Può accadere, ai nostri giorni, che trucioli.it, con un cronista veterano e d’altri tempi, riporti via web storie giudiziarie dagli anni ’70 al 2000. Chi ha custodito un suo piccolo archivio stampa può sempre testimoniare quel giornalismo di inchiesta ed approfondimento che al Secolo XIX ebbe la sua genesi con il direttore Piero Ottone e diversi capi redazione proprio a Savona.
Un quotidiano spesso rimproverato di essere di ‘sinistra’ ma che in realtà non faceva sconti a nessuno o quasi. Pur con tutti i limiti umani e professionali di chi firmava gli articoli più scottanti e a rischio querele, come in qualche caso accadde, ma senza riportare condanne in sede penale o civile (con richieste risarcitorie)
Iniziamo con la mezza pagina del quotidiano ligure (allora una media di 140 mila copie di vendute in edicola con punte domenicali a 160 mila) che titolava: “Il giudice rifà i conti al Pci. Nel mirino un giro di assegni e i lavori delle Cooperative rosse. Interrogato per cinque ore l’ex responsabile dell’organizzazione Silvano Parodi, un nome ai più sconosciuto all’epoca indagato per il depuratore“. Così come il cointestatario di conti correnti, Vener Costa, un ‘anonimo’ piccola albergatore di Loano dove in consiglio comunale era capogruppo del Pci. Dalle carte sequestrate risultava un versamento di 60 milioni dal Pci savonese alla Spail, un’immobiliare proprietarie di 26 sedi ed uffici del partito. La Spail acquistava a gestiva le proprietà e non poteva avere utili, di conseguenza il Pci ripianava le spese di gestione degli immobili. Parodi amministratore della Spail dall’aprile ’84 al novembre 1991. Risultava inoltre titolare di un conto corrente poi estinto con giovanni Busso, ex sindaco di Varazze succeduto a Costa nella carica di amministratore della Spail. Tra gli interrogativi perchè figurano consistenti flussi di denaro da Savona a Roma. E secondo la tesi di Parodi ogni anno la direzione centrale stabiliva dei badge che le singole federazioni dovevano raggiungere per l’autofinanziamento del partito e le cifre veniva comunicate dalle colonne dell’Unità. A Parodi tra le domande poste dal giudice i rapporti con alcuni imprenditori locali e cooperative.
E’ pure emerso che la Spail (260 milioni di capitale sociale) si era fusa con la Finsa Srl (20 milioni di capitale sociale), trasferita da Milano a Savona, amministratore Antonio Regonini di Laigueglia. La Finsa risultava, ad esempio, proprietaria di un magazzino a Lavagnola.
L’indagine disposta dall’allora Procuratore della Repubblica, Renato Acquarone che, come trucioli.it ha ricordato in passato e più occasioni, ha finito per ‘pagare duramente’ di aver osato. Si aggiunga che nessuno degli inquisiti fu poi condannato con sentenza passata in giudicato. In maggioranza scagionati, assolti già in primo grado davanti al tribunale di Savona.
All’epoca il filone di indagine riguardava l’intera contabilità del partito comunista: fonti di finanziamento, proprietà immobiliari, pagamenti di stipendi, spese, società che fanno capo all’ex Pci, rapporti con le cooperative rosse e imprenditori.
Così come era accaduto per l’inchiesta giornalistica sul nuovo quartiere (ed aree edificabili) dell’Oltreletimbo, fine anni ’70, (con Luciano Angelini a capo della redazione e Sergio Del Santo vice), a firmare il giovane cronista di giudiziaria, oggi ‘decano’, Luciano Corrado che da dieci anni coordina trucioli.it. Unico blog con una ventina di volontari a non accettare pubblicità alcuna nelle sue pagine web. Neppure quella ‘imposta’ da Google. E che, dopo la pensione, aveva inizialmente collaborato, da volontario, anche con Trucioli Savonesi- Uomini Liberi.
7 dicembre 1993 Il Secolo XIX – Savona:
Il dopo- Tortarolo. Candidatura Pastore no del Pds
(articolo a firma di Bruno Lugaro)