Come ogni anno, a Bergeggi si è tenuta la grande nuotata verso l’Isola di Bergeggi: con 2.500 partecipanti, tutti a nuoto nell’area marina protetta. Che sia un’attività compatibile ci sarebbe da discutere, se non altro per il numero di persone.
di Franco Zunino*
L’unica cosa buona è l’indiretta prova di quello che l’isola dovrebbe rappresentare per la Riviera ligure: uno scenario godibile da terra, che poi è il modo più bello e assolutamente non impattante per godersi la sua bellezza, un poco come al Louvre si fa per La Gioconda.
Invece, purtroppo, quell’isolotto da niente si pretende di poterlo visitare realizzandovi sentieri (e itinerari segnati anche nei suoi fondali). Invece l’isolotto è solo un gioiello da ammirare a distanza come si è fatto per centinaia di anni, cioè prima che venisse “protetta”… Se non fosse per l’ingordigia di politici, amministratori e anche dei turisti che vi pretendono egoistici mordi e fuggi!
ERASMUS FINANZIA LO SCAMBIO DI GIOVANI CACCIATORI – “L’Erasmus finanzia lo scambio di giovani cacciatori e non smetterà di farlo: la risposta dell’UE all’Oipa. Si tratta del progetto Hunters connect, uno scambio di giovani che imparano a diventare cacciatori provetti”.
L’Oipa (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) ha scritto, protestando, che “uccidere animali indifesi è diseducativo e contrario ai principi di conservazione della biodiversità”. Peccato che questa visione sia solo loro, o, meglio, adattata alla loro visione della vita; perché la biodiversità è fatta anche di prede e predatori che il ritmo della vita contempla come contempla gli effetti sulla biodiversità (ad esempio, troppi erbivori possono danneggiare tante specie vegetali, così come troppi predatori possono sterminare specie di erbivori o anche di rettili e di uccelli). Quindi, bene fa l’UE ad organizzare con l’Erasmus uno “scambio internazionale per giovani cacciatori”. Anzi, è proprio l’Italia che avrebbe bisogno di educare alla caccia tanti giovani dove, proprio per l’opposizione degli animalisti, non lo si può fare, per cui se la caccia in Italia è spesso non etica, ecco è proprio anche per questa impossibilità educativa. Cosa che in America si fa regolarmente e da sempre, senza scandalo per nessuno. D’altronde, il concetto di conservazione per la tutela di specie animali a rischio (leggasi biodiversità) l’hanno proprio coniato i cacciatori americani e non certo gli animalisti – e ancora meno quelli italiani – che quando i cacciatori iniziarono a battersi per salvare tante specie a rischio, neppure esistevano o se ne disinteressavano!
NON CHIAMATELI SENTIERI – Quelli delle mountain bike sono stradicciole. Quando una traccia di passaggio non è più percorsa da zampe di animali, piedi umani, e zoccoli di cavalli, asini e muli, ma da mezzi meccanici che avanzano grazie alle ruote, ancorché mosse a forza muscolare di uomini o animali, non si tratta più di sentieri, ma di carrarecce e strade. Quindi, se proprio vogliamo distinguerli dai sentieri, gli itinerari da mountain bike devono essere chiamate stradicciole! Dicono che la Riviera ligure occidentale è divenuta famoso al mondo per questi “sentieri”, ritenuti “la motivazione che spinge centinaia di migliaia di turisti da tutto il mondo a passarvi le loro vacanze”; ma non dicono tutta la verità. La verità è che questi turisti vengono a godere di quello che è spesso proibito nei loro paesi! Ed è proibito però rispetto degli ambienti, per cui l’attività delle mountain bike è consentita, ma a condizione che non li si deteriori; cioè, quegli effetti che da noi sono consentiti. Ma consentiti non perché legittimi, anzi (anche l’Italia ha le sue leggi forestali e di difesa ambientale!) ma perché sono tante le autorità che in nome del dio turismo e del dio soldo, chiudono un occhio! Tipicamente italiano! L’unica cosa per cui siamo apprezzati al mondo: il non rispetto delle leggi e delle regole sociali!
Franco Zunino (segretario generale AIW)