Aurelia con gravi ripercussioni sul traffico (aggravato anche dal fatto che in questi giorni il casello di entrata dell’autostrada a Spotorno verso Ventimiglia è chiuso).
E’ notizia di oggi che non si sa ancora se ANAS (ente che gestisce quel tratto di Aurelia) riuscirà a mettere in sicurezza la strada in tempo per sabato 16 marzo, giorno in cui è previsto il passaggio della famosa gara ciclistica Milano-Sanremo.
La notizia della chiusura dell’Aurelia ha nuovamente portato alla ribalta il problema relativo alla realizzazione del “famoso” tunnel di Capo Noli.
Non si vuole ora ripercorrere tutto l’iter e le varie discussioni scaturite in merito al tunnel dal 2013, anno in cui Presidente della Regione era ancora Burlando, sino ad oggi. In questo blog, su Facebook, su IVG, in occasioni di Assemblee Pubbliche a Noli e su Trucioli Savonesi sia il sottoscritto che il Comandante Carlo Gambetta e molti altri che non cito, ne hanno ampiamente parlato e messo in risalto come non tutti i Nolesi sono d’accordo alla sua realizzazione con la spiegazione anche dei motivi di tale loro posizione.
Si vuole solo ricordare gli ultimi due passaggi: la richiesta di un gruppo di cittadini Nolesi di un incontro con il Presidente Toti (si allega a fondo pagina copia della lettera del 24 marzo 2023 alla quale ha risposto il solo Consigliere Regionale Dott. Arboscello dando la sua disponibilità ad un incontro) e l’accordo programmatico firmato a febbraio del 2024 tra il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture ed ANAS che tra le varie opere che il MIT ha deciso di finanziare a livello Nazionale, ha inserito anche il Tunnel di Capo Noli.
Tra i vari motivi che i cittadini contrari al Tunnel hanno sempre sostenuto vi è sicuramente il fatto dell’uso del tracciato dell’Aurelia che rimarrebbe dopo la realizzazione del tunnel: già nella VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) erano stati ben esposti i “Rischi” che porterebbero ben presto a chiudere quel tratto di Aurelia dopo la sua pedonalizzazione in quanto la messa in sicurezza non spetterebbe più ad ANAS ma al Comune di Noli (il cui Sindaco, però, ha sempre dichiarato che non intende prendersi questo onere troppo rilevante per le casse del Comune), con la conseguente perdita definitiva di un tratto di costa spettacolare e di una bellezza naturalistica unica.
Altri motivi di opposizione sono anche il mancato approfondimento di altri tipi di interventi (utilizzo del vecchio tracciato ferroviario che in quel punto ha un tunnel sotto Capo Noli o sistemi di paramassi più invasivi e definitivi) e che, in ogni caso, il tracciato indicato nel progetto discusso in Regione non risolverebbe il problema, in quanto, oltre a Capo Noli, l’Aurelia è interessata a frane in un lungo tratto verso Finale, primo fra tutti proprio il tratto del “Malpasso” come in questi giorni. Si spenderebbero, pertanto, tanti soldi pubblici per un’opera che non risolverebbe il problema della chiusura dell’Aurelia in quanto non risolverebbe le criticità del “Malpasso” che presenta movimenti franosi più di Capo Noli, con uno spreco di soldi. Non è neppure da escludere che iniziati i lavori questi si debbano subito interrompere in quanto una grossa talpa che inizia a scavare sotto Capo Noli potrebbe causare sia un movimento franoso sull’Aurelia sotto il Capo ma anche nel tratto successivo, allora tutti a passare dalla Manie o in Autostrada definitivamente!!!!!!!
Per meglio esemplificare lo stato dei luoghi, si allega una fotografia (che mi è stata fornita dalla sig.ra Marina Gambetta) ove al punto “I” viene evidenziato ove finirebbe il tunnel ed al punto “II” il Malpasso ove sono avvenute le frane. Sentendo oggi il TG Regionale non sembra che i Sindaci dei Comuni di Noli e Finale Ligure abbiano ben chiaro ove si sono verificate le due frane in quanto avrebbero dichiarato, come riportato dalla giornalista che ha fatto il servizio andato in onda nell’Edizione delle 19,30, che il tunnel avrebbe risolto il problema e si dicevano dispiaciuti dei ritardi del progetto che era già stato finanziato.
Sempre in relazione al servizio del TG Regionale, nel filmato si vede come ANAS in questi giorni sia intervenuta con un largo impiego di operai (intenti a fare sopraluoghi, a togliere materiale dal costone roccioso e a montare reti) ed anche con un elicottero. ANAS è sempre intervenuta in questo modo efficace investendo molti soldi anche per mettere in sicurezza Capo Noli, ma ci si chiede a che titolo interviene su un terreno privato? Non sono a conoscenza di chi sia la proprietà del tratto del Malpasso interessato al movimento franoso di questi giorni, ma sono abbastanza sicuro che Capo Noli sia di un privato e sono altrettanto sicuro che l’art. 31 del Codice della Strada prevede che “ i proprietari devono mantenere le ripe dei fondi laterali alle strade, sia a valle che a monte delle medesime………….in modo da prevenire la caduta di massi o di altro materiale sulla strada”.
Infatti, in forza di detto articolo del Codice della Strada, ho già visto che alcuni Sindaci emettono ordinanze di messa in sicurezza in capo a privati nel caso in cui dalle loro proprietà possano derivare dei pericoli (caduta di alberi o di massi) per chi utilizza la sottostante strada pubblica.
Spero che questo mio intervento abbia chiarito come non ci sia correlazione tra la realizzazione del Tunnel di Capo Noli con le frane sull’Aurelia di questi giorni
In ogni caso esorto tutti gli Amministratori (nazionali, regionali e locali), prima di intraprendere un progetto costoso ed inutile, a fare le dovute verifiche ed incontrino anche i cittadini che sono contrari, al fine di confrontarsi con loro.
Marco Genta
(avvocato)