Ai Sindaci Comuni Savonesi, al Presidente Provincia Savona, al Presidente Industriali Savona, al Presidente CAMCOM Savona, al Presidente Regione Liguria. Metropolitana ligure solo a Genova e ad est: a ponente nulla?
di Paolo Forzano
Dal 1990 mi occupo di mobilità ligure sia del ponente che ovviamente di Genova, dove ho lavorato moltissimi anni. Devo dire con grande insoddisfazione che Genova si muove ed il ponente fa passi indietro.
Genova, seppur spesso con tempi biblici, si sta muovendo su molti fronti: terzo valico, nodo ferroviario genovese, quadruplicamento binari Voltri-centro, metropolitana ferroviaria genovese, metro Valpolcevera Skymetro, lungomare Canepa, strada di scorrimento a mare, strada Voltri-Pra, gronda autostradale, tunnel sottoporto, connessione aeroporto con ferrovia.
Il ponente che fa? Qualche piccolo tratto di Aurelia bis qua e là, e mal progettati rispetto alla bisogna. Sposta una ferrovia a monte con un andamento goccia a goccia, ma soprattutto senza nessuna logica ispiratrice.
Ho detto prima che il ponente fa passi indietro! Un esempio eclatante è le realizzazione della metropolitana ferroviaria tra Voltri ed il centro Genova senza prima aver reso disponibile il bypass Voltri Sampierdarena: risultato i treni da ponente sono fortemente rallentati.
Ad esempio il treno cosidetto “il Limone“, nel 1967, e con buona parte della linea a binario singolo:
- Partiva da Savona alle 7,56
- Arrivava a Sampierdarena alle 8,19 con 23 minuti di percorrenza
- Raggiungeva Brignole alle 8,34 con 38 minuti di percorrenza
Oggi i tempi di percorrenza sono aumentati di 30 minuti da Savona a Sampierdarena! 52 minuti invece di 23 minuti! W la metropolitana di Genova a scapito del ponente ligure! Che dire? C’è una “Liguria che conta” ed una che “purtroppo c’è“, Il “far west ligure”?
La città di Genova ha circa la metà della popolazione ligure, ma ragiona come se lei fosse la “Liguria”: una coincidenza che forse le deriva dal suo passato da “Superba”, Governatrice assoluta dei territori. C’è anche da notare l’inconsistenza dei politici ponentini, che negli anni, non hanno saputo contribuire ad ideare e sviluppare un efficace sistema di infrastrutture:
- L’autostrada Genova Savona s’è sviluppata a spizzichi e bocconi.
- L’autostrada Savona Torino concepita assai male nel tratto appenninico Ceva Savona.
- La ferrovia Savona Torino col tratto ottocentesco Ceva-Savona
- La ferrovia Savona-Alessandria ottocentesca
- La ferrovia Savona Ventimiglia forzatamente ed insensatamente spostata a monte ridimensionando fortemente le sole funzioni cui serve: metropolitane e turistiche.
Rispetto a Genova: parole tante, fatti pochi. Progetti “imposti dall’alto” come per il cosiddetto “raddoppio” ferroviario, oppure progetti “scelti in proprio” ma senza una logica ed uno studio dei flussi come l’Aurelia bis di Savona, e senza essere parte di un disegno globale.
Linea ferroviaria Savona-Ventimiglia è stata spostata a monte con la scusa del raddoppio, ma le stazioni sono state sfoltite radicalmente e spostate all’interno lontane dai centri abitati. Anche il tratto ancora da realizzare è stato progettato con lo stesso criterio, criterio che rende la linea assai poco appetibile per il traffico pendolare-turistico. Risultato un fallimento progettuale, con alti costi e distruzione di un servizio alla popolazione.
Ogni progetto “deve” principalmente essere migliorativo rispetto alla situazione precedente, specie per il servizio alla popolazione locale. Le decisioni prese non seguono questo criterio! Alcune considerazioni Su Genova ed il levante ligure.
