Notizie e fotonotizie. La giustizia civile in provincia di Savona conferma il Tribunale tra i primi 6 in Italia con minori tempi d’attesa. Altro tema. Scrive Lorenza Giudice (Confcommercio) a proposito del futuro dell’ospedale di Albenga. Leggi inoltre: Ultimi incontri per ‘Cari albisolesi’. Albissola: mostra di Gianluca Cutrupi e Paolo Pastorino. Savona per ‘Vetrine d’Artiste espone Biagio Giordano. A GULLIarte, in Corso Italia: Charta|IV^ edizione collettiva. Pietra L.: programma di incontri ‘Conoscere l’Alzheimer 2022’.
Il Sole 24 Ore di lunedì 21 febbraio 2022 nell’affrontare un tema d’attualità ‘Giustizia e Pnrr’ ha titolato: ‘Tribunali, liti civili a più velocità: si passa dai 100 al 1800 giorni”. Il tribunale civile di Savona (presidente Lorena Canaparo e Alberto Princiotta, presidente di sezione) si colloca a 6° posto in Italia per tempi d’attesa di definizione di una causa: 131 giorni. Superato solo da Ferrara (109), Gorizia (117), Aosta (122), Rovereto (124), Bolzano (128), a fondo classifica con il 140° posto Vallo della Lucania (1.781). Forbice ampia anche nelle Corti d’Appello dove si passa dai 180 giorni d’attesa a Trento a 1.086 di Reggio Calabria. La Liguria, tuttavia, nel suo complesso registra molte criticità, compresi i vuoti in organico e posti vacanti.
E’ risaputo che la nostra giustizia non brilla per celerità: i tempi di una causa civile, in Italia, sono i più lunghi d’Europa. L’inefficienza del nostro sistema giudiziario, purtroppo, ha riflessi negativi sulla crescita economica, perché peggiora il clima imprenditoriale, scoraggia gli investimenti (anche esteri), disincentiva l’innovazione, deprime il gettito fiscale, aumenta i costi del credito e riduce i tassi di occupazione.
A Imperia Il Secolo XIX di martedì 22 febbraio 2022 ha pubblicato che “i conti non tornano in Tribunale in quanto a rinforzi. Dovevano arrivare 27 nuovi funzionari vincitori del concorso per addetti all’ufficio del processo, in realtà ne sono stati assegnati 9. I funzionari sono ingaggiati con contratto di tre anni. Sono stati assunti per cercare di risolvere i gravi problemi della Giustizia italiana, a cui si aggrega quella imperiese per mole di arretrato, lungaggine dei processi e delle cause. Al Tribunale imperiese i funzionari di ruolo sono 21, ma ne mancano 10 dalla pianta organica. In termini percentuali il 48%”. Fa notare Arturo D’Alterio, voce sindacale di Unsa-Confsal: «C’è un intoppo in più: il periodo di addestramento. Le forze che scenderanno in campo saranno insufficienti. A Imperia si assiste mese per mese a graduali sottrazioni di impiegati e cancellieri per via dei pensionamenti».In Procura, tra amministrativi e cancellieri, le lacune raggiungono il 30%. «Siano scettici sul fatto che l’introduzione degli addetti all’Ufficio del processo possa rappresentare una svolta epocale – riflette D’Alterio – I numeri non mentono. Auspichiamo invece che venga bandito un concorso ordinario per funzionari di ruolo con contratti a tempo indeterminato».
Anche a Savona hanno preso servizio presso il Tribunalegli Addetti all’Ufficio per il Processo, nuova figura professionale istituita nell’ambito del PNRR per la Giustizia.
Il Presidente del Tribunale dott.ssa Lorena Canaparo: “Gli obiettivi per la giustizia previsti dal PNRR sono ambiziosi. Ciascuno di noi deve nel proprio ruolo assolutamente sforzarsi di dare il proprio costruttivo contributo al fine di consentire all’Italia di raggiungere la performance richiesta. Come Tribunale di Savona per smaltire l’ingente arretrato che negli anni passati ci affliggeva abbiamo puntato molto a livello organizzativo sulla struttura dello staff del Magistrato (comprendente i Giudici onorari, il personale amministrativo e i tirocinanti) e i risultati raggiunti in questi anni hanno confermato che sia stata una strategia vincente. Ora l’arrivo degli addetti UPP, figura del tutto nuova nel panorama italiano, rafforza l’organizzazione che in nuce ci eravamo dati. C’ è molto entusiasmo, tutti gli addetti UPP (Ufficio per il processo) che hanno la qualifica di Funzionari sono molto motivati”.
