Antonio Danilo Gravagno è stato primo cittadino eletto di Cosio D’Arroscia (190 residenti) dal 15 aprile 2008 al 12 giugno 2018, centro destra, ora vice sindaco (sindaco Mario Parodi). Da comandante della Polizia Municipale di Pontedassio (2318 abitanti) è al centro di un clamoroso provvedimento amministrativo-disciplinare. Allontanato e sospeso in quanto (‘no vax’ ?) non ancora vaccinato. In servizio è rimasto solo un vigile che deve provvedere pure ad altri Comuni.
Cosio d’Arroscia che il 2 dicembre 2021 si era già trovato al centro di un inusuale e plateale scontro tra un dirigente medico del Santa Corona di Pietra Ligure, Alberto Profeti, ed il parroco del paese, don Enrico Giovannini, laurea in farmacia (vedi……..) Il medico era stato, tra l’altro, fidanzato con una giovane del paese.
Il caso finito in pasto alle polemiche sui social, con centinaia di commenti, prese spunto dal fatto che lo stimato e popolare sacerdote non fosse ancora vaccinato, dichiarando di voler attendere maggiori elementi di valutazione scientifica.
E in questi giorni tiene banco su tutti i mass media il dilagare della variante Omicron con il governo Draghi ha deciso l’obbligo vaccinale per gli over 50, Il Secolo XIX scrive di 90 mila liguri. Mentre in Austria ed in Germania l’obbligo scatterà dal 1° febbraio. Ed è già stato adottato in 11 paesi nel globo.
Il comandante della Polizia locale di Pontedassio ha reso noto di “non essersi è mai vaccinato in quanto sostiene di temere gli “effetti avversi” del vaccino Pfzer e Moderna avendo familiari stretti che sono morti a causa di problemi cardiaci”.
Titola Imperia News del 4 gennaio 2022: “Pontedassio, il sindaco Calzia allontana il comandante no vax dei vigili che si presenta al lavoro, ma lui non si arrende: Sono nel giusto e mi daranno ragione’. Danilo Gravagno al nostro giornale evidenzia che si rivolgerà alle “sedi opportune e poi non vorrei dovermi giustificare per aver abbandonato il posto di servizio”.
Si è presentato per due giorni al lavoro, stamattina in divisa, Danilo Gravagno, il comandante della polizia municipale di Pontedassio sospeso dal servizio dal giorno dell’entrata in vigore del super green pass obbligatorio per le forze dell’ordine. Gravagno pur sostenendo “di essere nel giusto avendo prenotato nei tempi previsti dalla legge la prima dose di vaccino novavax”, stamattina, però, dopo un confronto con il sindaco Ilvo Calzia che gli ha intimato di lasciare immediatamente i locali della sede comunale in quanto sospeso, ha abbandonato di propria iniziativa l’ufficio, nonostante il primo cittadino avesse messo in preallarme una pattuglia di carabinieri che non è intervenuta.
“Non sono il tipo da fare piazzate – dichiara al nostro giornale Gravagno – ma ho voluto che si mettessero a verbale le mie dichiarazioni. Ritengo di essere nel giusto e per far valere le mie ragioni intendo rivolgermi nelle sedi opportune. E poi non solo, quando mi daranno ragione, non vorrei dovermi giustificare per aver abbandonato il posto di lavoro”.
Secondo quanto ricostruito il comandante della polizia locale ieri la mattina, dopo aver timbrato ha chiesto di espletare solo le funzioni aggiuntive alla polizia locale, quali, per esempio l’economato o il Suap, mansioni che in comune a Pontedassio sostengono siano già state ridistribuite tra gli impiegati in attesa di un vigile sostitutivo.
Per quanto riguarda il comando della polizia municipale di Pontedassio è, infatti, sguarnito, resta un solo vigile in servizio che, però, opera per tutta la valle Impero. “Mi dispiace – aggiunge Gravagno – che questa situazione che non dipende né dalle amministrazioni, né dal sottoscritto rechi disagi all’utenza, ma c’è un procedimento che va rispettato, vedremo chi ha ragione”.
