Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Balestrino, cordoglio per l’ex sindaco Panizza morto dopo una caduta. E artefice del popolare ristorante La Greppia. Un fratello vescovo missionario


E’ stato sindaco di Balestrino dal 30 maggio 2006 al 16 maggio 2011, eletto con una lista civica. Italo Panizza ha chiuso gli occhi a 80 anni dopo un’accidentale caduta in casa. Era un personaggio soprattutto per la sua attività di ristoratore, conosciuto da italiani e stranieri, turisti. La triste notizia  della morte è giunta anche al fratello vescovo, mons. Lino, missionario a Carabayllo (Perù).

La Greppia, 70 coperti, per anni autentico ‘santuario’ della cucina casalinga e popolare, all’epoca persino innovativa. Il locale più frequentato dell’entroterra, a pochi km dalla popolosa Riviera. Punto di riferimento gettonatissimo per un super menù turistico che negli anni ’90 e 2000 si poteva consumare a 12 €.tutto compreso.

La popolarità, la nomea, del ristorante La Greppia, come si può leggere in decine di recensioni, aveva varcato i confini della provincia e della Liguria, fino a pubblicazioni in centro e Nord Europa. Come dire che dopo le ‘Apparizioni della Madonna’ di Balestrino a Caterina Richero (anni ’60 e ’70 in particolare), quel locale rappresentava un volano turistico; dove occorreva prenotare in tempo per trovare posto. Meta pure di pranzi per matrimoni, ricorrenze famigliari, cresime e comunioni. Le guide gastronomiche di quel periodo indicavano oltre alla Greppia,  il ‘Cà di Berna‘, Cecchin albergo ristorante’, Pastorino albergo risorante.

Ai tavoli della ‘Greppia‘ si potevano consumare fino a 25 portate, dagli antipasti ai dolci, vino compreso, spendendo  non oltre venti euro. Chiusura il lunedì e nel mese di novembre. Come risultava da una guida turistica degli anni Duemila è tuttora intestato al figlio Fabrizio Panizza.
Il papà, oltre al mestiere e all’esperienza acquisita con il ristorante, ha avuto, già giovanissimo, una passione per la politica intesa come servizio, oltre che promotore ed animatore di società calcistiche dilettanti locali.

Italo non era  un cacciatore di poltrone. I suoi ideali erano quelli del socialismo e della giustizia sociale. Fu tra i ‘compagni socialisti’ ad ospitare pure il presidente Sandro Pertini nelle campagne elettorali per il Parlamento. Ha combattuto con tenacia le sue battaglie per una Balestrino che potesse svilupparsi, crescere e valorizzare le sue ricchezze ambientali. Ricavandone più delusioni che soddisfazioni ripeteva all’amico cronista. Lungo quel cammino ha incontrato infatti rivalità e rivali che lo hanno spinto fino alla plateale protesta di tappezzare il paese di manifesti funebri (leggi oltre l’articolo di trucioli).

Il quotidiano on line più diffuso in provincia di Savona (IVG.it) ha dato la notizia della morte. “Balestrino. Si è spento ieri, al Santa Corona di Pietra Ligure, Italo Panizza, titolare del ristorante “La Greppia” e sindaco della cittadina. … Panizza era stato consigliere comunale della località della Val Varatella per decenni e presidente delle squadre di calcio di Balestrino, Borghetto e Toirano. Martedì scorso era stato vittima di una caduta in casa. Trasferito all’ospedale da un’ambulanza della Croce di Malta di Boissano, aveva riportato un grave trauma cranico: è deceduto ieri pomeriggio. Lascia il figlio Fabrizio, la nuora Patrizia, la nipotina Giulia, il fratello Lino (vescovo e missionario in sud America), la cognata Chiara, il consuocero Antonio ed i parenti. Il funerale si terrà venerdì 11 febbraio alle 15 nella parrocchia di Sant’Andrea a Balestrino dove giovedì, 10 febbraio, alle 19, sarà recitato il rosario.” Fini qui l’articolo di IVG.

