Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

Settimanale d’informazione senza pubblicità, indipendente e non a scopo di lucro Tel. 350.1018572 blog@trucioli.it

Caffeina per restare svegli/ Savona, dopo le fontanelle gratis, anche le bibite per i piccini


Fontanelle di acqua gasata per tutti, a Savona. A breve anche bibite gratis per i più piccini. ARMAR LIO’ che anche noi vecchietti desideriamo fare ‘casino’ a quando una nostra Giornata Mondiale dedicata? BANDIERA BIANCA lettera aperta al Diavolo. L’URLO DEGLI INNOCENTI la perenne e incompiuta tragedia dei socialisti italiani. LA LUCE DEL VANGELO. L’Italia che sogno. ITALIA DEI MACCABEI. Buone vacanze Amici di Caffeina… ma state svegli! 

SAVONA, FONTANELLE di ACQUA GASSATA PER TUTTI, A BREVE ANCHE LE BIBITE PER I PIU’ PICCINI.
E un tunnel a collegare Miramare con il porto vecchio come in ‘ventimila leghe sotto i mari’
 La notizia è apparsa in cronaca locale, sul Secolo XIX di domenica 28 luglio: ‘Consiglio Comunale, discussioni da bar Sport’ con  foto che, a parte il nostro Sindaco, lascia molto a desiderare sul rispetto dovuto alle istituzioni da parte dei consiglieri  che appaiono tanto sbracati quanto annoiati.
Un consigliere, sempre il solito e del quale non scriviamo il nome per carità di Patria, ex PSI poi PD e attualmente nel’ gruppo fritto misto’, evidentemente esaltato dalla sua carica, novello Napoleone in groppa a un ronzino, ha proposto di dotare la città di fontanelle con erogazione gratuita di acqua liscia o gassata, magari in seguito con qualche bibita per la felicità dei bambini e uguale ‘felicità‘ dei bar.
Più condivisibile, ma fuori luogo, fuori tempo massimo e comunque già scontata, l’indignazione per l’offesa xenofoba di Calderoli, ordine del giorno sempre dello stesso consigliere; oltre alla fantasiosa proposta per la costruzione di un tunnel sottomarino (‘ventimila leghe sotto i mari’) a collegare il Miramare con il porto vecchio e, per chi avesse ancora qualche dubbio a proposito, sempre su imput dallo stesso consigliere.
Insomma cosa non si fa per apparire, sperando, ma più propriamente illudendosi, di raccattare qualche voto alle prossime elezioni comunali: che i cittadini da tempo hanno ben compreso, sono svezzati e sanno propriamente distinguere il concreto dalle bufale.
Evidentemene, in questo caso, non ci si preoccupa troppo dei costi di convocazione, più o meno 2.500 euro in gettoni ognuna  se ne tengono circa una decina l’anno, senza contare il rimborso per coloro che debbono tralasciare la loro attività o impiego per poter essere presenti alle sedute.
Insomma, grazie signori consiglieri nel deliziarci con queste amenità, essendo i problemi veri già da tempo risolti: come l’aumento drammatico della povertà, delle tasse lievitate in modo esponenziale, degli sfratti che ogni giorno buttano sulla strada inquilini morosi loro malgrado dovendo scegliere se pagare l’affitto o mangiare, della viabilità sempre più caotica, dei piccoli negozi che chiudono a un ritmo impressionante, della sanità indecorosa e priva di adeguata assistenza, dell’abbandono degli anziani al loro destino, dell’inquinamento che moltiplica malattie e decessi.
Attendiamo, con curiosità ed impazienza, il prossimo Consiglio Comunale, magari il solito ispirato Napoleone proporrà al fine di ridurre il costo delle bollette, di limitare lo  sciacquio del water a una sola volta al giorno, in questo caso i più fortunati saranno gli ‘stitici’.
‘ARMAR LIO’ che anche noi vecchietti desideriamo fare ‘casino’ a quando una nostra Giornata Mondiale dedicata? 
L’abbiamo già scritto, Papa Francesco pare non essere di questo pianeta, più probabile un ET inviato dalla Provvidenza.
In Brasile in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù ha scalfito migliaia di cuori dei ragazzi provenienti da ogni parte del mondo, un evento senza precedenti di straordinaria forza rivoluzionaria che lascerà il segno nel tempo, non ultimo la conversione alla fede Cristiana di moltissimi atei ma anche e sopratutto non tanto la (solita) allusione alla speranza ma l’invito perentorio per la conquista di un futuro dovuto, libero da orpelli e mistificazioni.
