Tredici Comitati, tra cui il WWF, fanno sentire la loro voce dopo la cassa di risonanza dei politici e dei media sull’adozione del ‘Documento strategico della mobilità ferroviaria di passeggeri e merci’. Ma chi si porrà il problema della sorte del bene primario delle sorgenti idriche? Quelle della piana borghettina, ad esempio, da cui attinge anche Loano, Boissano e Toirano. Non basta la lezione storica di Varigotti ed altre sorgenti ‘distrutte’ con l’Autofiori ?
Si parla nel Piano territoriale varato dalla Regione di “riordino” della piana ingauna. Loro parlano di vecchia stazione ed aree adiacenti. Della nuova stazione di Bastia d’Albenga (a quando un’assemblea popolare degli abitanti ‘). Il guasto ambientale irrimediabile deriva, invece, dallo spostamento ? Non bisogna neppure ignorare che il doppio binario nella piana c’è già ed arriva alla stazione di Loano. Non c’è nulla da riordinare, basta lasciare “l’ordine” esistente ?
Ed c’è pure chi si adopera non “riordinare” ma “scompaginare” “mettere in disordine” ? Una mail a Trucioli.it di Mauro Marchiani: “Che ignoranza pazzesca tenere la ferrovia a mare!” Carlo Bella: “Solo malanimo di chi sparla di territorio rivierasco già pesantemente compromesso, si fa un fascio di ogni zona rapallizzata e non è così, molte sono le aree meravigliosamente tutelate anche in Riviera.” Oppure di Fausto Serra: “Le nuove aree lasciate libere da stazioni e binari ? Condivido il pensiero ascoltato in questi giorni da agenti immobiliari (in provincia di Savona sono oltre 600). Sulle nuove aree lasciate libere da stazioni e binari si potrà realizzare un’edilizia ‘dolce’ e di qualità con privati investitori che comprano vecchi edifici per valorizzarli dove è utile. L’edilizia non è solo speculativa, i comuni potranno beneficiare di introiti preziosi per le loro casse derivanti da oneri di urbanizzazione e Imu comunale. Il tutto, come si è già scritto, arricchito dalla ciclovia Tirrenica più bella al mondo. Hanno mille ragioni da vendere l’on. Raffaella Paita, l’on. Bruzzone ed il sen. Ripamonti che da agente immobiliare non parla a vanvera. Basta con i ‘signor no’. La Liguria deve liberarsi dei nemici del progresso, dei talebani ambientalisti”.
IL SECOLO XIX DEL 6 MARZO 2022-
iniziano i carotaggi
«Timori per le falde»
Luca Rebagliati- Cominciano rilievi e carotaggi, lo spostamento dei binari si avvicina, però cresce la preoccupazione
degli agricoltori, non solo per i terreni “consumati”, ma anche per le falde idriche. Da qualche settimana sia nella piana ingauna che a Borghetto S.S. hanno cominciato a farsi vivi responsabili e tecnici di un’impresa campana, contattando i proprietari dei terreni interessati dal futuro cantiere ferroviario e chiedendo le autorizzazioni all’accesso per l’effettuazione dei rilievi geologici e archeologici in vista della progettazione definitiva. «Abbiamo ricevuto le comunicazioni e penso che a giorni cominceranno effettivamente i rilievi» conferma il sindaco, Giancarlo Canepa. Non è solo a Borghetto che hanno fatto capolino i tecnici, visto che anche a Bastia e in altre zone di Albenga sta succedendo la stessa cosa. Ma il possibile avvicinamento del via ai lavori, fa crescere la preoccupazione dei comitati e del mondo agricolo. Soprattutto per le falde e i corsi d’acqua.
COMMENTI SOCIAL –Luca Battaglieri (avvocato)- Chi pagherà la manutenzione delle opere fisse? Chi la farà?L’amico risponde: ma vuoi mettere, quando sarà, la soddisfazione di percorrere, da Ventimiglia sino a Reggio Calabria, la “tirrenica”? Tutta d’un fiato, meglio di Bartali.
presidente della Cia