Italo, ricorda un buon conoscente del paese, “aveva un cuore grandissimo e ha salvato dei balestrinesi che avrebbero meritato di affondare”. Politicamente, altra voce locale, non disdegnava due tessere in tasca. Dagli anni settanta in poi eletto sempre in consiglio (opposizione) con l’unica parentesi, ripetiamo, da primo cittadino. Fino alla decadenza da consigliere per incompatibilità (aveva un contenzioso con il Comune per una questione di parcheggi pertinenziali) e la considerava una sorte di vendetta degli avversari. A trucioli.it aveva  spiegato la sua verità e le sue ragioni. Da allora ha abbandonato qualsiasi attività politico/amministrativa con una clamorosa ed insolita protesta pubblica. Come dire non mi nascondo e dico a viso aperto ciò che penso.

QUELLA CHE FU UNA CLAMOROSA PROTESTA

PUBBLICATA SOLO DA TRUCIOLI COL TITOLO:

Balestrino si dimette Panizza, ex sindaco, fratello del vescovo. ‘Obbligato dal drappello di fuoco’. La notizia su un manifesto funebre.

Era la vigilia di Natale del 2015.

Trucioli.it – Italo Panizza, 74 anni, ex sindaco, da 30 consigliere comunale, si è dimesso. Ha anticipato una prevedibile mozione della maggioranza per un presunto conflitto di interessi causa un parcheggio privato, in parte privo di autorizzazione del Comune. L’annuncio affidato ad un clamoroso manifesto funebre: ” E’ mancato all’affetto dei suoi elettori, alle ore 22,30 del 16 dicembre….”. Data dell’ultima seduta consiliare. Balestrino ha eletto il suo parlamentino (10 consiglieri) nel 2011 e tornerà alle urne la primavere 2016.

Il singolare manifesto, dicevamo. “E’ mancato all’affetto dei suoi elettori….l’ex sindaco, l’ex consigliere comunale Panizza Italo. Obbligato a dare le dimissioni per non soggiacere all’umiliazione ed ingiusta fucilazione, da giudici improvvisati e rancorosi. Da personaggi che il Dio Bifronte, era un ingenuo dilettante. Il drappello di fuoco- Sindaco ed suoi. Consigliere scomodo. Alla maggioranza. Senza peli sulla lingua. Che ad ogni costo doveva essere ‘fatto fuori’. Panizza Italo nel corso del suo mandato – del suo servizio – ha dimostrato disponibilità – professionalità non comune nel rispondere alle esigenze dei cittadini. Si ringrazia della partecipazione morale. Vivere Balestrino (Firmato, il nome della lista con cui era candidato sindaco ed eletto tra i tre rappresentanti dell’opposizione ndr).

LE DIMISSIONI DI ITALO PANIZZA –  Come si è arrivati alla ‘bomba Panizza‘ ? Ecco la testimonianza diretta, via telefono, del protagonista – ‘vittima’: “Anni or sono avevo realizzato un parcheggio privato di 200 mq, ero convinto di essere in regola al 100 per cento. Invece la sorpresa. Ho scoperto che il mio geometra aveva presentato un progetto per 109 mq, dunque 90 metri risultano abusivi. In consiglio comunale, il 16 dicembre, si stava discutendo dei lavori in corso e delle pericolosità di via Al Piemonte, in località Poggio, una strada molto stretta, ci transita appena una piccola auto. Il collega di minoranza, consigliere Flavio Di Palo, ad un certo punto mi ha sussurrato ‘Va finire che il tuo parcheggio è abusivo’.  Il vice sindaco Saturno evidentemente ha orecchiato ed ha subito chiesto al segretario di mettere a verbale la frase. ”

(Leggi il testo completo……….)

ARTICOLO DEL SECOLO XIX DEL 10 FEBBRAIO 2022

 

 


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