La dirigente amministrativo del Tribunale dott.ssa Silvia Biagini: “Appare del tutto evidente che il subentro delle nuove risorse non risolva i gravi problemi di organico del personale amministrativo del Tribunale di Savona , carenze che possono rallentare il servizio giustizia e causare seri disservizi; ci auspichiamo che dai recenti concorsi ministeriali possano essere immesse a breve nuove unità di personale, anzi sollecitiamo interventi risolutivi in tal senso perchè una scopertura che si avvicina al 37% è veramente preoccupante. Nel contempo dobbiamo cogliere pienamente l’opportunità che deriva dal Progetto dell’Ufficio del Processo, anzi è proprio nei momenti di crisi che non ci possiamo permettere di sprecare alcuna utilità. Vorrei aggiungere infine che bisogna sostenere pienamente i giovani nelle loro aspirazioni e nel coltivare i loro sogni nel cassetto. Perchè credere ed investire nei giovani vuol dire investire nel futuro“.
I neo assunti, tutti laureati in legge, provengono da differenti percorsi formativi che vanno dall’esperienza professionale nell’ambito forense, alle Scuole di specializzazione per le Professioni legali, sino ai tirocini negli uffici giudiziari, che danno titolo alla partecipazione ai concorsi per l’accesso alla Magistratura.
SCRIVE LORENZA GIUDICE IN MERITO ALL’OSPEDALE DI ALBENGA- Ampliare per progettare e non progettare per ampliare. NO CONFLITTO CON I PROGETTI ESISTENTI SUL TERRITORIO, SI DIVENTARE PARTNER IMPRESCINDIBILI COME PS o PROPOSTE NON SOLO PROTESTE. Nel 2008 si inaugurava l’ospedale di “Albenga” ed era il 2015 quando la Confcommercio marciava insieme a imprese, cittadini, militi, organizzazioni, volontari da Piazza Petrarca verso l’Ospedale con
manifesti come quello in calce, ora siamo nel 2022.
I Pronto Soccorso/Dipartimenti di Emergenza Urgenza hanno assunto negli ultimi 30 anni un’importanza cruciale nel Sistema sanitario nazionale, occorre una visione culturale omogenea, una stretta collaborazione tra programmazione, concezione, realizzazione e conduzione.
Occorre progettare una struttura innovativa che possa essere realizzata anche attraverso gli strumenti contenuti nel PNRR, un ampliamento del Santa Maria di Misericordia potrebbe rispondere alle più alte specifiche esigenze dell’ospedale di Pietra Ligure risolvendo così le inefficienze di entrambi, senza andare in conflitto; i due rappresentano lo snodo tra il sistema dei Servizi Territoriali e quello dei Servizi Ospedalieri.
Si potrebbe creare un ampliamento dell’edificio seguendo alcuni concetti fondamentali. PROGETTAZIONE, per il lungo termine. FLESSIBILITÁ, degli spazi in uso nel tempo. SCALABILITÁ, modalità con la quale si dà risposta all’Ospedale, in caso di maxi emergenza. Le aree ad Alta Complessità̀ Tecnologica e i PS sono le aree che registrano una crescita maggiore.
La progettazione di singoli BOX attrezzati per la prima valutazione e quella di osservazione, permetterebbe, come nel modello anglosassone, un NON trasferimento del paziente, fatta eccezione per le valutazioni diagnostiche con grandi macchinari, lo spostamento sarebbe delle attrezzature non del paziente.
Le principali criticità di tutti i PS in Italia, sono: il rapporto tra i PS e il Sistema Ospedaliero nel quale sono
inseriti, le attività assistenziali sul territorio, i flussi, il contrasto tra le esigenze di assistenza emergenziale
alla persona, che sia paziente o professionista sanitario. La prima missione dei PS dovrebbe essere di dare risposte al non PROGRAMMABILE, o meglio quelle definibili “VERE URGENZE” peraltro in un RAGIONEVOLE LASSO DI TEMPO. DIVIETO FURTO di PROPRIETA’ PUBBLICA 11 dicembre 2015 ore 18.00. PIAZZA PETRARCA – CROCE BIANCA ALBENGA PARTECIPIAMO TUTTI.
