Lo sconcerto quando i media e i social imperiesi pubblicavano la notizia. ‘Museo fantasma’ . Soldi della Comunità Europea assegnati alla Regione e da questa alla Provincia. Con interpellanza della parlamentare europea Tiziana Beghin, genovese, eletta con M5S, non più iscritta. E la risposta, a febbraio, ignorata e che lascia altri interrogativi inediti.
Il silenzio. Trucioli.it è un piccolissimo blog di volontari e senza pubblicità per scelta. Coordinato da un decano giornalista di sangue montanaro. C’è da domandarsi se qualche rappresentante democratico e delle istituzioni abbia o meno relazionato anche alla Procura della Corte dei Conti. O sia meglio convivere con l’omertà. Non siamo in Calabria, ma i più consigliano che conviene farsi i fatti propri. Ignorare e tacere. Non si spara, basta l’emarginazione, la terra bruciata.
Parlamento Europeo Interrogazioni Parlamentari (vedi dal sito della Provincia…….)
4 dicembre 2020 |
|
|||
Interrogazione con richiesta di risposta scritta E-006624/2020 alla Commissione Articolo 138 del regolamento Tiziana Beghin (NI) |
|
|||
Oggetto: Museo della Fauna Selvatica a Pornassio (IM) |
Si leggeva su Riviera24 del 8 dicembre 2020 a firma di Jacopo Gugliotta:…….
«Per la creazione del Museo della Fauna Selvatica di Pornassio, la provincia di Imperia, ente coordinatore del progetto, avrebbe ricevuto fondi europei da parte della Regione. Sembra, inoltre, che nel 2008 Regione Liguria abbia erogato un ulteriore contributo per l’allestimento di una nuova sezione del Museo, chiamata “La musica della Natura”. Ma è stato un altro buco nell’acqua. L’intero progetto insomma non è mai stato portato a compimento. Quel che è peggio è che sia per la Provincia, sia per la Regione, il museo non esiste. Non ne sanno niente nemmeno nei vari dipartimenti di riferimento: dal Turismo, ai Fondi Europei passando per Agricoltura e Fauna Selvatica, non se ne viene a capo. Insomma, che fine hanno fatto quei fondi? Il Museo vedrà finalmente la luce? In merito, come M5S Liguria, lunedì depositeremo un’interrogazione a risposta scritta», fa sapere il primo firmatario dell’atto Fabio Tosi.
Il caso del Museo della Fauna Selvatica (che non c’è) era emerso alcune settimane da queste pagine. Un museo risultato essere di fatto “fantasma” anche per gli stessi enti pubblici che dovrebbero aver preso parte al suo iter amministrativo. Promosso dalla Provincia di Imperia, il progetto fu portato avanti da funzionari e dirigenti ormai in pensione quando presidente dell’ente era il forzista Gianni Giuliano.
IL 10 FEBBRAIO 2021 RISPOSTA SCRITTA –
10 febbraio 2021 |
|
|
Risposta di Janusz Wojciechowski a nome della Commissione europea |
||
Riferimento dell’interrogazione: E-006624/2020 |
L’UE sostiene le strategie e i progetti di sviluppo rurale attraverso programmi di sviluppo rurale. In Italia, i relativi interventi nello sviluppo rurale sono definiti a livello regionale, in partenariato con la Commissione. I programmi regionali di sviluppo rurale che ne derivano sono poi gestiti dalla regione competente, nella fattispecie la regione Liguria. Quest’ultima è responsabile, tra l’altro, della selezione, del finanziamento e del controllo dei progetti, nonché del recupero dei pagamenti indebiti e, se necessario, dell’avvio di procedimenti giudiziari in tal senso.
Secondo le informazioni fornite dalla regione Liguria, il progetto relativo alla creazione del museo della fauna selvatica Pornassio è stato selezionato per il finanziamento nell’ambito del programma di sviluppo rurale 2000/2006. I pagamenti sono stati effettuati sia durante il periodo di programmazione 2000/2006 che durante il periodo 2007/2013 per un importo totale di 272 644,76 EUR di spesa pubblica. Il progetto finanziato riguardava il restauro dell’edificio museale (ripristino di opere murarie, impiantistiche e teche). In base alle informazioni in suo possesso, alla Commissione risulta che le autorità italiane abbiano già effettuato controlli in loco e controlli ex post al fine di garantire e verificare la legittimità e la regolarità della spesa dell’UE. La Commissione sta attualmente esaminando se quest’ultima sia stato spesa in linea con la legislazione dell’UE. In caso di violazione del diritto dell’UE, saranno intraprese tutte le misure possibili per recuperare l’importo indebitamente versato. |
PORNASSIO DALL’ARCHIVIO DI TRUCIOLI:
IL SECOLO XIX 1999 A FIRMA DI NATALINO FAMA’, OGGI COMPIANTO