Un panificio storico che ha raggiunto la quinta generazione. E ora un traguardo forse unico in Liguria, certamente nel ponente. Nel forno (un tempo a legna) esce pane quasi casalingo. Con farina prodotta da un campo di grano coltivato dallo stesso fornaio a Pieve di Teco.
Parliamo della panetteria-pasticceria della famiglia Ferrari attiva dal 1870. Trucioli il 30 maggio 2013 aveva dedicato un ampio servizio (Pieve di Teco. La panetteria centenaria dei buongustai……)
E con l’estate 2023 una inedita novità. “Abbiamo fatto un piccolo rodaggio lo scorso anno – spiega papà Michel che può contare anche sull’attiva collaborazione manuale del figlio Willian destinato a prendere le redini – e siamo rimasti soddisfatti. Quest’anno è stata estesa la coltivazione su un nostro terreno, in zona soleggiata di Pieve, a 7 mila mq. Così possiamo offrire, oltre alle diverse qualità di pane, anche pagnotte tutte contrassegnate da una F. Una produzione molto limitata. I clienti hanno apprezzato e la ‘specialità’ si vende ormai solo su prenotazione. C’è il profumo e soprattutto l’elevata qualità e buon gusto per giorni.
Si tratta del grano ‘solehio’, con farina tipo 2, di antica origine, resistente al freddo, alle malattie e che non ha bisogno di trattamenti. Nella panetteria si producono solo forme da mezzo chilo e il prezzo al pubblico è di 6 € al chilo. Secondo nella scala del prezziario a quello di segale (5 €). Per scendere a 3,50 se integrale o bianco. C’è chi fa provvista e ricorre al congelatore. La squisita focaccia a 11 euro. Le ottime pizze. Gustosi grissini flagranti e che si conservano a lungo. C’è la piccola pasticceria.
Prosegue Michel: “Facciamo la mietitura e metà luglio. Finora ci siamo rivolti a tre mulini: a Sassello, a Niella Tanaro e Bastia di Mondovì. Una bella soddisfazione!”. Un motivo in più di richiamo per il paese e la Valle. Già oggi c’è chi parte dalle città costiere del ponente per rifornirsi del nutriente e genuino pane (senza conservanti o stabilizzanti chimici) del panificio Ferrari che due anni fa ha chiuso per mesi,
rinnovato i locali e le attrezzature, ma non l’opera manuale dell’uomo e dei collaboratori. Una vita di sacrifici, di lavoro notturno. Un giorno di riposo in settimana. Il negozio, in una zona di transito lungo la statale del Colle di Nava apre i battenti all’alba (5,30) per chiudere alle 19, con una pausa pomeridiana. Alla famiglia Ferrari, nessuno escluso, ammirazione e complimenti, di Trucioli.it, blog montanaro e che proprio in Valle Arroscia ha spesso migliaia di visualizzazioni. Lettori residenti ma anche fedeli turisti e pendolari delle seconde case.
“Per questo importante risultato desidero fortemente ringraziare le imprese che da sempre si impegnano nel prodotto tracciato e di qualità e che, insieme alle associazioni regionali della filiera produttiva, artigianale ed industriale, alla Regione Liguria ed ai vari rappresentanti nelle istituzioni, hanno sostenuto la richiesta di protezione dell’Oliva taggiasca ligure IGP – afferma Carlo Siffredi, Presidente dell’Associazione proponente -. Si tratta di un altro fondamentale tassello, unitamente alla modifica del disciplinare di produzione dell’olio Riviera Ligure DOP, per la tutela e valorizzazione della taggiasca ligure. Chiederemo subito la protezione transitoria per le Olive taggiasche liguri in modo da consentire alle aziende liguri, come fatto per l’olio Riviera Ligure DOP, di differenziarsi sul mercato con un prodotto di qualità legato al nostro territorio”.