Affinché questo avvenga, si dovrebbe progettare l’ampliamento di un’area che non corrisponda al mero aumento di metri, bensì all’efficacia, l’innovazione tecnologica, il progresso. Trovare soluzioni di spazio che rispondano ad esigenze più attuali e anche sconosciute ma ADATTABILI.
Per queste valutazioni Confcommercio si è ispirata ai più evoluti PS nord americani, il modello anglosassone e studi svolti da un pool italiano toscano, tre sarebbero gli APPROCCI per un dimensionamento di PS / DE.
IL MODELLO PREDITTIVO: simulazione della tipologia e del numero di accessi complessivi, (il nostro territorio genera picchi diversi in base alla stagione turistica), revisione del modello organizzativo, perfezionamento del software.
DESIGN FOR MAXIMUM: soluzioni progettuali modulari che prevedano il massimo volume di ingresso
per fornire supporto, in caso di picchi, allo stesso Ospedale.
ALL RISK RAEDY: soluzioni progettuali che permettano lo stesso dinamismo in caso di disastro. I modelli di layout potrebbero essere:
RADIALE, postazione infermieristica al centro, con 15 letti collocati attorno per garantire visibilità diretta.
LINEARE, corridoio centrale, affiancato da box a destra e a sinistra e doppio corridoio esterno ai box per
i familiari e i visitatori; la linearità del sistema consente di collocare più postazioni infermieristiche.
CLUSTER, è costituito da un certo numero di nuclei, esattamente uguali l’un l’altro, formati generalmente da 8–10 box con postazione infermieristica centrale e supporti dedicati.
Questi modelli sperimentali permettono una funzionale allocazione di risorse infermieristiche/pazienti/familiari/caregiver, zone prive di letti ma con poltrone, garantiscono un approccio funzionale ed empatico NOSTRESS and GOOD HEALTH. Trattamenti più veloci, consentono ai medici di dedicarsi prima, alle situazioni più gravi. L’ispirazione al modello nord americano è data dall’evidente necessità che la maggior parte di pazienti necessitano di cure immediate, competenti, AVANZATE. Cogliamo l’opportunità del PNRR, apriamo un dibattito produttivo con proposte e non solo con proteste. Si può.
Albenga 22–02–2022. Lorenza Giudice. Confcommercio Albenga
ULTIMI INCONTRI PER “CARI ALBISOLESI…”- Il progetto, dedicato ai cittadini delle Albisole per coinvolgerli attivamente nei musei, si avvia alla sua conclusione con quattro visite gratuite nei luoghi della cultura albisolese.
Ideato dall’Associazione Amici di Casa Jorn, insieme all’Associazione Cultura e Solidarietà e all’Associazione La Fornace, “Cari albisolesi…” è un progetto interamente dedicato ai residenti delle Albisole, realizzato grazie al contributo della Fondazione Agostino De Mari e del Comune di Albissola Marina, con lo scopo di avvicinare nuovo pubblico locale ai luoghi della cultura cittadini.
Dopo gli appuntamenti estivi, il progetto si avvia alla chiusura e invita i cittadini a 4 appuntamenti gratuiti per conoscere i nuovi testimonial albisolesi dei musei, le collezioni civiche e le attività che i musei organizzano nel corso dell’anno. Di seguito le date delle visite gratuite:
Sabato 26 febbraio | Centro Esposizioni MuDA e Fornace | h. 17-18 | a cura di Anna Pisani e Associazione Angelo Ruga
Domenica 27 febbraio | Casa Museo Jorn | h. 15-16
Sabato 12 marzo | Casa Museo Jorn | h. 15-16
Domenica 13 marzo | Centro Esposizioni MuDA e Fornace | h. 16-17 | a cura di Anna Pisani e Associazione Angelo Ruga. Modalità di partecipazione- Gli appuntamenti sono gratuiti e destinati in primo luogo ai residenti delle Albisole. Per partecipare è necessario prenotarsi con una mail ad amicidicasajorn@gmail.com o inviando un messaggio Whatsapp al numero 333 170 0316 fino ad esaurimento posti.
