Il 20 febbraio 2022 il SecoloXIX ha pubblicato la ricerca di Giorgio Guida che ha messo a confronto gli orari ferroviari del 1981 e quello attuale. I pendolari questo “confronto” lo hanno vissuto sulla propria pelle.
E Guida ha fatto una opera meritoria a mettere nero su bianco i “tempi”, in modo chiaro e documentato, “non discutibile” con le solite frasi dei politici di turno che difendono l’indifendibile tanto per non essere impegnati a fare qualcosa di serio per il territorio.
In poche parole: Ferrovia migliorata in 40 anni, ma da Savona a Genova servono venti minuti in più. Venti minuti che si riverberano poi verso il ponente e verso la Valbormida, con ulteriori allungamenti di tempo, rendendo Genova sempre più “distante”, nonostante i km siano più o meno gli stessi.
Giorgio Guida ha ben messo in evidenza il “tappo Genova” creato da Genova per farsi una metropolitana sulla linea ferroviaria a scapito di tutti i ponentini, e senza predisporre una linea ferroviaria in sostituzione di quella “scippata” per farsi la metropolitana. In effetti di discorsi se ne sono fatti. Almeno i genovesi ne hanno fatto, mentre i ponentini (parlo di politici) sono totalmente succubi del volere genovese. Di linea nuova per il traffico veloce Voltri – Genova Principe se ne parla da 50 anni, ma fatti concreti “usabili”, “utili ai ponentini”, assolutamente nulla.
Genova continua a migliorare, per la verità con una grande lentezza, la sua metropolitana sul sedime ferroviario, chiaramente sempre a scapito dei ponentini. Non che queste opere in Genova non interessino in parte anche i ponentini, ma ovviamente e indispensabile che i tempi per raggiungere Genova siano attuali, e non in continuo peggioramento.