Erano punture di spillo elettorali. A quasi due anni dal voto utile rileggere il ‘pensiero’ di chi sosteneva Riccardo Tomatis sindaco e perchè. Le ragioni per non votare Girolamo Calleri. Come è finita fino ad oggi ? E la sorte di Distilo, la sua vocazione a ‘fare squadra’. Leggi anche alla scoperta delle Cappelle votive nelle borgate di Garlenda: il mystic-tour che parte da Alassio.
SI LEGGEVA IL 17 GIUGNO 2019 -….”Riccardo Tomatis è la persona giusta per fare il sindaco di Albenga, Calleri è inadeguato e prigioniero dei partiti. Tomatis ha dimostrato con i fatti concreti competenza, autorevolezza e determinazione. E’ una persona onesta, che vive del suo lavoro. Ha occhi e cuore che sanno guardare il futuro senza lasciare nessuno indietro. Non ha padrini, non ha fili che lo legano e non ha partiti che lo comandano. Ha saputo spendere i milioni di euro che il precedente Governo ha dato ad Albenga per ristrutturare scuole, musei, impianti sportivi e potenziare la video-sorveglianza. È pronto per partire con i lavori di costruzione del Polo Scolastico: 10 milioni di euro per il futuro dei nostri figli e che creeranno lavoro e ricchezza per la città. La sua autonomia e il suo progetto civico, fuori dai partiti, sono la sua forza.
Anche Diego Distilo, uomo moderato di centrodestra, alla testa di un altro progetto civico, ha scelto di votare Tomatis al ballottaggio proprio per questa ragione, per la sua disponibilità all’ascolto e al dialogo, per la sua libertà e voglia di fare squadra. Distilo, deludendo Ciangherotti e Calleri, ha preferito i programmi alle poltrone.
Grazie ad un lavoro di squadra Albenga, come mai accaduto nella storia della Repubblica, ha ottenuto quasi 15 milioni di euro per mettere in sicurezza scuole e musei, per sistemare gli impianti sportivi (parquet delle palestre e erba sintetica nei campi di calcio), per potenziare il sistema di videosorveglianza e per costruire il Polo Scolastico.
Ingenuamente pensavo che fosse merito dell’amministrazione comunale Cangiano-Tomatis e del sottoscritto e invece ho scoperto che Ciangherotti, la Lega e Calleri pensano esattamente il contrario. È una reazione stupida e puerile, che antepone squallide strategie elettorali agli interessi di Albenga. Soprattutto perché quando Ciangherotti e la Lega si sono occupati della città hanno creato solo danni inimmaginabili. Hanno fatto tanti debiti che altri hanno dovuto pagare.
Ciangherotti e la Lega hanno detto no al depuratore a Villanova – già appaltato – decidendo invece per la costruzione del grigliatore tra Albenga e Ceriale, che oggi spudoratamente contestano. Hanno dato l’appalto per i rifiuti, la pulizia e la cura del verde di Albenga a “soggetti privati” che sono stati allontanati perché la città era sporca e mal curata come mai in passato.
Quando l’assessore regionale leghista Sonia Viale ha scippato l’ospedale pubblico di Albenga e quando l’assessore regionale leghista Stefano Mai ha perso i 16 milioni di euro che servivano per risarcire i danni alluvionali delle imprese agricole di Albenga, Ciangherotti e Calleri non hanno avuto la forza e il coraggio di dire una sola parola.
E sono sempre loro che non hanno battuto ciglio di fronte alla recente notizia che su un totale di 211 domande in Liguria, per la prima volta, sono solo 3 le aziende agricole albenganesi che beneficeranno dei finanziamenti PSR della Regione dell’assessore leghista Mai.
Ciangherotti e Calleri sono stati, sono e saranno prigionieri dei partiti e inadeguati a governare Albenga.
Non so se farà dispiacere a qualcuno, ma domenica al ballottaggio voterò Tomatis.
Tomatis, le donne e gli uomini che con lui hanno condiviso questa sfida, sono sicurezza, competenza e futuro per Albenga. #conTomatis #sinoallafine. Tomatis_Sindaco. Pd Albenga.
IL POST DEL 12 MAGGIO 2019 DELL’ON. FRANCO VAZIO
SALVINI ad ALBENGA: una presa in giro per la CITTÀ!!!
Solo una SFILATA inguardabile che ha bloccato le strade.
