La ‘panchina dell’amore’ sul lungomare di Borghetto S.Spirito, quasi a ridosso dello storico Castello Borelli e della frequentatissima passerella pedonale- panoramica che collega con la passeggiata a mare di Ceriale. Un’inaugurazione, un’idea che sta riscuotendo un lusinghiero successo promozionale. Non sarà il toccasana di un grandioso rilancio, ma piccoli passi verso gli obiettivi. Si aggiunga il progetto del nuovo pontile di 80 m. con l’ok della Regione.
Per il sindaco Giancarlo Canepa, intervistato dal Secolo XIX, il pontile ‘sarà un volano per il turismo’. Per l’ex candidato sindaco e capogruppo di minoranza dr. Giancarlo Maritano, a Ivg.it, invece, è una “boutade elettorale, con seri dubbi sulla fattibilità del progetto ed è meglio puntare a cose concrete per la nostra comunità“.
Torniamo al pontile sul molo Marinai d’Italia. Alle sferzanti critiche del decano amministratore comunale (prima a Loano poi Borghetto). Maritano, tra l’altro, ha annunciato di voler fare da ‘allenatore‘ alle elezioni comunali di maggio, ovvero non si candita più a sindaco: “Il pontile di Ceriale ha avuto un costo tre volte superiore all’impegno economico preventivato. Inoltre il molo si trova alla foce del Varatella, che per le sue caratteristiche torrentizie può determinare difficoltà di autorizzazione ambientale e creare non pochi problemi in sede progettuale e affermare che il progetto possa essere finanziato con i fondi del PNRR è una cosa fantasiosa (ma si sa che la realtà supera sempre la fantasia…)”. Ancora Maritano :”Il pontile dovrebbe rivitalizzare – nelle intenzioni dell’amministrazione – le attività commerciali del paese ed il nostro centro storico che ormai assomiglia più ad un deserto dei Tartari anziché’ ad un vivace borgo ligure. La nostra sensibilità è diversa: pensiamo alla sostituzione della illuminazione ormai obsoleta di corso Europa (tratto di levante della via Aurelia) e alla manutenzione degli alberi che la costeggiano per garantire sicurezza a chi vi abita e a chi vi transita”.
Se la ‘panchina dell’amore‘ ed il ‘progetto pontile‘ tengono banco sulle pagine di cronaca, hanno pure scosso, in positivo, l’attivissimo e popolare mondo dei social. C’è chi traccia un bilancio del sindaco Canepa, neofita sulla scena pubblica (Lega) e al suo primo esordio nella pubblica amministrazione. Un artigiano del fare imprestato alla politica. Leggiamo dal web un giudizio, non di comune appartenenza politica, quello del geom. Massimiliano Zunino, già in forza al corpo di Polizia urbana di Loano (anche nel settore edilizia), ora nel corpo della Polizia locale di Borghetto.
La testimonianza di Zunino che è stato candidato sindaco alle comunali 2021 di Balestrino : “In quasi 30 anni di lavoro per enti pubblici raramente ho visto un sindaco coerente, onesto e presente come Giancarlo Canepa. Anzi, mai ho visto qualcuno prendersi a cuore così il mandato dei suoi cittadini. Borghetto S. Spirito non deve neppure porsi il dubbio, Canepa deve poter portare a termine l’opera di risanamento e crescita del paese. Ì candidati di partito, messi a capo di una lista per volere altrui, o per ripicca politica, mai avranno la voglia, la forza e la volontà per far bene”.
E Giancarlo Canepa, a commento di chi prevede la discesa in campo di due o tre liste, scrive via social: “È una vera fortuna che ci siano così tante persone disposte a mettersi in gioco per il bene del paese in maniera assolutamente disinteressata…”.
Intanto può fregarsi le mani nel vedere le foto di gruppo finite sui web della folta delegazione di pubblici amministratori della destra fotografati sotto lo stesso cuore. Il riferimento alle ultime divisioni nel centro destra in Regione. Si è letto di fulmini e saette indirizzati al presidente Toti, sia per la sua ‘posizione politica’ sul piano nazionale (un possibile accordo con i renziani ed il centro), sia quale assessore part time alla sempre burrascosa Sanità ligure. Ebbene eccoli insieme sorridenti Vaccarezza, Demichelis, Cavallo, Ripamonti, Brunetto e Mai. Una prova di ‘armistizio’ sulla ‘panchina dell’amore’. E a prendersi le lodi dell’opera in Piazza Pelagos l’assessore all’Arredo Urbano, Alessio D’Ascenzo, che ha puntato a valorizzare anche un ruolo di interesse paesaggistico, con un’attrattiva (vedi le prime foto di gruppi) perlomeno originale ed artistica sulla costa ligure, seguendo l’esempio precursore del montano Roccavignale. E inaugurazione alla antivigilia della festa degli innamorati.
Nessun ‘armistizio’ invece per il dr. Maritano che è subito tornato all’attacco. L’indipendente Ivg.it di martedì pubblica un’altra frecciata all’indirizzo della giunta Canepa a proposito dell’annunciata (dal
sindaco) bonifica dell’ex fabbrica Roveraro chiusa da oltre 4 decenni. “Nei giorni scorsi il sindaco di Borghetto ha divulgato ed enfatizzato la decisione di bonificare i locali dello storico stabilimento. Diciamo subito per chiarezza che la decisione è stata presa in maniera volontaria dalla proprietà, non essendoci gli estremi per un intervento diretto dell’amministrazione tramite una ordinanza, che infatti non c’è….Purtroppo non è stato detto quello che intendono fare sul sito dell’ex oleificio: cinque anni fa – in campagna elettorale – il sindaco promise una grande piazza; nel 2018 nel PUC (Piano Urbanistico Comunale) si propose una urbanizzazione ritenuta esagerata e la Regione Liguria rispose con una osservazione che richiedeva un Piano Particolareggiato al fine di valutare il rispetto degli standard urbanistici. La risposta dell’amministrazione fu un ricorso al Tar (costato per il momento ai cittadini 15.000 euro) che di fatto ha “congelato” l’iter del medesimo Piano Urbanistico Comunale. In ultimo la proposta ufficiosa dei proprietari per la costruzione di una Torre elevata su cui – pare – l’amministrazione si sia divisa” sottolinea Maritano. “E’ un periodo che manca la fiducia nella politica da parte dei cittadini: la presenza di vuote promesse elettorali e la mancanza di proposte pragmatiche e realizzabili ne è la convincente dimostrazione”.
Come dire cari cittadini avete sbagliato a non eleggermi sindaco, non farei parti di lobby e mi prodigherei solo per il bene della mia comunità come ho sempre fatto. Stando così le cose chi più del medico pensionato e facoltoso borghettino potrà raccogliere i frutti della sua missione. E a un ‘missionario’ non si potrebbe negare neppure la benedizione celeste.
Il sindaco dalle colonne del Secolo XIX dice: «L’idea di ricorrere alla legge sulla rigenerazione urbana non è certo della minoranza, bensì della proprietà, che nelle prossime settimane presenterà un piano e noi lo valuteremo serenamente nell’interesse della città. Certamente si tratterà di un piano che comprenderà il recupero di alcuni volumi, ma anche la cessione di aree da destinare ad un vero e proprio parco urbano. Quell’area che un tempo ospitava una realtà economica importante per la città e che da 40 anni è in abbandono, tornerà ad essere un’occasione di crescita e di sviluppo sostenibile per Borghetto. Tutto il resto è polemica sterile e inutile».