Danilo Gravagno non si è mai vaccinato in quanto sostiene di temere gli “effetti avversi” del vaccino Pfzer e Moderna avendo familiari stretti che sono morti a causa di problemi cardiaci. Diego David
COMMENTI FACEBOOK –
Claudio Gandolfo- Grande Comandante!!!! Bisognerebbe averne molti come lui!!! Bravissimo! Grandissimo Comandante ! Bisognerebbe averne tanti invece siamo pieni di pecoroni terrorizzati!!!!
Rita Gravagno – Grande Danilo..siamo alla follia una persona sana alla quale non è permesso di lavorare…=Dittatura!
Remo Merano (Mendatica) – Non ti vergogni, proprio il comandante dei vigili !
Giampiero Grasso (Mendatica carabinieri in pensione) a Remo Merano: La Costituzione italiana parla chiaro…altrimenti non esiste più..e allora siamo in guerra.
Merano a Grasso- Se sapessi quali sono i mezzi opportuni, sarei il più grande scienziato al mondo, io mi fido della scienza anche se ha dei limiti, ma dei risultati obbiettivi li da, certamente più dei “SANTONI SAPIENTONI” di turno. Ti assicuro che sono sveglio.
Franco Nano a Remo Merano- E quali sarebbero i mezzi opportuni ? Vaccinare gente che si contagia comunque o fare un tampone che certifica la negatività? ma vi svegliate?
Enrico Cannoletta (Sanremo e seconda casa a Mendatica) – Non voglio entrare nel merito della discussione perché ritengo giusto che ognuno decida secondo la propria coscienza. Sostengo solo che essere favorevole al Novavax e non al Moderna ha poca sostanza scientifica. Inoltre ritengo che la scelta di una carriera amministrativa relativa alla sicurezza richieda delle riflessioni preventive e non dei ripensamenti circa gli ordini, per motivi personali. Detto questo, solo per logica e legalità, mi astengo da ogni giudizio.
Celeste Pelassa – Mi sembra assurdo vedere dove siamo finiti….costituzione….già la costrizione ….che come una favola inizia dicendo:” L’Italia è una REPUBBLICA DEMOCRATICA,fondata sul lavoro…la democrazia DOVREBBE garantire la libera scelta..il libero pensiero..IO SONO VACCINATA PER LIBERA SCELTA E TROVO ASSURDO CHE CHIUNQUE POSSA ESSERE SOSPESO DAL LAVORO PER NON VOLER FARE CIÒ CHE NKN È OBBLIGATORIO PER L’80% DELLA POPOLAZIONE…io mi sentirei fortemente presa per il culo! Detto questo una persona , in questo caso, sana che si presenta con tampone negativo ( unico mezzo secondo me per poter tenere a bada la situazione) perciò perfettamente in grado di poter svolgere il suo lavoro, che viene rispedito a casa lo trovo assurdo quanto illegittimo….perché là MIA REPUBBLICA È FONDATA SUL LAVORO…ma si vede che si preferisce pagare dei redditi di cittadinanza a chi di lavorare non ne ha voglia e non si vaccina perché come uno impegno ha far la fossa sul divano! Ma andate a fan…. E a Cannoletta – Sarà… io sono circondata da positivi e tutti si sono accorti di avere il covid dopo antigienico rapido….confermato poi dal molecolare….ora mi Sa che sta storia dei tamponi antigienico non sicuro sia davvero una questione di soldi…quello rapido 10/15 euro…molecolare 80/100…. Sulle condizioni di sicurezza sono d’accordo….diciamo che il tendone che campeggiava ad Imperia difronte al pronto soccorso fino a giugno luglio va benissimo….
