Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Albenga, è morto un nobiluomo: l’avv. Cosimo Costa. Un immenso lutto e grande partecipazione per un cittadino esemplare. Una figura storica e benemerita. Lascia la moglie, 2 figli e 9 nipoti


Attorniato dall’affetto dei famigliari, questa notte, è mancato nella sua casa in centro storico di Albenga,  a 93 anni, l’avv. Cosimo Costa , grande personaggio della cultura non solo albenganese, ma ligure e italiana. Ultimamente la sua salute si era indebolita, “ma la sua mente è rimasta sempre lucida sino all’ultimo istante della sua vita, trasmettendo amore a tutti i suoi cari” ha detto la moglie Josepha. Lo piangono i figli Camillo e Vittorio, 9 nipoti, quanti l’hanno sempre stimato, gli sono rimasti vicini e solidali anche nei momenti difficili della vita. I funerali sabato 27 novembre, 15,30, in Cattedrale San Michele

Luciano Corrado, coordinatore di questo blog, decano cronista del ponente, ha sempre mantenuto, negli anni, un rapporto di grande cordialità, franchezza e collaborazione con l’avv. Cosimo, fino gli ultimi giorni, con la sua ultima telefonata alle 21,30 della sera: addolorato per come era stata data una notizia, con tanto di locandine, che riguardava la famiglia. Quasi in lacrime a farci coraggio, verrebbe da dire. Le condoglianze sincere  ai suoi cari e adorati famigliari da parte di tutti i collaboratori di trucioli.it che hanno avuto l’opportunità di conoscere un ‘gran signore’ che onorava anche il mondo delle toghe, delle professioni, dei galantuomini, mai arroganti o vendicativi. Lui che praticava un esemplare rispetto nei diversi ruoli professionali. E tanta umanità sempre più difficile ai nostri giorni. Carissimo Cosimo eri d’avvero un personaggio d’altri tempi !

 

Cosimo Costa nasce a Genova nel 1928, figlio dell’avvocato Luigi, di antica famiglia di Albenga e di Elisa Biancheri, famiglia di Bordighera stabilita a Genova all’inizio dell’Ottocento.
Frequenta il Ginnasio di Albenga presso il Collegio Oddo, poi il Liceo Classico presso i Salesiani di Alassio; si laurea in Giurisprudenza a Genova ed esercita la professione di Avvocato: ha ricevuto infatti nel 2005 dal Consiglio dell’Ordine la Medaglia d’oro per gli oltre cinquant’anni di professione. E’ Consigliere comunale dal 1956 al 1975, Presidente del Consorzio di Arginamento del fiume Centa dal 1958 alla soppressione dell’Ente nei primi anni Novanta.  Entrato a far parte del Rotary Club di Savona nel 1963, è nel 1967 il principale fondatore del Club di Alassio. Negli stessi anni ricopre la carica di Presidente della Sezione di Alassio di Italia Nostra. E’ Cavaliere di Grazia e Devozione del Sovrano Militare Ordine di Malta.
Fin dalla prima età scolastica accompagna il padre, fondatore con il giovanissimo Nino Lamboglia della Società Storico Archeologica Ingauna che darà origine all’Istituto di Studi Liguri, a visitare scavi e restauri; studente universitario, segue il prof. Lamboglia e partecipa, come Segretario della Sezione Ingauna dell’Istituto, a tutti gli eventi che hanno segnato per Albenga e il suo territorio una straordinaria rinascita culturale; in particolare nel 1950 con il restauro del Palazzo Vecchio del Comune, il ritrovamento della Nave romana, l’allestimento della prima esposizione delle anfore a palazzo D’Aste, la scoperta delle Grotte di Toirano. E’ stato Ispettore Onorario delle Soprintendenze dal 1951 al 2000  e ha seguito le iniziative di restauro in città e sul territorio. E’ dal gennaio 1977, dopo la tragica scomparsa del prof. Lamboglia, Presidente della Sezione Ingauna dell’Istituto e dalla fine dello stesso anno Presidente per l’Italia dell’Istituto stesso, cariche che ha mantenuto fino ad oggi. In tutti questi anni segue le attività scientifiche e culturali dell’Istituto, adoperandosi, forte del suo equilibrio e della sua lunga attività giuridica, per tutto il territorio del Ponente e per Albenga in particolare. In questo ambito è ideatore e anima delle numerosissime iniziative di Convegni, Mostre e pubblicazioni, sempre di alto livello scientifico, realizzati nel corso di quasi cinquant’anni dalla Sezione Ingauna dell’Istituto, anche in collaborazione con Università e altre Società archeologiche e storiche italiane e straniere, e animatore della tutela dei monumenti e delle opere d’arte dell’ampio Tutto ciò sempre volto agli studi e all’aggiornamento delle conoscenze su Albenga, da grande sostenitore del valore e del prestigio della sua città e del suo ampio territorio, non solo dal punto di vista della storia e dell’archeologia, ma anche per tutelare e valorizzare ad alto livello il suo patrimonio ambientale, naturalistico e turistico.

