Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Triora festeggia il parroco e un cittadino onorario. E dove i rintocchi delle campane annunciano un lutto descrito nel giornalino


Triora non è solo il ‘paese medioevale delle streghe’ e le sue iniziative spesso originali. Con il Museo etnografico dedicato alla Stregoneria e la Casa della Strega. O ancora, il ‘pane di Triora. E’ una comunità che unica in Liguria, per quanto si sappia, può esibire un ‘modello di informazione’ che non è stato soffocato dai social. Qui si è informati, dall’A alla Z, si fa per dire, con la voce ‘Le Stagioni di Triora’ , solo in versione cartacea, edita dalla locale Pro Loco. E’ il paese che ha mantenuto la tradizione dei rintocchi della campane per annunciare un lutto, farsi il segno della croce.

Una trentina di pagine formato rivista stampato dalla tipografia San Giuseppe di Arma.  Direttore responsabile Valter Pastorelli, vice direttore Sandro Oddo, memoria storica e scrittore. Tra i contenuti abituali spiccano i neo laureati, i novelli sposi, il battesimo dei neonati, storie e cronache ‘del pallone’ (squadre di calcio). E diverse pagine, con foto, riservate ‘ai nostri morti’. A Triora dove le campane suonano ancora “a morto”, annunciando la scomparsa di un compaesano. E dal numero dei rintocchi si può intuire se si tratta di un uomo o di una donna.

Spesso personaggi di cui poco si sapeva e che si sono fatti onere nel lavoro o nella professione nelle città di mare, oppure in Costa Azzurra. Basti pensare ad Antonio Lanteri, ‘il professore’, che è stato insegnante e presidente della scuola media di Alba e a Ospedaletti. Due figli, Antonello e Sergio, quattro nipoti. Sindaco per 12 anni, dal 1992 al 2004. Tra i promotori dell’associazione A Vastera – Union de tradisiun brigasche.

Il ricordo di Marisa Ferroni, un figlio, morta a Grattino (frazione), classe 1952, nata a Sanremo,  a 16 anni frequentava Lettere Filosofia a la Sapienza.  Nel  1974 parte per l’India facendo l’autostop;  poi in Nepal dove rimane 7 mesi.  Nel 1976 diventa imprenditrice e con un’amica apre un negozio di tessitura a Sanremo.  Si sposa con Riccardo Rizzi e preparano un orto sul terreno del porto di Sanremo, seguono 44 anni di lavoro comune.  Operano per un cantiere navale a Mentone, Marisa prepara i tessuti, Riccardo i mobili.  Un giorno raggiungono  Grattino, vista spettacolare fino alle montagne della  frontiera francese.  Qui acquistano casa e terreno che trasformano in piccolo paradiso.  Lo studio Rizzi  continua a crescere, il laboratorio di Molini di Triora non è più sufficiente.  E nei 2001 si spostano a Pompeiana  e lavorano in un laboratorio più grande ad Arma di Taggia.

A Marisa piaceva pure organizzare grandi feste, come la ‘mostra di spaventapasseri‘ sul suo terreno, con una cinquantina di ospiti. La sua generosità non era un’obbligazione morale, sembrava scaturisse  direttamente dal suo grande cuore.

Non è abituale leggere la profonda e triste lettera di addio ad un amico quale era Ajithal (lal) Kossinage. E’ stato tributato l’ultimo saluto “in un’atmosfera di grande commozione e partecipazione nell’area antistante l’ex albergo Colomba d’oro, con un inusuale rito buddista. Morto all’ospedale di Imperia a 55 anni, ucciso dalla terribile pandemia.  Ad officiare il rito  un sogiya, monaco,  in abiti tradizionali; ad assistere molte persone tutte in bianco che per il buddismo rappresenta il lutto.

Sfogliando si leggono pure notizie positive, diciamo gioiose, come quella che riguarda Ilaria Trimarchi  che si è classificata al primo posto alla seconda edizione  del Premio Ciävai 2020 illustrazione‘.  Il tema  era ‘Liguria: viaggio per immagini per un futuro pulito e migliore’Ilaria studentessa dell’I.I.S Amoretti Artistico di Imperia, ispirandosi appunto ad una caratteristica chiesetta triorese, l’ha inserita in una la lampadina denominando opera ‘Triora sotto un’altra luce’.

O ancora ‘una birra per Triora’. Nel 2008 grazie all’iniziativa di Simona Pastor era state presentate all’Hotel Colomba d’oro  birre artigianali dedicate  alle principali streghe  trioresi, cioè Isotta Stella e Franchina Borelli.  E di questi giorni la notizia che in Brasile una giovane imprenditrice ha prodotto una birra recante il nome di Triora con tanto di strega in bella vista.  E’ artigianale, reca la scritta I.P.A. che sta ad indicare birra ad alta fermentazione, preparata a temperatura tra 15° e 25° gradi.

E che dire, oltre ai libri, soprattutto a carattere romanzesco, incentrati sulle streghe, Triora si promuove dal 2009  con un cd The flight of Phoenix (il volo della fenice), inciso  dai Sad Minstrel. E per finire ‘La canzone della bambina di Triora‘.

Ma la prima pagina e la seconda del numero 4 del 20021 è stata pure dedicata  al parroco don Josè per i suoi 25 anni di sacerdozio (10 agosto 1996- 10 agosto 2021). Origini brasiliane.  Si è trattato di un giorno di grande emozione per il sacerdote e di ringraziamento.  C’era tutto il paese, dal sindaco  Massimo Di Fazio, ai consiglieri comunali, al maresciallo dei carabinieri.  Le note della pianola del maestro Mario Martini. Il coro.  La soprana Gabriella Costa (Ave Maria in latino). Una grande popolarità, per don Josè, ha ricordato monsignor Antonio Arnaldi, conquistata per la bontà e la capacità  di ascoltare anche gli ‘ultimi’ della terra.  I bambini hanno, a loro volta, consegnato  il dono della popolazione. Una bella valigetta contenente tutto quanto necessario per celebrare la Messa in ogni posto.  Dono accompagnato dalla poesia scritta da una triorese. E “con profonda stima, i tuoi sempre affezionatissimi parrocchiani”.

Non meno partecipata la consegna della cittadinanza onoraria di Triora al dr. Tommaso La Mendola, impareggiabile segretario comunale e  ‘vulcano di idee’ ha ricordato l’ex collega d’ufficio  Sandro Oddo. Un curriculum meraviglioso. Iniziato il 20 agosto 1983.  E nel 1986  grazie ai buoni rapporti  con l’Istituto geografico De Agostini di Novara, si fece promotore della redazione e stampa della prima ‘cartoguida’  Triora e il suo territorio, con collaborazione di eminenti studiosi.  Grazie alla collaborazione piena  dell’Associazione turistica Pro Triora.  E successivamente fu creata la Pro Triora  Editore. La Mendola  si impegnò ad organizzare un convegno sulla  stregoneria, in collaborazione con il Casinò di Sanremo dove si tenne un’appendice mondana. La sua  opera è stata preziosa anche per la pubblicazione del libro La medicina popolare nell’alta valle Argentina.  Il volume grazie al dr. Lorenzo Lanteri, poliglotta e che è stato  direttore dell’Ente provinciale del turismo a Savona, ebbe diverse pubbliche presentazioni. La Mendola benemerito  anche per lo sviluppo turistico e culturale  del territorio.


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