A SAVONA ALLA GALLERIA GULLIarte in Corso Italia 201r apertura di una nuova esposizione: CHARTA | IV^ edizione collettiva, al 26 febbraio al 27 marzo 2022.
VALERIA BRUNO – MAURA CANEPA – LIA FRANZIA – RENZA SCIUTTO- CARLO SIPSZ – UMBERTO STAGNARO, a cura di GULLI ANTONELLA.
La carta, sia intesa come supporto sia esaltata come protagonista, riesce a subordinare tecniche e forme, gesti improvvisati o pianificati, dandoci sempre nuove inaspettate letture. Per questo il pennello, la matita, la forbice, il pastello esprimono diversi linguaggi a seconda della carta che li accoglie, e che l’artista dispone con l’abilità dell’esperienza e la leggerezza del suggerimento ispirativo.
Non esiste carta di prima o seconda categoria per chi crea; una carta stropicciata casualmente ha le stesse potenzialità di un foglio antico sfuggito a un codice miniato, di un cartone da imballo piegato dal peso. La carta strappata o tagliata del collage, la carta martellata imbevuta di acquerello, la carta liscia solcata dal pennino, la carta da spolvero per tracciare i contorni degli affreschi, la carta rosaspina calcata dalla lastra incisa, la carta leggera piegata dalla geometria dell’origami: ecco solo un parziale elenco dei possibili aspetti della carta nell’arte.
E l’artista non si ferma nella sua ricerca, per cui propone carta pergamena, carta da pane, cartastraccia, carta di riso, da imballo, da zucchero, cartapesta, cartapaglia… e senza limiti di definizione ecco che possiamo vedere una scultura in cartapesta di Niki de Saint Phalle, un complicato prisma in cartoncino di Escher, un bozzetto per un arazzo di Depero, o un collage di Kurt Schwitters.
Ricordiamo anche i libri d’artista sparsi nel percorso della storia dell’arte, dagli incunaboli del XV secolo, alle opere/gioco di Bruno Munari, fino a quelli che siamo ormai abituati a sfogliare sempre più spesso nelle gallerie. Siano pezzi unici o edizioni limitate, ci invitano a sfogliarne le pagine, ed ecco un altro dono che la carta ci fa: appagare il tatto, non solo la vista e la mente. E siamo tutti d’accordo che l’odore inimitabile che si percepisce nelle biblioteche ci lascia sensazioni che non si dimenticano.
SAVONA – Vetrine d’artista – sede Banca Carige, ex Carisa, corso Italia
espone Biagio GIORDANO dal 4 marzo 2022- 4 aprile 2022
L’Associazione “Aiolfi” di Savona ha una sezione riservata ai “fotografi” e Biagio GIORDANO ne fa parte e collabora attivamente, anche, alla realizzazione di diverse iniziative culturali organizzate dall’Associazione stessa. Persona molto riservata ma, particolarmente, attenta al Bello, oltre a scrivere, usa la macchina fotografica quasi come un prolungamento del suo “sentire” ciò che lo circonda, in modo alquanto personale, con discrezione, eleganza. Su “Trucioli Savonesi” offre una riflessione per immagini, sempre studiate con una ricerca intensa e, se vogliamo, intima, sulla Liguria, su Savona. La Città dove vive, Savona appunto, appare messa a fuoco con la voglia di emozionare (così le casse processionali, gli scorci sul mare, il Priamàr intenso e scrigno di segreti nelle sue immagini notturne, ecc.).
Giordano pare sentire e cogliere la sfida di creare attraverso la macchina fotografica quella sorta di combinazione speciale tra verità e bellezza che si può chiamare “arte”. Pare compiere, ogni volta, una ricerca particolarmente spirituale nell’intenso studio di ogni forma della realtà che lo circonda. Ogni sua ripresa è pensata, ponderata, indagata, esaminata nello scenario in cui è calata (si vedano i monumenti che Giordano ha ripreso come, per esempio il magnifico bronzo equestre di Leonardo Bistolfi dedicato a Giuseppe Garibaldi a cavallo, collocato nei Giardini del prolungamento a mare a Savona, un vero capolavoro scultoreo pochissimo valorizzato, purtroppo). Le sue fotografie mettono in luce ciò che ha scritto Helmut Newton: “ Il desiderio di scoprire, la voglia di emozionare, il gusto di catturare: tre concetti che riassumono l’arte della fotografia” (Silvia Bottaro)