Mendatica è rimasta priva del ristorantino ‘Bacì du Matu’ che il sindaco Piero Pelassa gestiva dal 2016 con la sorella Simona. Lui manda avanti l’azienda agrituristica e la specialità “patate di montagna prodotte con agricoltura naturale”. La sorella assunta alla Casa di Riposo “Sen Borelli” di Pieve di Teco. Mendatica che può offrire l’ospitalità dell’Agriturismo Il Castagno, il negozio di alimentari, la pizzeria U Tecciu che dal 29 agosto non fa più servizio bar e resta chiusa dal lunedì al mercoledì. Da giovedì a domenica aperta a pranzo (ristorante) e la sera (anche pizzeria). A San Bernardo resiste lo storico albergo ristorante bar da Settimia.
Per completezza di cronaca dobbiamo premettere che la chiusura del ristorantino ‘Baci du Mattu‘ non è cosa recente. Dopo la chiusura in tempo di Covid, la decisione di cessare l’attività come ristorazione con l’estate 2021. Un ‘perdita’ a sorpresa, forse inattesa ai più, non solo nella comunità mendaighina, per quanti avevano avuto l’opportunità di pranzare, cenare, conoscere il locale, la sua impagabile ed unica caratteristica architettonica. Il capolavoro di ‘cesello’ che negli anni aveva creato, con la sua impareggiabile arte di ‘mastro muratore’, il compianto Germano Pelassa. E non ultimo, le prelibatezze della cucina bianca, casalinga e genuina.
Su alcuni post social c’è chi sostiene di aver letto che la giornalista della Riviera, Milena Arnaldi, esperta di montagna imperiese e delle sue valli, ha puntualmente dedicato alla chiusura dell’agreste ‘Baci du Mattu‘ un nostalgico e brillante servizio giornalistico. Dobbiamo però aggiungere che non ci è stato possibile trovare la notizia né sul Secolo XIX cartaceo o sul notiziario on line. E neppure sulla pagina Facebook. La solita fantasia dei leoni da tastiera ! ?
Certamente per Mendatica la perdita del ‘ristorantino’, con l’impegno e le speranze che erano seguite all’inaugurazione senza squilli di tromba, lasciano un altro vuoto. Il tangibile segno di quanto sia difficile, al di là della buona volontà ed impegno, tenere in vita un’attività di ristorazione e di commercio (negozi). Si aggiunga che nella veste di cuoca-casalinga, scrupolosa ed ansiosa, c’era Simona Pelassa; un’esperienza di sarta in proprio, per conto di aziende nazionali d’abbigliamento. Poi la scommessa ai fornelli, in collaborazione con mamma Rosetta, donna semplice e buona, mamma e nonna d’altri tempi. Custode di ineguagliabili ricette mendaighine.
Resta attiva, seguita da Piero Pelassa (al suo terzo mandato di primo cittadino eletto), l’Azienda Agrituristica Baci du Mattu. Nella homepage si legge: “…richiama il soprannome di mio nonno, Giobatta Pelassa, vissuto a cavallo del XIX e XX secolo. Nacque nel 1891, e ben presto imparò la dura vita di montagna …Nel cuore della Civiltà delle Malghe, ai confini tra Liguria, Piemonte e Francia, sorge Mendatica 800 mt slm, borgo in pietra nell’alta Valle Arroscia rinomato per la Cucina Bianca, sapori e profumi che uniscono le tradizioni di popoli fieri e di arti consolidate. E’ in questo ambiente che nasce l’Azienda Agricola “Bacì du Mattu” a conduzione famigliare fondando le proprie radici sull’attività del nonno “Bacì”, nasce dalla forza della tradizione e il profondo legame con il territorio, la passione e la dedizione per la vita agricola. Dalla nostra agricoltura naturale, senza uso di prodotti chimici, adottando tecniche di produzione tipiche dell’agricoltura tradizionale come le rotazioni delle colture, il sovescio, le consociazioni e la pacciamatura; nascono i nostri prodotti, principalmente Patate di Montagna, Fagioli Bianchi di Mendatica, Aglio di Vessalico, Ortaggi di stagione, Grano e dagli uliveti posti a 600 mt slm nel vicino comune di Pornassio Olio Extravergine di Oliva.”