Cannoletta a Celeste Pelassa – Mi creda, non sono coinvolto economicamente con le farmacie. Non mi documento al TG o su Facebook, ma leggo su siti di ricerca universitaria qualificati essendo stato divulgatore scientifico. L’attendibilità degli antigenici dà in effetti il 25% di FALSI NEGATIVI. Normale quindi che quando si risulta POSITIVI all’antigenico lo si è anche al molecolare. Il problema sono quelli che risultano NEGATIVI e invece vanno a infettare. E sono 1 su 4 di coloro che fanno l’antigenico.
Giampiero Grasso – Mio nonno Giuseppe classe 1897 nato a Renzi Pietra “”pastore”” mi raccontava che dove ora vi è
il Santa Corona erano campi e loro andavano lì in transumanza nei mesi invernali con le pecore. Vi era una persona che si era fatta male e gli avevano amputato una gamba e non avendo plasma a disposizione fecero una trasfusione da un caprone ad essere umano e questa persona si salvò. Il medico chiese a mio nonno di vendergli il caprone perchè era stupito che tutto ciò fosse stato possibile a salvare una vita umana. Oggi moltissimi bravi dottori per aver fatto bene il suo lavoro vengono allontanati o radiati e la sanità non prende in considerazione il suo operato perché non fatto da case farmaceutiche. In questi periodi certi racconti tornano alla mente e fanno riflettere.
E A FRONTE DI ALTRI POST, Grasso –Per ora non vi è nessun obbligo prima bisogna leggere in Gazzetta Ufficiale. Ma io dico “”NO”” e ti assicuro che niente e nessuno si può permettere di bussare alla porta altrimenti è guerra aperta.
Giuliano Maglio (Montegrosso)- Premetto che sono vaccinato, ma per esperienza personale sul campo preferisco avere contatti con un non vaccinato con tampone negativo che con uno che ha il super greenpass.
Viene inoculato il virus indebolito chimicamente dopo averne isolato la molecola. Questo induce la reazione (e spesso la creazione) di anticorpi. Si generano anche cellule protettive. In questo modo l’organismo conosce letteralmente il virus e si attrezza per combatterlo. Solo quando il virus si trasmette tra soggetti vaccinati e quindi è debolissimo, esso perde virulenza e capacità di mutare. Non esiste una soglia di immunità di gregge. Quella dell’80 e del 90% di vaccinati è una previsione che non tiene conto della circolazione di sacche di virus ancora in piena potenzialità.
Marina Gravagno-
“Col vaccino torneremo alla normalità!”
Era falso.
“Basterà vaccinare il 70% degli italiani!”
PRIMI PAZIENTI IN RSA TRATTATI CON NUOVO FARMACO MOLNUPIRAVIR”
GENOVA. “La Liguria in prima linea nella lotta al Covid, su tutti i fronti. Tutta la sanità della nostra regione non solo è impegnata senza sosta nella più grande campagna vaccinale della storia, con punte di oltre 16mila vaccini in 24 ore, ma è all’avanguardia anche nella cura del Covid: dopo gli anticorpi monoclonali, strumento cui la Liguria è stata pioniera, oggi la clinica di Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova ha trattato i primi pazienti affetti da Covid, 21 anziani residenti in due Case di riposo genovesi, con il nuovo farmaco orale Molnupiravir. Un altro tassello nello straordinario sforzo che tutti gli operatori sanitari stanno facendo da quasi due anni a oggi, senza interruzione”.
“Questo farmaco è una importante arma in più, una vera cura domiciliare con una gestione molto semplice essendo una pastiglia – aggiunge il responsabile del Dipartimento Interaziendale regionale di Malattie Infettive e direttore della Clinica di Malattie Infettive dell’ospedale Policlinico San Martino – Si tratta di un farmaco antivirale che riduce la quantità di virus nell’organismo evitando la progressione verso forme gravi e quindi i ricoveri, ed è funzionale in particolare per persone fragili, anziane o con problemi di salute rilevanti per evitare l’ospedalizzazione”.