Papa Francesco con il  Suo essere giovane, tra i giovani, è un miracolo di illuminata sapienza, è senza precedenti il dirompente invito ad uscire per le strade, ma anche dalle Diocesi e dalle ombrose sacrestie, per esprimere liberamente l’ ‘armor lio’ espressione spagnola equivalente al nostro ‘fare casino’.
Chissà mai che anche per noi vecchietti, meglio prima che dopo che le ali nere dei rapaci si fanno sempre più vicine, non si possa imbastire una GMV – Giornata Mondiale della Vecchiaia –  con lo scopo di farci sentire.. ancor vivi, fare l”amor lio’ e salutare questo mondo con meno rancore nel cuore .
Papa Francesco, pensaci Tu!.
 *    *    *
Non siamo ipocriti, dentro di noi,  all’approsimarsi della  vecchiaia, rode il pensiero di dover comunque lasciare questo mondo: non importa se più o meno serenamente, il ricordo di un percorso di vita edificante, buono o cattivo esempio, che magari qualcuno, compagno o amico a ‘nostro dispetto e malgrado’  vorremmo vederlo trapassare prima di noi sia pure di un attimo: ma senza cattiveria, sia inteso, solo per poterlo ritrovare nell’aldilà e sfotterlo tra un caffè e una partita a poker.
Però, insomma, cerchiamo di essere lievemente ottimisti, o furbi se necessario, che pur se è vero che l’età inoltrata porta più amarezze che gioie, un briciolo d’incanto possiamo ancora rubarlo alla faccia di chi spera di potersela poi spassare senza più la nostra presenza, depredandoci allegramente di quanto costruito, con felice pagamento pronta cassa di un misero funerale e qualche lacrimuccia di plastica ‘tanto per’.
E’ risaputo come per la nostra società i vecchi costituiscono una zavorra inutile e pertanto si cerca di emarginarli, o peggio ancora escluderli, sopportati a malapena solo quando ancora in grado di produrre, cioè di essre in grado di poter dare, utili, senza nulla pretendere che già è un privilegio essere vivi: l’affetto, quando sussiste, deve essere ‘guadagnato’, così come ogni altra cosa, pur se piccola, l’opposto di quanto invece più necessita e si desidera negli anni dell’abbandono e cioè essere compresi e amati.
Triste la realtà, come non ricordare le parole rivolte da Gesù al vecchio Pietro ‘quando eri giovane andavi dove volevi, ora che sei vecchio dovrai chiedere di farti sorreggere da un altro che ti condurrà comunque dove lui vuole e non dove tu desideri’.
La vecchiaia – ipsa senectus morbo – è in se stessa una malattia ed è doloroso accettarla anche quando si è consci di avere fatto un percorso di vita di saggezza e corrisposto tanto amore verso il prossimo, da sperare in cuor nostro di averne almeno un granello di ritorno.
Si è consapevoli, da vecchi, di aver perso l’efficienza, l’autonomia, l’attività, le conoscenze, il dialogo, quando e ancor peggio non  subentra la depressione per l’annullamento dell’autostima; oltre, in molti casi, il dramma della povertà e dell’abbandono, le malattie, le delusioni, l’ansia, il tarlo della paura.
Sono poco convincenti i nostri Sacerdoti, sinceri o patetici, quando cercano di convincerci che i dolori della vecchiaia sono un arricchimento da portare in dote nell’ Alto dei Cieli: che lì, nell’alto dei Cieli, doti e conti in banca non sono brattabili, lo IOR pare non esista e se mai c’è qualcosa di simile il cambio monetario sarà sempre a noi sfavorevole; e, altrimenti, non facciamoci convincere, illudere, di considerare la vecchiaia come il tempo sabbatico, del sabato cioè che prelude alla festa della domenica che di festa proprio non si tratta, e neppure di riposo a meno che non si intenda quello eterno.
