L’altra mattina camminavo a passo svelto sulla passeggiata di ponente. Era presto, poco dopo le sei o giù di lì, e oltre a me non c’era nessuno in giro. Mancava all’appello il mio amico Antonio perché in vacanza e allora quando sei solo, sai com’è, mentre cammini pensi, fantastichi, vedi cose che altrimenti non noteresti. E a un certo punto cosa ti vedo in cielo? Un disco volante.
“Bello però” mi dico e non finisco nemmeno stè due parole che tracchete scende giù come una lippa, tira fuori dalla pancia quattro zampe metalliche lunghe e secche e si posa pianpianino nello spiazzo sotto al castello, quello pieno di scogli. Si apre una porta con uno sbuffo d’aria come negli ascensori moderni, scivola giù una passerella che viene a finire proprio vicino all’ultima panchina e dopo un attimo esce un uomo, più o meno alto come me, tutto imbacuccato che scende piano piano fino a toccare l’asfalto.
-“Ma non lo sanno che c’è divieto di accesso? Non vedono le transenne?” esclamo “Adesso gliene dico due…..Mi scusi Signor….”
– “Mi chiamo Ortsevlis INILOPMAP e vengo dal Pianeta Rosso. Molto lieto di conoscerla. ”
– “Da Marte?”
– “Si proprio da Marte, come lo chiamate voi”
– “Però. A vederla non si direbbe, siete proprio uguali a noi… ”
– “Beh, una differenza c’è”
– “E quale sarebbe?”
– “Abbiamo due occhi anche dietro la testa, guardi” e si volta per farmeli osservare “Sapesse quanto servono. Prima di tutto si evita di prendere delle coltellate alla schiena e poi serve per evitare anche altre cose altrettanto spiacevoli.”
-“Interessante. Ma mi scusi, lei cosa ci fa a Borghetto Santo Spirito?”
– “Un giretto. Avevo una settimana di ferie e così mi son detto andiamo un po’ in vacanza sulla Terra che è un bel pezzo’ che non ci andiamo, ho imbarcato la famiglia e via a Borghetto. Tra l’altro anch’io vivo in un paese che si chiama Borghetto Santo Spirito ed è sul mare, tale e quale il suo paese”
– “Ma c’è anche il mare su Marte? Dalle foto dei satelliti e delle sonde spaziali non si direbbe”
– “E’ che le macchine fotografiche che adoperate sono come voi terrestri: vedete solo quello che volete vedere”
– “Questa è proprio bella, non l’avevo mai sentita. E già che ci siamo, mi scusi la domanda, ma come mai ha il cappotto, la sciarpa, i guanti, la beretta e le scarpe pesanti come se fosse inverno, mentre qui è estate”
– “Perché da noi siamo in dicembre e fa molto freddo. Confronto a voi siamo avanti di sei mesi esatti, per via delle meccaniche celesti….”
– “Ho capito. Si metta pure in libertà che tra un po’ il sole scotta e già che ci siamo mi propongo come guida turistica e la invito a fare un giro nel mio paese. Prenda la famiglia e andiamo. A proposito ha dei bambini?”
– “Tre: due maschi e una femmina, dai sette ai quindici anni, ma li lascio dormire ancora un po’. Ieri sera non riuscivano a prendere sonno dall’eccitazione di andare in vacanza. Sa come sono i bambini…”
– “Io non ne ho, ma capisco. Bene allora possiamo andare”
E così, io e il marziano ci incamminiamo verso il paese mentre inizio a raccontargli un po’ di storia patria, la mia passione.
Arrivati in Piazza Libertà gli chiedo:
– “Gradirebbe un caffè?”
– “Molto volentieri” risponde e ci sediamo a un tavolino nel dehor del Bar Commercio “Anche noi
abbiamo il Bar Commercio in Piazza della Libertà” dice il marziano.
– “A si? E magari il proprietario si chiama Lino?” replico io.