- Metropolitana ferroviaria = rinfoltimento delle stazioni sul percorso ferroviario:
-
Metropolitana ferroviaria = manca bypass Voltri Sampierdarena per il traffico passante, ed a favore, si spera, dei pendolari savonesi e del ponente:
- Notare che ogni stazione della Metropolitana ferroviaria ha un bacino di utenza del raggio di 300 metri!
-
Le opere del nodo ferroviario genovese vanno assai a rilento, devono inserire le connessioni col terzo valico, e la “sbrogliatura” del tratto Principe-Brignole quest’ultima da almeno 60 anni in corso!
Il tratto Principe-Brignole è un tappo colossale, non sembra che i progetti in corso possano risolvere i problemi in modo soddisfacente.
- Ferrovia Principe – La Spezia: nessuna stazione soppressa, stazioni molto frequenti
progressivo km |
distanza da stazione precedente |
stazione |
0 |
Principe |
|
2 |
2 |
Brignole |
4 |
2 |
Terralba |
5 |
1 |
Sturla |
7 |
2 |
Quarto |
9 |
2 |
Quinto |
11 |
2 |
Nervi |
13 |
2 |
Bogliasco |
14 |
1 |
Pontetto |
15 |
1 |
Pieve |
16 |
1 |
Sori |
19 |
3 |
Mulinetti |
20 |
1 |
Recco |
22 |
2 |
Camogli |
27 |
5 |
Santa Margherita |
29 |
2 |
Rapallo |
33 |
4 |
Zoagli |
38 |
5 |
Chiavari |
40 |
2 |
Lavagna |
42 |
2 |
Cavi |
45 |
3 |
Sestri Levante |
48 |
3 |
Riva Trigoso |
53 |
5 |
Moneglia |
57 |
4 |
Deiva |
60 |
3 |
Framura |
63 |
3 |
Bonassola |
66 |
3 |
Levanto |
70 |
4 |
Monterosso |
74 |
4 |
Vernazza |
77 |
3 |
Corniglia |
79 |
2 |
Manarola |
80 |
1 |
Riomaggiore |
86 |
6 |
La Spezia |
-
Il raddoppio ferroviario di ponente: con la scusa del raddoppio si è forzato un progetto con forte penalizzazione per il trasporto passeggeri del ponente.
- Treni internazionali assenti
-
Linea non ad alta velocità
- Galleria di Andora, appena costruita, non idonea al trasporto TIR su vagoni ferroviari
-
Stazioni molto sfoltite, distanti dai centri urbani, non servite da trasporti pubblici
- 3 stazioni sono già state abolite nel tratto realizzato Savona Finale
- 5 stazioni sono già state abolite nel tratto realizzato Ventimiglia Andora
- 4 stazioni sono state abolite a progetto nel tratto da realizzarsi da Andora a Finale
Nuovo tracciato Andora-Finale di 31.720 metri 4 stazioni distanziate in media di 6.344 metri.
Stazione nuova di Albenga situata a Bastia, a 6,64 km dalla vecchia stazione.
Stazione unica Loano-Borghetto-Ceriale.
Zona altamente turistica e di alto intasamento stradale. Andare alla nuova stazione = un grande “viaggio”!
CONCLUSIONE – Come si vede, dalle premesse illustrate, da Voltri a La Spezia la ferrovia ha mantenuto tutte le stazioni esistenti a servizio dei vari centri abitati.
Nell’ambito della città metropolitana di Genova le stazioni si sono moltiplicate a miglior servizio della popolazione, 1 stazione a servizio di un’area del raggio di 300 metri.
A ponente di Voltri si è seguita tutt’altra indicazione: realizzare una ferrovia più a monte, sfoltendo in modo incredibile le stazioni, allontanando le stesse dai centri abitati. Esempi sono la stazione di Sanremo che ha perso così la maggioranza degli utenti. Ma la lezione non è bastata! Il tratto ancora da realizzare, Andora-Finale, andrebbe rifatto completamente.
Stazioni come quelle di Albenga, Ceriale-Borghetto-Loano e Pietra Ligure (al confine nord di Tovo San Giacomo) sarebbero in una localizzazione geografica ancora peggiore di quella di Sanremo, con grosse difficoltà per raggiungerle.
Serve una urgente riflessione!
Paolo Forzano