Scrive Mario Carrara il capogruppo di minoranza in consiglio Comune: “Piaceri o favori” a amici? Mancati controlli a prescrizioni ….se impartite? O semplice “dabbennaggine” nell’aver consentito un simile “scandalo”, un obbrobrio compiuto di fronte ad ognuno che passa..?” Leggi anche l’addio al nuovo ponte sul Maremola.
ADDIO PONTE SUL MAREMOLA
MOZIONE CONSILIARE
Il PONTE sul torrente Maremola: per anni promesso ed ancora “strapromesso” per illudere i cittadini-elettori anche quando si sapeva benissimo che, per i suoi costi, “quel” tipo di ponte non si sarebbe potuto fare! Ora arriva la decisione di Sindaco De Vincenzi e Giunta: il ponte non si fa più e i circa 825.000 euro ancora disponibili vengono dirottati per fare un’altra cosa, ma dall’altra parte della città.
È dal 2009, cioè da quando le procedure fallimentari della ditta aggiudicataria furono definite, che continuiamo a ripetere che, per i suoi costi, “quel” tipo di ponte sul torrente Maremola non si sarebbe potuto fare. Gli oltre tre milioni e mezzo di euro necessari, non sarebbero mai stati disponibili per il Comune di Pietra Ligure in quanto nessun “ente superiore” avrebbe mai finanziato una spesa del genere. In questi anni, tuttavia, si è constatato l’ostinato inserimento nel “Programma delle opere pubbliche” della realizzazione del ponte sul Maremola senza sapere non solo come finanziarlo ma, anzi, sapendo bene che, in queste condizioni, “quel” ponte non si sarebbe potuto fare.
Questo l’abbiamo ripetuto ogni volta che è stato possibile, sia facendo parte della Giunta, ripetiamo dal 2009, sia in ogni consiglio comunale successivo al 2014, quando si è discusso del ponte nello specifico in seguito alle nostre mozioni, nonché ad ogni discussione di tutti i bilanci comunali annuali: preventivi e consuntivi; l’ultima volta, per quelli del 2021: i verbali di tutti i consigli comunali parlano chiaro.
Della somma “residuata” dal mutuo originale, oggi circa €.825 mila, poiché già dal 2009 si è visto che l’opera non si poteva realizzare, si sarebbero potuti prevedere impieghi diversificati e tra loro alternativi: 1) Restituirla alla “Cassa depositi e prestiti”, che l’aveva a suo tempo concessa, chiudendo anticipatamente il mutuo, risparmiando più di 10 anni di interessi; 2) “Trattenerĺa ed utilizzarla come “base” per rifinanziare l’opera (ma sarebbero serviti altri 2.660.000 euro), posto che chi la continuava a riproporre si fosse mai impegnato a dire “come” ottenere l’intero finanziamento.
3) Chiedere la “devoluzione” del mutuo, cioè chiedere che i circa 825.000 euro rimasti fossero utilizzati in un altro modo. Tuttavia, per anni, ognuna di queste tre ipotesi è stata negata, ignorata e disattesa e si è andati avanti a reinserire, ma solo a livello teorico, la realizzazione del ponte nei successivi Programmi delle opere pubbliche (e in quelli elettorali…) come se fosse un’opera di sicura, imminente realizzazione.
Tant’è vero che, ancora cinque anni fa, nel 2016, dagli Amministratori comunali di Pietra Ligure, che sono per lo più gli stessi che oggi dicono che l’opera, invece, non si fa più, il ponte era stato dato per “sicuro“, come finanziato dalla Regione Liguria e lo stesso ponte, tanto atteso, era stato definito con enfasi sui giornali come in procinto di essere “REGALATO” alla città ed ai suoi cittadini (allegato articolo).
Si è poi visto che ancora una volta si trattava di chiacchiere senza fondamento per illudere la gente, tanto che, poi, non se n’è fatto più niente e siamo giunti alla situazione attuale. Il risultato aberrante è che il Comune aveva contratto un mutuo di €.2.794.238,64*, pagando per vent’anni i ratei d’interesse senza, alla fine, aver fatto l’opera.
I vent’anni scadono proprio adesso, dopodomani, il 20 Luglio 2022*.
Ripetiamo: il mutuo è stato tutto pagato ma l’opera per realizzare la quale fu concesso, non c’è. È come se uno accendesse un mutuo per farsi la casa, pagasse il mutuo e tutti i relativi interessi ma, alla fine non avesse costruito la casa.
Tuttavia, non è che non rimanga nulla: di quel mutuo restano €.825.000; €.825.000 che sono stati “comprati” e pagati dal Comune in vent’anni con circa 1 milione di euro di interessi. Pazzesco.
Questa somma residuata, cioè questi stessi €.825.000 euro, si decide, adesso, nel 2022, di utilizzarla per far “altro”, ma con il “potere d’acquisto” ben svalutato di questi soldi, rispetto a quanto si sarebbe potuto fare con questa stessa cifra già più di dieci anni fa. Questa somma “svalutata” è parte di una che doveva servire per fare un ponte carrozzabile con due corsie e marciapiedi; oggi basta, a malapena, per un “sottopassaggino” pedonale, per di più in un’altra parte della città.
Oggi, si decide di non far più il ponte perché si adducono ragioni “tecniche“, dovute a sopravvenute nuove disposizioni normative che ne renderebbero non più tecnicamente fattibile la sua realizzazione.
E queste richiamate “sopravvenute nuove disposizioni normative” devono essere giunte proprio come una “liberazione” per questi Amministratori comunali che, così, possono addurre la scusante, visto che non sono stati capaci di realizzare l’opera, di stralciarla, eliminandola dal loro programma, pur avendola strombazzata elettoralmente come “punto qualificante”.
