Si difendono le aziende artigiane. Nonostante il ricostituente rappresentato dal PNRR con l’apporto dei suoi 200 miliardi, l’indebolimento progressivo che sta interessando l’Italia si fa sentire, e fors’anche in maggior misura interesserà il nostro Paese nella formazione del Pil 2024.
La Liguria stessa, ancora una volta, è stata soccorsa nel corso del terzo trimestre dalla crescita spontanea di tante piccole unità produttive, iniziando come spesso accade dalle costruzioni, mentre si attendeva forse qualche ulteriore apertura dal turismo balneare e dall’agricoltura per non sottacere da una maggiore tenuta dal manifatturiero.
L’artigianato resta anche nei momenti peggiori un importante pilastro dell’economia regionale. Se ne fa interprete il Presidente di Confartigianato Liguria, Giancarlo Grasso, “malgrado le evidenti difficoltà economiche strutturali e congiunturali, tra l’altro affrontate da oltre 500 imprese anche grazie all’efficacia degli incentivi messi a disposizione per il settore dalla Regione Liguria avvalendosi della cassa artigiana”.
Nondimeno, il terzo trimestre 2023 si chiude con una crescita del +0,19% per l’artigianato complessivo della Liguria, in linea con la media nazionale, attestandosi su +0,22% e 2.755 imprese di saldo positivo. Secondo l’elaborazione dell’Ufficio studi di Confartigianato Liguria sugli ultimi dati Infocamere-Movimprese relativi alla demografia dell’artigianato, su un totale di 43.103 micro imprese attive in Liguria, nel terzo trimestre 2023 si sono iscritte 563 (+1,30%) nuove realtà, mentre 481 (+1,11%) hanno chiuso i battenti, con una saldo attivo di 82 imprese.
In questo contesto statistico, soffermiamoci brevemente sul quadro offerto dalla provincia di Savona dove sono attive 8.447 le microimprese: 120 (+ 1,42%) le nuove unità imprenditoriali, mentre 112 (+ 1,32%) chiudono i battenti. L’aumento è dello 0,09% con 8 unità. Trend lievemente positivo per le costruzioni: 65 aperture, 61 chiusure, su un totale di 4251 realtà artigiane del settore (+4 imprese). Leggero calo invece per il manifatturiero con 17 chiusure e 12 nuove aperture.
Meglio Imperia dove la filiera artigiana è composta complessivamente da 7.213 imprese artigiane: attive 67 (+ 0,92%) nuove aperture e 41 (+ 0,57%) saracinesche chiuse, con un aumento del 0,36% e in valori assoluti 26 unità. Le costruzioni confermano un andamento positivo: 17 chiusure a fronte di 38 nuove aperture d’attività, su un totale di 3984 imprese del settore. Il settore manifatturiero vede una leggera contrazione in questa provincia con un saldo negativo di 2 unità.
