Sono trascorsi quasi 60 anni dalla riunione con l’allora ministro dei Trasporti Remo Gaspari che si tenne nella sala consiliare di Loano per i ‘binari a monte’. L’Italia dei rinvii, scelte mancate, litigiosa e polemista. L’Italia vittima del business della ‘gomma’ (veicoli) e autostrade con le rispettive lobby. E la disinformazione continua a farla da padrone. E’ vero ci sono le nuove generazioni che possono non ricordare e si affidano alla ‘disinformazione’ via social.
La Riviera di Ponente, il suo ponente savonese, sempre meno serviti dai treni passeggeri (e di fatto soppressi i merci). E dire che basta sfogliare l’archivio per leggere le battaglie che si combattevano (con immancabili paladini della politica) per osteggiare la soppressione di una fermata o invocare la fermata di un treno in più. Basta cercare nell’archivio per leggere che a Loano un referendum popolare ha ‘negato’ di realizzare nuovi ed ampi sottopassi in alternativa ai passaggi a livello. Chi tifava no si diceva certo che i binari a monte erano dietro l’angolo.
Ora finalmente siamo vicini alla svolta ? Ci saranno anche i finanziamenti dell’Unione Europea e dello Stato ? Quale vantaggio avranno le città private delle loro stazioni in centro come Albenga, Loano, Pietra, Borghetto, Ceriale, Laigueglia ? Con le nuove stazioni collocate a 4-6 km dai centri urbani accadrà come a Diano Marina, Imperia, Arma di Taggia, Sanremo. Un drastico crollo di viaggiatori e proteste a non finire (vedi echi di stampa). Da qui la necessità che almeno tra Finale e Andora, con i nuovi binari, non si ripeta il copione, si faccia tesoro degli errori che pagherebbero soprattutto le generazioni a venire. Siamo di fronte a scelte veramente strategiche dove bisogna mettere in campo non le ‘convenienze’ di tizio o di caio, ma dare voce soprattutto agli esperti. La politica li ascolti. I cittadini si tengano informati non solo leggendo ‘discariche’ Facebook ed affini. Leggano gli approfondimenti.
Ecco che su sollecitazione di un testimone dei tempi, senza interessi da difendere, né clientele da contrapporre, Gianni Taboga presidente onorario di Assoutenti Liguria, l’ing. Paolo Forzano ha realizzato una proposta alternativa (Vedi progetto raddoppio fs Finale-Andora) molto più vicina ai bisogni dei pendolari e dell’industria turistica rispetto al progetto di massima di RFI. Non è mai troppo tardi. Le buone ragioni degli uni e degli altri vanno messe a confronto. Come ascoltare le caute riserve del sindaco di Laigueglia che si era unito al collega di Borghetto S. Spirito, le preoccupazioni dell’amministrazione comunale di Albenga (pur tardive), il ‘voglio prima vedere il progetto definitivo’ del primo cittadino di Pietra Ligure. Il grido di dolore di gran parte del mondo agricolo ingauno e borghettino. Associazioni, ma anche chi non ha dubbi che siamo di fronte alla scelta migliore e non bisogna ‘perdere altro tempo in polemiche e contrapposizioni. Non serve l’arma della delegittimazione, non serve l’arma del meno peggio. Non servono i soldatini ‘signor sì’. L.Cor.
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