Com’è stato fatto in tutti questi anni.
Ed il bello è che il problema del collegamento tra le due sponde del torrente Maremola RESTA e RIMANE tale e quale, anche perché in questo decennio il traffico è aumentato in modo esponenziale e le recenti sciagurate (per Pietra) decisioni sul senso unico del lungomare del centro hanno drammatizzato l’intasamento di una delle due strade di Pietra Ligure con un ponte carrozzabile, cioè l’Aurelia, intasata ormai cronicamente ogni giorno, più volte al giorno.
Ci chiediamo COSA C’ENTRI con la necessità di collegare il Ponente col Levante della città superando il torrente Maremola, il fatto di decidere di spendere i circa 825.000 euro che residuano del mutuo del ponte, per fare un sottopassaggio pedonale che porta alla passeggiata ed alle spiagge di Ponente, di fronte a Santa Corona? Non era meglio utilizzarli per studiare una soluzione ALTERNATIVA al ponte sul Maremola?
Sì, perché se “un ponte” era la soluzione più ovvia per oltrepassare il torrente, non è che sia l’unica. Infatti, mentre a Genova sta per essere realizzato un tunnel sottomarino interamente sotto il porto, che andrà a sostituire la strada sopraelevata, ci chiediamo se la soluzione di un tunnel sotto l’alveo del torrente non possa rappresentare una soluzione alternativa all’impossibilità “tecnica” odierna di costruire un ponte. Dal 1937, New York ha realizzato un tunnel sotto il fiume Hudson; questo solo per citare due esempi significativi affinché non si venga a dire, poi, che anche questa soluzione ipotizzata è impossibile.
Le uniche accortezze, nel nostro caso, sarebbero nel tenere integralmente disponibile il terreno ora comunale, già di proprietà Orso, prospiciente il ponte vecchio, per evitare di avere precluse le possibilità di progettarvi eventuali innesti e raccordi stradali; nonché nel mantenere la somma di circa 825.000 euro ancora a disposizione, sia per uno studio di progettazione che per una “base” finanziaria per l’opera concreta.
Ma, oltre ad un tunnel sotto il torrente, tornando ad un’ipotesi di “ponte”, si potrebbe ipotizzare la soluzione ben più semplice ed elementare di un ponte militare in ferro, del tipo esistente a Finale Ligure o quant’altro consenta di superare il torrente, specie quando l’alveo è in secca.
Questo se si insiste nel voler realizzare il collegamento tra le due sponde del torrente nella stessa posizione dove si è sempre immaginato che dovesse essere, cioè a fianco al ponte vecchio. Tuttavia, sempre restando nella soluzione di fare un ponte, se ne potrebbe, spostare la sua ubicazione più “a monte“, dove ai margini della strada via Crispi vi sono spazi contigui al torrente che potrebbero ospitare i pilastri di sostegno, senza invadere la sede stradale.
Quindi, le soluzioni ipotetiche ci sono o ci potrebbero essere: VANNO STUDIATE, non abbandonate! Non si può non rilevare che il ponte sul Maremola era uno dei tre punti principali e qualificanti del programma elettorale dell’attuale Sindaco, addirittura considerato “uno dei tre punti chiave per il futuro di Pietra Ligure (gli altri due erano: le aree del cantiere e S. Corona), conclamato con enfasi in conclusione dell’ultima campagna elettorale: “Iniziamo dal ponte sul Maremola: “E’ un’opera da fare, per la funzionalità del paese, per sistemare il territorio e per dare seguito agli interventi viari realizzati durante il mio ultimo mandato da sindaco. Il progetto c’è, in parte è già finanziato, e sono convinto che la Regione Liguria potrà dare i contributi necessari per portare a termine l’iter progettuale e dare il via ai lavori”, così dichiarava De Vincenzi il 20 Maggio 2019, qualche giorno prima delle ultime elezioni comunali (allegato articolo).
Molti elettori Pietresi, illusi da questa promessa, gli hanno dato il voto anche per questo. Ma ora il Sindaco e la Giunta hanno deciso che il ponte NON SI FA PIÙ e nessun’altra soluzione alternativa, tale da collegare le due sponde del torrente che divide in due la città, VIENE NEANCHE PRESA IN CONSIDERAZIONE. È per tutto quanto sopradescritto ed argomentato che chiediamo venga approvata dal Consiglio comunale la presente Mozione nel dispositivo che segue:
Il Consiglio comunale di Pietra Ligure, vista la decisione della Giunta comunale di non realizzare più il ponte sul torrente Maremola nella posizione da sempre individuata, per impedimenti “tecnici” dovuti a sopravvenuti cambiamenti nella normativa, ritenendo, tuttavia, imprescindibile per il futuro di Pietra Ligure, dotarsi di un altro collegamento tra le due sponde del torrente Maremola, oltre agli unici ponti esistenti sulla via Aurelia e su via Matteotti, impegna il Sindaco e la Giunta comunale ad impiegare la somma residua del mutuo, pari a circa €.825.000, non per la costruzione di un sottopassaggio pedonale dall’altra parte della città, ma per studiare soluzioni alternative di collegamento al ponte sul torrente Maremola in quella od in altra posizione e come eventuale “base” di disponibilità finanziaria per poter affrontare la nuova spesa.
Pietra Ligure,18 Luglio 2022. Mario Carrara, consigliere comunale.
*Mutuo Cassa depositi e prestiti, posizione n⁰4372296/00, concesso il 20 Luglio 2002. Cap.725/00 RP