Nell’enciclopedia ‘ Loano isola del Ponente’, edita dallo scorso agosto, si fanno molti accenni storici alla confinante Borghetto Santo Spirito sorto sotto l’influenza albenganese e che risale intorno agli anni Mille. Oggi restano poche tracce risalenti al 1310. A Capo d’Anzio o Danzo (Caput Danci) sorse il primo ospizio per malati di lebbra assai numerosi a quei tempi.
Se a Borghetto saranno i Frati Ospedalieri ad occuparsi dell’ospizio, ad Albenga lo faranno i Cavalieri di San Lazzaro. Sia gli uni, sia gli altri sono ordini monastico-cavalliereschi a carattere assistenziale e militare nati con lo scopo di proteggere ed assistere i crociati.
L’aspetto caritativo del lazzareto è affiancato da un solido legame con l’amministrazione comunale e dalla grande attenzione alla solidità economica della congregazione. E’ riservato ai lebbrosi, sia uomini, sia donne del distretto di Albenga che include anche borghetto. Gli amministratori (sindaci) devono accogliere anche se non hanno i mezzi per pagare. I beni dei ricoverati passano, dopo la loro morte, al lazzareto. Per accogliere libbrosi ‘forestieri’ ci vuole il permesso del Consiglio municipale presieduto dal Podestà della città. I lebbrosi devono eleggere due sindaci detti anche massarii (uno nobile e uno no, purchè dotati di un buon patrimonio personale) a cui compete anche la redazione precisa di un inventario dei beni di san Lazzaro. I malati possono entrare in città soltanto il venerdì indossando il capellum che copre il capo.
Cosa non si sapeva fino ad oggi della storia di Borghetto S.Spirito ?