Se c’è consolazione, vera e non ipocrita, e non per tutti ma solo per coloro onestamente in pace con se stessi, lluminati da una fede Cristana compagna di un percorso di vita limpido, è la gioia di potere dispensare al prossimo con generosa sensibilità la saggezza aquisita negli anni vissuti, così come ha detto Giovanni Paolo II° ‘la fede illumina il mistero della morte, non più un evento distruttivo, ma il traguardo della piena maturità spirituale’.
 …sarà, non vogliamo essere sblafemi, ma detto tra noi, che nessuno ci senta o ci legga, in sfacciata sincerità, di questo traguardo ne faremmo volentieri a meno. (Gianni Gigliotti)
BANDIERA BIANCA
lettera aperta al Diavolo 
Hanno umiliato i nostri slanci e gli ideali, contaminato le nostre coscienze con il virus del maleficio.
Ho visto amici degli amici, con tessere giuste di partitti e affiliazioni a potenti clan, fare carriere travolgenti, diventare dirigenti sanitari, primari, manager, rettori di università, imprenditori con rocambolesche fortune economiche, giornalisti maggiordomi di silenzi e complicità.
Ho visto e ho compreso: e mi sono abbandonato alla ineluttabilità dei tempi, alla deriva del mio divenire, sempre meno guerriero, sempre meno convinto di potercela fare a ripurificare cuori e coscienze ammorbate, con il tarlo del fallimento e del dubbio di non essere nel giusto recinto dei diritti e dei doveri.
Talmente meno convinto, nei momenti della desolazione, di essermi pentito di non aver scelto la stessa strada dei tangheri che oggi godono del rispetto ipocrita del prossimo. .
Alzo la mia bandiera bianca, sfiduciato dall’età oltre la quale c’è l’abbandono, disilluso e ferito da una società che mi è  tanto lontana quanto incomprensibile: una bandiera sempre e comunque tenuta alta e mai trascinata nella polvere dell’ignomia. (Gianni Gigliotti, partigiano socialista) 
L’URLO DEGLI INNOCENTI 
la perenne e incompiuta tragedia dei socialisti italiani
Un socialista vero, di convinta militanza e schietti ideali è comunque, volente o non, etichettato come ‘ladro’.
Molti compagni (?), fiutando l’alternanza dei tempi, hanno prontamente ed opportunamente cambiato pelo per far credere, apparire come teneri cuccioli: che poi i branchi siano diversi e in perenne lotta tra loro ha poca rivelanza, anzi! confusioneie polveroni meglio celano volti e trascorsi infausti.
I nostri padri, che hanno fatto grande l’Italia con sacrifici inenarrabili e senso profondo del dovere, urlano il loro destino beffardo: e per noi, figli di padri onesti, è una perenne incompita tragedia.
LA LUCE DEL VANGELO 
Il più importante libro da me letto, nel corso di lunghi anni, è senza ombra di dubbio il Vangelo: nelle parole di Gesù ho trovato, la comprensione, l’aiuto spirituale e materiale, al mio percorso di vita anche quando accidentato o terribilmente offuscato dal peccato.
ITALIA DEI MACCABEI
Buone vacanze Amici di Caffeina… ma state svegli! 
Scriviamo queste brevi riflessioni, mattino di giovedì I° agosto, quindi senza ancora  conoscere la ‘sentenza Mediaset’ ammesso che non venga ulteriormente rimandata:…e tutto questo ‘casino per una quisquillia’, riuscire a comprendere se il povero Silvio era semplicemente distratto e quindi innocente, oppure ‘evadeva il fisco con voracità’ e quindi colpevole.
Si sà che i giudici, ‘quelli cattivi di Milano, delle toghe rosse’‘tendono a portare il colpo finale di un disegno eversivo mirato ad eliminare dalla scena politica il leader più amato e votato dagli italiani’: cosi’ abbiamo letto e qui riportato semplicemente, ne abbiamo pochi di capelli ma si sono ugualmente rizzati.
Chiedendoci se noi italiani, come cittadini, viviamo ancora in un Paese civile e dignitoso, rispettosi della Costituzione e delle leggi. o al contrario siamo dei maccabei alla ventura.
Comunque questa sera sapremo: ma già possiamo dire che se la Suprema Corte condannerà Berlusconi sarà ‘ovviamente un fatto eversivo’, se lo assolverà sarà invece ‘una Giustizia giusta’.
Compreso l’antifona cari Amici di Caffeina? Buone vacanze, rilassatevi e non pensate a nulla, tanto meno ai mesi autunnali che ci attendono.

Avatar

G.Gigliotti

Torna in alto