– “Esatto”
Resto un attimo in silenzio e poi dico:
– “La faccenda è molto strana però. Tutte queste analogie tra il mio paese e il suo……”
– “Direi di no. Come saprà esistono i mondi paralleli, che praticamente sono uguali e identici tra loro, ma con qualche piccola differenza ”
– “Non lo sapevo proprio. Ogni giorno se ne impara una. Allora facciamo un piccolo test: io le propongo un esempio relativo ad un avvenimento di Borghetto-Terra e lei mi dice se accade o è accaduto anche nel suo Borghetto-Marte. D’accordo?”
– “D’accordo, cominci pure”
– “Allora….vediamo un po’…. cosa le potrei chiedere… magari un episodio avvenuto di recente….ecco, ho trovato: anche voi avete la parrocchia di San Matteo?”
– “Certamente”
– “E come parroco ora ce n’è uno nuovo, che da qualche anno ha preso il posto di Don Pietro?”
– “Certamente”
– “O cribbio, questa è proprio bella. E mi dica, anche da voi il parroco nuovo ha messo all’esterno della canonica un’immagine della Madonna del Divino Amore?”
– “No. Ha tentato di metterla, ma i borghettini-marziani, quelli che amano il Paese e sono fedeli alla sua Storia, insomma quelli che pensano non quelli sempre proni, hanno raccolto molte firme per mandarle al Vescovo. Di fronte a tale protesta il parroco ha desistito ed ha promesso che non l’avrebbe più messa. E così ha fatto”
– “Beati voi. Anche qui avevamo raccolto un mucchio di firme e allora il parroco aveva promesso che non l’avrebbe più messa e invece poi si è rimangiato la parola”
– “Una cosa così a Borghetto-Marte non sarebbe mai successa, siamo molto corretti noi. Vede le differenze di cui le parlavo prima?”
– “Certo che le vedo. E mi dica ancora: avete anche un sindaco?”
– “Ma è ovvio, altrimenti che paese sarebbe. Abbiamo il sindaco e dieci consiglieri. Sette di maggioranza e tre di minoranza”
– “Come da noi, uguale e identico. E…come si chiama il sindaco?”
– “Giovanni Gandolfo”
– “Porca baletta! Proprio come qui…”
– “Glielo ripeto viviamo in universi paralleli”
– “Ma così paralleli non me lo sarei mai immaginato. E….ai Lavori Pubblici chi c’è?”
– “L’assessore Emanuele Parrinello”
– “Nooooooooooooooooo!!!!! Ma allora siete sfigati come noi”
– “In che senso sfigati, mi scusi”
– “Nel senso che da noi è più di un anno che sono stati eletti e stentano molto a decollare, col risultato di una grave “stagnazione”, come dicono gli economisti”
– “In effetti anche a Borghetto-Marte era successa la stessa cosa, ma a furia di lamentele della popolazione quindici giorni fa si sono dimessi”
– “Bella questa. A Borghetto-Marte non scherzate mica. Ora le pongo un’ultima domanda: anche voi avete avuto come sindaci, negli anni scorsi, tali Ingegner Malpangotto e Ragioner Vacca?”
– “Certamente”
– “E….che fine hanno fatto?”
– “Li abbiamo mandati in esilio”
– “Caspita! Confronto a noi sembrate proprio un pianeta al contrario”
– “E no, caro signore, pianeta al contrario siete voi. Contrario in tante cose come abbiamo visto. E’ che non ve ne rendete conto. Ma adesso mi deve scusare, devo tornare al disco volante, i bambini si saranno svegliati e mia moglie non sa dove sono, anche perché ho dimenticato il cellulare a bordo. Mi ha fatto molto piacere conoscerla e la conversazione, le assicuro, è stata molto…come dire…illuminante?”
– “Anche per me le assicuro e il piacere è tutto mio. Aspetti che pago e poi la riaccompagno”
– “Grazie del caffè e, non per maleducazione… ma quanto lo pagate voi il caffè al banco?”
– “Un euro”
– “Porcu laddru, noi lo paghiamo due e cinquanta!!”