Regione Liguria, botta e risposta (sui social) tra Ferruccio Sansa, giornalista, ex candidato governatore (sconfitto da Toti) e M5S. Per ‘vincere’ le elezioni nuova spaccatura nella minoranza.
E’ scontro sul caso dell’emendamento soppressivo (poi bocciato) alla proposta della giunta di consentire l’attività intramuraria dei dirigenti medici del settore pubblico anche all’interno delle strutture private.
IL SECOLO XIX DEL 21 DICEMBRE 2023-
“Giovanni Toti ha deciso di smantellare la sanità pubblica – attacca Sansa – il colpo di grazia? Consentire che i dirigenti medici pubblici possano prestare servizio presso strutture private. Magari proprio quelle che hanno finanziato la campagna elettorale del centrodestra di Toti. La Lista Sansa ha presentato un emendamento per eliminare questo sconcio.
Sorpresa: guardate cosa ha votato il resto del centrosinistra, cioè Pd, Movimento cinque stelle, Azione e Linea condivisa. Si sono astenuti sul nostro emendamento a favore della sanità pubblica. Voto giallo. Non credevo ai miei occhi. Gli unici favorevoli all’emendamento di Roberto Centi siamo stati noi”.
Il consigliere di Azione, Pippo Rossetti, in realtà aveva chiesto di cambiare il voto da astenuto a favorevole. L’emendamento non sarebbe comunque passato per il no del centrodestra.
Ma la polemica è ormai servita e a stretto giro arriva la risposta del capogruppo del M5S, Fabio Tosi. “Ci vediamo costretti a smentire le dichiarazioni riportate da Ferruccio Sansa nel suo ultimo post social, sulla proposta riguardante l’attività intramoenia tesa ad abbattere le liste d’attesa, nel quale ha accusato le altre forze di minoranza di essersi astenute– scrive sempre su Facebook- falso: abbiamo tutti votato contro, come doveroso. Riteniamo inaccettabile e irricevibile questo tipo di comportamento da parte del collega, che ci auguriamo voglia cancellare il post incriminato e riconoscere il proprio errore”.
In realtà, a fare l’errore sembra essere il pentastellato perché posta una foto del voto del provvedimento della giunta, votato in modo compatto e contrario da tutta la minoranza, e non dell’emendamento soppressivo dello stesso, proposto da Sansa.
Lo scontro a distanza, sintomatico di un clima ormai non più unitario all’interno dell’opposizione, con lo stesso Sansa da tempo lontano da qualsiasi collaborazione con gli altri partiti, sembra anche una resa dei conti di alcune schermaglie andate in scena ieri. Quando durante la seduta dedicata alle relazioni sul bilancio, i capigruppo di minoranza si sono riuniti con il governatore Giovanni Toti per concordare l’approvazione di alcuni emendamenti, lasciando fuori lo stesso Sansa. Che avrebbe rifiutato qualsiasi trattativa, ma non ha gradito che i colleghi di opposizione non abbiano neppure provato a coinvolgerlo.
C’è di più. Nei corridoi del Consiglio regionale si racconta che lo stesso Sansa, passando davanti alla saletta in cui era in corso il confronto, abbia sentito distintamente la voce del consigliere Rossetti invocare ironicamente il suo nome. A quel punto l’ex candidato governatore sarebbe entrato nella stanza, chiedendo conto a Toti del perché non fosse stato invitato anche lui.
“Io mi confronto con tutti quelli che me lo chiedono”, avrebbe risposto il governatore. Che, però, nelle sue repliche in aula, a fine giornata, aveva poi attaccato lo stesso Sansa, pur non citandolo per nome. Dopo la scaramuccia a latere del Consiglio, ieri Sansa era poi tornato in aula per raccogliere le sue cose e abbandonare la seduta prima della conclusione. Oggi la nuova puntata, finora esclusivamente social.
Intanto la lista Toti in un comunicato del 2 gennaio 2024 scrive tra l’altro: “…Il Pd ? Un partito tanto schizofrenico da aver candidato alla Presidenza della Regione l’ultima volta uno dei maggiori critici delle sue amministrazioni, aprendo la porta del consiglio regionale alla peggiore doppia morale, alla decrescita felice vista dalle ville in collina”.