Si legge ancora: “Dal 2015 l’azienda agricola si è integrata con l’attività agrituristica ricettiva, mettendo a disposizione dei clienti un alloggio con giardino, ristrutturato secondo la tradizione locale, dove la pietra e il legno si fondono creando un’ambiente unico dal sapore di altri tempi. Un ambiente ideale per vacanze e brevi soggiorni all’insegna del riposo e della tranquillità. Da qui si possono fare passeggiate, trekking, mountain-bike, e-bike in un ambiente naturale unico immergendosi nel cuore delle Alpi Liguri. Durante l’inverno si possono ammirare questi stessi luoghi innevati che diventano il paradiso delle cispolate e dello sci alpinismo. L’appartamento con 4 posti letto dislocato su due livelli dispone di una camera matrimoniale, una zona giorno con divano letto matrimoniale, bagno con doccia e zona cucina completamente attrezzata.”
Piero Pelassa, con altri due soci (uno è il sindaco di Pornassio, Emilio Fossati), era stato contitolare di un’avviata e professionale azienda artigiana specializzata in impianti idraulici ed elettrici, con lavori dalla Riviera, alle vallate, ai paesi di montagna. Attività chiusa e dedizione all’agriturismo, pur con un costante impegno alla guida del Comune negli anni terribili, da dimenticare, di alluvioni e frane devastanti, con due centraline per la produzione di energia elettrica, toccasana al bilancio, spazzate via come un fuscello. Quella di Monesi, nelle rive nel Tanarello, era pure fresca di inaugurazione.
Il 25 febbraio 2016 trucioli.it titolava e pubblicava: La buona notizia da Mendatica. Il sindaco apre il ristorantino agreste ‘Bacì du Mattu’……. C’era una volta una baracca di pali di legno, quasi un secolo di storia; utilizzata per ricovero degli attrezzi, ripostiglio di chi sudava sette camice nei boschi dell’alta Valle Arroscia. Case in pietre, la povertà, la fatica, la dignità erano l’identità comune. Un borgo di pietra a vista, tetti in ‘ciappe’. Solo in parte ‘ammodernato’. E c’è chi – il sindaco del paese- ha voluto onorare la memoria, il ricordo del nonno, realizzando un ristorantino tipico, famigliare al 100 %, rustico e simbolo di una civiltà antica. Significativo il nome, rigorosamente dialetteale: “Bacì du Mattu’. Da domenica 28 febbraio (neve permettendo) il ‘menù è in tavola’. Ai fornelli mamma e nonna Rosetta, la figlia Simona. Specialità: cucina bianca rigorosamente fresca e non solo. Genuinità e fascino della ‘leggerezza’. Che piacere !…….
…..Una costruzione che meriterebbe una targa “Questo edificio è stato ricostruito pietra su pietra, con le proprie mani callose, col sudore della fronte, nelle ore libere della giornata, con passione certosina ed amore, a ricordo dei nostri cari, da Germano Pelassa“. E’ il papà, sulla soglia degli ottantenni, del sindaco. Un uomo che, nella vita, potrebbe vincere il guinness imperiese degli artefici dei muri e delle case in pietra vista. Ha lavorato, si è sacrificato, per decenni. Da Mendatica alla Riviera, alla costa imperiese. Prima come dipendente di impresa, poi artigiano in proprio. Un maestro del ‘cesello’, della precisione, del vecchio mestiere che ora è portato avanti sopratutto da emigrati albanesi, rumeni, slavi. Germano finchè ha potuto non si è tirato indietro, orgoglioso della famiglia, della sua unità, di poter essere ancora utile nonostante il peso della terza età, i problemini di salute.
Questa volta papà (e nonno) Germano potrà sedersi a tavola felice della sua ‘creatura’. Forse con malcelata commozione, il magone in gola; vicino alla sua Rosetta, ammirevole compagna di un’intera esistenza. Ancora attiva e dinamica, silenziosa, premurosa. ( Luciano Corrado).
E il 17 ottobre 2019 da trucioli.it: Mendatica addio Germano, una vita di lavoro con le sue mani…..