Era il mese di aprile (non il 1° da pesce). Il Secolo XIX, nelle province di Savona e Imperia, pubblicava un documentato ed interessante riquadro, Comune per Comune, sul ‘tradimento fondo di solidarietà’ da parte dello stato (la Lega senza Bossi non usa più la parola ‘ladrone’). In evidenza la lista delle città più tartassate. “Da Roma arrivano solo le briciole”. Da Imperia “sindaci davanti ad un bivio: aumentare i tributi locali o sacrificare scuole, servizi, sociale. Insomma dal baratro finanziario alla paventata ‘tragedia’. Come è finita?
Il giornalismo d’inchiesta che pure dovrebbe essere l’anima diffusionale dei gruppi editoriali, ha dato conto delle reali conseguenze sui cittadini. I sindaci ed i rispettivi assessori al Bilancio hanno rendicontato alla loro comunità ? Come si è rimediato per far quadre conti e bilanci annuali ? Eravamo davvero di fronte alle ‘campane a morto’ ? Gli stessi comuni sono ricorsi alla leva degli aumenti e delle ‘forche caudine’. Hanno avviato, se non era ancora praticata, la caccia agli evasori ? A quanto ammontano le somme (IMU) non più recuperabili e quelle per cui è in corso il ‘recupero crediti’ senza che siano scaduti i termini ? I consiglieri comunali di maggioranza e minoranza, le categorie economiche, le forze politiche (i partiti), i cittadini contribuenti e ligi ai loro doveri sono interessati a sapere ? Il diritto ad una informazione completa aiuta a conoscere meglio le sorti della ‘casa di vetro’ e tale dovrebbe essere ogni comune. L’informazione è l’arma delle democrazia purchè sia anche diligente puntuale.
TUTTI I COMUNI DELLA PROVINCIA DI SAVONA APRILE 2015
TUTTI I COMUNI DELLA PROVINCIA DI IMPERIA