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Liguria e Basso Piemonte

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A Rai 2 ‘Misteri del ponente ligure’. Confraternite dell’Orazione e Morte. 2 nella Diocesi: a Pietra Ligure (1633) e Pieve di Teco (1679)


Mercoledì 13 luglio in seconda serata, alle 23,45, su RAI 2 (nella trasmissione “Il Mythonauta”  dal titolo: “Liguria , i Misteri del ponente ligure”) è stato trasmesso  un servizio sulla Confraternita di Pietra Ligure, la storia, gli scopi, le consuetudini. Materiale storico, culturale, tradizioni ma anche un ottimo messaggio promozionale con oltre un milione e mezzo di telespettatori. E che ha interessato anche altre storiche località del ponente ligure come Toirano (Grotte), Seborga, Triora, Dolceaqua, Noli-Isola di Bergeggi.

La funzione religiosa prima della processione con il prevosto don Giancarlo Cuneo

Le Confraternite dell’Orazione e Morte sorsero nel corso della Controriforma. La prima venne fondata a Roma nel 1538 (S. Maria dell’Orazione e Morte) i confratelli si dedicavano al seppellimento delle persone sole, dei morti negli Ospedali, dei poveri, dei cadaveri abbandonati. I Papi concessero molti privilegi e indulgenze al sodalizio che venne elevato al titolo di  Arciconfraternita con facoltà di aggregare altri Oratori con stessi scopi. Per questo motivo nella penisola vennero costituite e aggregate oltre 1500 Confraternite che si dedicavano a  opere di Misericordia, oltre che all’assistenza dei condannati a morte.

Nella diocesi ingauna ne esistevano diverse, perlopiù formate dalle classi abbienti e nobili della cittadinanza. Oggi rimangono quella di Pieve di Teco (1679) e la nostra di Pietra Ligure (1633) . Negli archivi sono conservate  le memorie delle esecuzioni capitali alle quali i confratelli assistevano il condannato fino al patibolo e quindi al seppellimento del corpo ed al suo suffragio.

Proprio il Suffragio, pratica che esiste  ancora oggi per tutti i defunti e che vede i confratelli presenti nell’Oratorio di piazza La Pietra una volta al mese per recitare l’Officio dei defunti ed in particolare per i parrocchiani deceduti nel mese.

La troupe della Rai2, la sera del 1 giugno scorso,  ha ripreso la vestizione dei confratelli che dal suono dell’antica campana del 1505, sono partiti in corteo dall’Oratorio  e, dopo aver percorso alcuni caruggi del centro storico, si sono recati in  Basilica accolti dal Prevosto don Giancarlo Cuneo. Quindi l’intervista del conf.llo Mario Carrara, la sistemazione in coro con l’elencazione dei parrocchiani defunti ed il canto dei Vespri.

Questo è l’articolo della vestizione.

Domenica 19  giugno, festa del Corpus Domini, nella Basilica di S. Nicolò la Confraternita dell’Orazione e Morte ha accolto Elio e Mauro  che, dopo l’anno di noviziato,  si apprestano a divenire confratelli.

Ecco un passaggio della trasmissione in Tv con il congratello Mario carrara intervistato dal conduttore della trasmissione

Durante al solenne celebrazione il Prevosto don Gian Carlo Cuneo con la collaborazione del Priore Sergio Bonci, del Maestro dei Novizi Luca Maglio e  del Segretario  Alessandro Marinelli ha rivestito dell’abito i novizi.

L’abito dei confratelli è rimasto originale a quello concesso con Decreto del 28 ottobre  1633, dalla Arciconfraternita di S. Maria dell’Orazione e Morte in Roma, consiste nella cappa “lunga fino alle grate del piede”,  dal cappuccio  “aguzzo come quello dei frati Cappuccini”  dal cordone nero, dalla corona del S. Rosario e dallo stemma ovale  bordato di nero sul petto  “che non sia in stoffa o metallo,  ma di carta”.  Nel corso dell’aggregazione  l’ Arciconfraternita madre di Roma  inviò uno stampo in

Il racconto del confratello Mario Carrara

legno con il quale si riproduceva su carta l’Arma della Confraternita.

Questo stemma rappresenta al centro un teschio con le due tibie incrociate,  sopra una croce con il titolo e i simboli della passione, la lancia, la spugna, la corona di spine e i due flagelli . Sotto le tre cime del Monte Colgota e ai lati due clessidre che rappresentano  il  tempo che passa. Attorno la scritta CONFRATERNITAS MORTIS ET ORATIONIS.

I confratelli dal 2015 hanno sede nell’Oratorio della SS. Concezione (antica Chiesa parrocchiale in piazza La Pietra) partecipano alla Messa delle 18.00 in Basilica, si dedicano al suffragio di tutti i defunti, prendono parte alle processioni parrocchiali, particolarmente alle funzioni della Quaresima e Settimana Santa  e dei Defunti.

A Elio e Mauro giunga l’augurio espresso da don Giancarlo Aprosio, Arciprete di Villanova d’Albenga delegato Vescovile diocesano  per le Confraternite,  il giorno 8 dicembre 2015 in occasione della rivitalizzazione della nostra Confraternita ebbe a dire: “…..continuate in questo cammino che avete intrapreso, siate sempre in mezzo alla comunità, strumenti di collaborazione e  soprattutto portatori di unione e solidarietà. Così da questo vostro abito nero e  dal cappuccio che vi nasconde uscirà questa luce di carità e di fede che può rischiarare e consolare il cuore dei vostri fratelli e delle vostre sorelle.  Buon cammino”.


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