Il Sindaco di Cairo Montenotte e la sua amministrazione tanto danno ambientale stanno arrecando alla Riserva dell’Adelasia.
di Franco Zunino*
E che non hanno mai mosso un dito opporsi ai progetti eolici che stanno circondando letteralmente la Riserva Adelasia (alcuni suoi scenari paesaggistici – la stessa omonima Rocca, tra questi! – sono già intaccati dalle torri eoliche realizzate subito esternamente ai suoi confini e in zone SIC), dopo un apparente appoggio ad un nuovo progetto eolico che dovrebbe sorgere proprio sul crinale dell’Alta Langa che è lo skyline proprio di Cairo, forse, avuto sentore dell’opposizione di molti cittadini, si sta anch’esso schierando contro questo scellerato progetto.
Ed è un buon segno, visto che i Comuni interessati (tre) dovranno in qualche modo dare un loro parere al progetto di 7 torri alte 125 metri. Certo, pensando a quanto è avvenuto sul crinale dello spartiacque tra la riviera e la padania col consenso – e la volontà! – di tutte le amministrazioni di Cairo Montenotte che si sono succedute negli ultimi decenni, questa tardiva presa di posizione suona un poco strana «Non condivido l’ipocrisia di chi si riempie la bocca sulla necessità di energia pulita, e poi, però, è contro tutto. Ma qui si sta esagerando […] l’impatto paesaggistico sui calanchi, le ripercussioni sui boschi, e i disagi per l’opera con 30 mesi di lavoro ed oltre 17 mila camion pesanti, non sarebbero accettabili. Si sono già fatti troppi errori in tal senso in passato. Ci risultano che in Provincia siano depositati anche altri progetti. A questo punto si deve parlare di vera invasione, quasi la Val Bormida fosse ancora un luogo dove schiaffare, quello che altri non vogliono ospitare.»
Peccato che lo stesso discorso se vale per le pale eoliche, dovrebbe valere anche per le i boschi dell’Adelasia. Invece in tal caso il business per il Sindaco Lambertini conta più della difesa della natura, dell’ambiente e dei paesaggi! Due pesi e due misure che non dicono nulla di buono su un’amministrazione comunale già artefice del taglio di diversi alberi secolari all’Adelasia e lungo il Fiume Bormida (in zone SIC!) per produrre energia pulita da biomassa! Sperando che in nome della coerenza il Comune di Cairo Montenotte si schieri contro questo nuovo progetto che rischia di rovinare il più bel skyline soprastante il paese, e quindi il paese stesso.
Ci sono Comuni virtuosi che hanno rifiutato questi pseudo progetti “ecologici”. Speriamo che gli amministratori di Cairo Montenotte, secondo il Sindaco, «disposti a sederci ad un tavolo per eventuali proposte riduttive» non finiscano per cedere a queste supposte “proposte riduttive”! Già all’Adelasia giocando con le parole e con le terminologie e in nome della “biodiversità” e della “transizione energetica”, di danni ne sono stati commessi non pochi (ed altri sono previsti!)!
In merito all’Adelasia, in occasione di una conferenza sulle foreste che dovrebbe tenersi il prossimo aprile a Gualdo Tadino (Arezzo), alla quale anche l’AIW ha concesso l’uso del logo, all’organizzazione è stata inviata una breve comunicazione/appello affinché possa eventualmente leggersi in quella sede opportuna e, si spera, ottenere magari una mozione di critica a quanto illustrato ai danni dei boschi della Riserva. Sarà un’altra prova del nove sull’impegno concreto – almeno in nome della coerenza – delle forze e del pensiero ambientalista italiano sempre pronto a voli aulici per i problemi mondiali ma, come è stato fatto finora, ben poco disponibile a sporcarsi le mani per problemi “dietro casa” facendosi così dei nemici, magari in futuro… politicamente e potenzialmente utili per posti di potere nei vari enti territoriali e/o autonomi o per aiuti finanziari a sostegno dei sempre più faraonici apparati o progetti Life finanziati dall’Europa!
Franco Zunino (segretario generale AIW)