Il prof. Quaglieni così lo ricorda: L’avv. Cosimo Costa appartenne ad una delle famiglie  storicamente più  antiche ed insigni di Albenga.Aveva un’ eleganza aristocratica anche quando parlava il dialetto Ingauno. Era stato un principe del Foro ,ma la sua importanza nazionale e internazionale riguarda soprattutto  la passione della sua vita che era già stata di suo padre e di Nino Lamboglia : l’Istituto internazionale di studi liguri che fece di lui un protagonista, il cui nome ed il cui prestigio travalicavano le antiche mura tanto amate, dov’era vissuto nello storico palazzo di piazza San Michele .Un anno fa mi parlo ‘ di lui con grande estimazione l’archeologo- principe Carandini .

Il nome di Cosimo Costa è noto a tutti gli studiosi ed aver partecipato a qualche iniziativa da lui promossa è stato un grande onore. Non potrò mai dimenticare le cene a casa sua in compagnia di quella che, parafrasando Bobbio, definirei l’Albenga civile . Per questo suo prestigio famigliare e intellettuale ci fu una volgare e cieca invidia, anche cattiva, attorno al suo nome. Solo Romano Strizioli lo difese andando controcorrente. Quando si seppe che frequentavo la sua casa , alcuni albenganesi cancellarono anche me ,devo dire con mio sommo piacere .
L’amicizia con Cosimo era la cosa che valeva di più . Gli conferii il premio nazionale “ Francesco De Sanctis “ in Comune, con il sindaco Cangiano . Lo proposi per l’Ingauno dell’anno e fui io a tenere la laudatio in quella occasione nella mitica Piazzetta dei Leoni  che insieme contribuimmo a liberare dalle auto in sosta ,una delle tante volgarità di Albenga contro cui Cosimo ha combattuto a viso aperto , seguendo l’amico Lamboglia .
Il suo nome era ormai entrato nella storia ,ma Cosimo aveva scelto una vita austera ,semplice,rigorosa da vero studioso libero. Chi lo ha ostacolato ,dovrà pentirsi di fronte alla sua scomparsa che pone ancora più in risalto l’integrità e la passione civile di un grande uomo ,espressione di un’Italia che non c’è più . Il Centro Pannunzio che lo ebbe amico, abbruna il labaro nazionale.  Pier Franco Quaglieni.
Lutto ad Albenga per la scomparsa dell’Avv. Cosimo Costa comunicato stampa del sindaco.
Il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis afferma :”Con la scomparsa dell’Avv.Costa Albenga e l’intero comprensorio perde un vero e proprio punto di riferimento. Cosimo Costa era un uomo di grande cultura e di valori. Ha fatto la storia di Albenga, l’ha custodita e promossa. La sua umanità accentuata dalle sue doti comunicative lo hanno reso un vero promotore di cultura. Con lui era facile instaurare una grande sintonia ed appassionarsi alle materie che raccontava ed esponeva sempre con grande entusiasmo. Cosimo Costa mancherà a tutti noi, persone come lui sono rare e insostituibili. Faccio le condoglianze a nome mio e di tutta l’amministrazione alla moglie Josepha Costa, sempre al suo fianco, e i figli Camillo e Vittorio.

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