Imbarazzante silenzio sul candidato CALLERI, neppure una pacca sulla spalla. Nessuna parola, nessun impegno su ALBENGA – neppure finto, di sapore elettorale. ZERO assoluto per PIAGGIO, per i FINANZIAMENTI stanziati dal precedente Governo per Albenga e che sono bloccati, per la SANITÀ ligure, per il RISARCIMENTO dei danni subiti dagli agricoltori (16 milioni di euro) che la regione Liguria, unica in Italia, ha saputo perdere. Nessuna smentita per i sopralluoghi ufficiali disposti dal Ministero e dalla Prefettura nelle Caserma Piave e a Campochiesa per la realizzazione di un CIE. Insomma un silenzio che è solo una VERGOGNA!!! ALBENGA è stata bloccata per ore, con traffico in tilt e turisti ingabbiati. Una cosa mai accaduta prima di ieri. Sono venuti in tanti ad Albenga, Renzi, Scajola, Lupi, Boschi, Presidenti del Consiglio e Ministri, anche dell’Interno, Parlamentari europei, ma una tale messa in scena non è ai avvenuta. Tralascio il costo di questa “parata”, ma pretendo di sapere dove sono finiti i 49 milioni truffati agli italiani che la LEGA di Salvini – condannata – si è detta – forse – disponibile a restituire in 80 anni.
Prima gli ITALIANI? Allora SALVINI risponda e metta mano al portafoglio!
Per fortuna ad Albenga ci sono CANDIDATI che amano la città come TOMATIS e le tante donne e i tanti uomini che con lui si sono messi in gioco per costruire il nostro futuro.
CALLERI, che senza idee RIDE contento, … CHIAMA SALVINI?
Se queste sono le risposte “…NON CI RESTA …. CHE PIANGERE…”
E GIANNI BERARDI nel post rivolto all’on Franco Vazio: “Ok tante belle parole ma hai dimenticato cosa ha fatto il Pd per Albenga e per l’Italia. Beh girati un po indietro a guardare la distruzione di questa bella Italia che avete fatto e mettiti una mano sulla coscienza prima di giudicare !!! I fatti parlano da soli e non a favore di voi del Pd”.
E nell’Anno del Signore 2022, mese di febbraio, scrive un post la giornalista Mary Caridi: “Pensierino indipendente: Diego Distilo secondo l’accusa (corruzione elettorale… ndr) “avrebbe dispensato promesse elettorali di diversa natura a potenziali elettori in cambio del voto”. Di cosa stiamo parlando? Da che mondo è mondo i politici hanno SEMPRE fatto promesse o raccomandazioni. Nel periodo elettorale a fare vasche sul viale di Albenga con “Santini &promesse” . E poi gli elettori: chi ti chiede il posto per un parente, chi un aiuto per la casa etc etc. Quanti “beneficiati “ dalla politica occupano un posto pubblico ? Nel passato, si dice, fosse una pratica diffusa. Vedo molta ipocrisia in giro. Nessuno si senta assolto!!!”
MUSEO DIOCESANO DI ALBENGA PUNTA SULLE BIKE EXPERIENCE PER PROMUOVERE LA FILOSOFIA DEL MUSEO DIFFUSO
BIKE LOVER SELENE CRIPPA, DOPO AVER TRACCIATO CICLO-TOUR SULLE ORME DI THOR HEYERDAL, PRESENTA AL MUSEO DIOCESANO DI ALBENGA UN PERCORSO-RICERCA TRA LE BORGATE DI GARLENDA ALLA SCOPERTA DI EDICOLE E CAPPELLE VOTIVE.
COMUNICATO STAMPA – Il mystic-tour, proposto dall’esperta in bike experience, parte dalla chiesa di S. Maria Immacolata dei Frati Cappuccini di Alassio e dallo straordinario campo catalogo di piante e fiori che circondano l’edificio. Il percorso, pensato per e-bike, inizia dalla “Città del Muretto” e si snoda tra le sue frazioni sino al Santuario della Madonna della Guardia, per poi, attraverso la strada di Caso, andare alla scoperta delle Cappelle votive nelle borgate di Garlenda.
“Il tour – come sottolinea la biker lover – condurrà gli amanti dei ciclo-tour esperienziali alle radici delle testimonianze di fede di questa parte di Liguria: dalla spiaggia ai 586 metri sul livello del mare del luogo scelto dai Benedettini per edificare,nel XII/XIII secolo, una piccola chiesa dedicata alla Stella del Mare, fino a lasciare i panorami azzurri per quelli verdi della Val Lerrone. Di lì in poi il percorso diventerà un viaggio-ricerca sulle tracce delle testimonianze di fede lasciate a presidiare, tra ulivi e macchia mediterranea, un territorio secolarizzato”.
La bike experience si ispira alla pedagogia del patrimonio culturale e sfrutta lo straordinario recupero delle edicole e delle cappellette, messo in atto dall’arciprete don Mauro Marchiano e dai parrocchiani, per raccontare i territori al di là del mare, attraverso uno spiritual tour.
Come evidenziano il vicesindaco Alessandro Navone e il parroco don Mauro Marchiano:”Scoprire queste rilevanze spirituali consentirà di riappropriarsi del significato autentico di patrimonio culturale minore e di come questo vada protetto e valorizzato, anche attraverso la condivisione sulle piattaforme social, diventando così testimonial del concetto di “depositari” dei beni storico-artistici della dell’Italia minore”.