Un’offerta turistica che rappresenti un territorio esteso dalle spiagge del Ponente ligure alle più alte vette delle Alpi, raggiungendo facilmente la Val Vermenagna ed il Monregalese. Chi ha voglia di leggere, per tenersi informato, c’è sempre tanta carne al fuoco sul fronte progetti e promesse della politica. E molte notizie che possono essere utili a chi vive e opera nelle zone interessate.
E non manca chi cerca di non dare fiato a troppe illusioni con una stagione da tutto esaurito in spiaggia, nelle strutture alberghiere e nelle ‘seconde case’. Non è andata proprio da ‘tutto esaurito’ in montagna e lungo le valli. E allora leggiamo le ultime proposte dal mondo politico, a quello imprenditoriale e della Confesercenti di Cuneo e Imperia.
DALLA REGIONE LIGURIA FINANZIAMENTI PER LE AREE DI CRISI INDUSTRIALE- ECCO QUALI: Borgomaro, Caravonica, Chiusanico, Chiusavecchia, Dolcedo, Pieve di Teco, Pontedassio, Pornassio, Prelà, Rezzo, Vessalico. E rifinanziato con 400 mila € il bando per le botteghe ‘montane’. La misura, che aveva riscontrato l’interesse di 248 attività, consentiva l’ottenimento di contributi a fondo perduto nella misura del 40% dell’investimento effettuato, per importi compresi tra i 5 e i 20 mila euro. Ammissibili a contributo spese relative all’acquisto di arredi ed attrezzature, interventi di carattere edilizio e acquisto di scorte. La ripartizione della nuova dotazione verrà così proporzionalmente assegnata al finanziamento delle 4 graduatorie provinciali: 208 mila euro per la provincia di Genova, 64 mila euro per la provincia di Imperia, 80 mila euro per la provincia di Savona e 48 mila euro per la provincia della Spezia.
ANDREA VALLE, DI VARAZZE, PRESIDENTE FEDERALBERGHI PROVINCIA DI SAVONA, DAL 30 OTTOBRE 2015 –
Da Il Secolo XIX – Due settimane di tutto esaurito a cavallo del Ferragosto, ma i problemi del settore turistico e, in particolare, di quello alberghiero sono rimasti sul tavolo. I sorrisi soddisfatti degli operatori si allargano quando si traccia l’andamento nel brevissimo periodo, eppure si spengono non appena si guarda ai prossimi mesi. Oltre alla tenuta del comparto nel caso la pandemia continui, il nodo che più preoccupa riguarda la carenza di vocazioni. «Il tema vero non è come sta andando agosto – precisa il presidente di Federalberghi, Andrea Valle, con i colleghi Laura Pagliari (Spotorno), Giovanni Argento (Finale), Simona Silva (Pietra) e Marco Bennici (Varazze)- la situazione è buona, nel periodo centrale del mese le camere nelle 400 strutture sono tutte occupate e gli arrivi sono settimanali. In controtendenza con il solo fine settimana che aveva finora caratterizzato la stagione. È presto per fare bilanci, ma sta andando meglio del previsto, anche perché i confini con l’estero sono in gran parte chiusi e quindi i turisti italiani scelgono mete nazionali». In pratica piemontesi e lombardi che prima andavano in vacanza ai Tropici, ora scelgono la Liguria. «Ma attenzione -avverte Valle -: questo è il “minimo sindacale”, sarebbe stato drammatico registrare alberghi vuoti ad agosto. Il problema è cosa accadrà il prossimo anno, quando i mercati torneranno alla normalità? Non basta una stagione per cancellare due anni di movimento quasi azzerato. Le questioni cruciali del turismo sono irrisolte da molto prima dell’emergenza coronavirus e vanno affrontate subito, se vogliamo essere pronti in futuro a fronteggiare la concorrenza del Mediterraneo».
Il cambiamento nel mondo del lavoro ha portato ad un progressivo abbandono delle carriere nel settore alberghiero. Anche ad agosto molti hotel sono ancora alla ricerca di figure professionali da assumere per completare l’organico. «Mancano camerieri di sala – spiega Valle – personale per la cucina, camerieri ai piani. Eppure offriamo contratti regolari e una prospettiva di futuro. Invece i giovani non leggono la possibilità di lavorare nel turismo come un investimento a lungo termine, bensì come un impegno “mordi e fuggi”. Con la crisi che c’è paradossalmente facciamo fatica a individuare candidati, a formarli e specializzarli in modo adeguato. Il quadro è aggravato da reddito di cittadinanza e disoccupazione, che allontanano le persone dal lavoro». Tra i nodi da sciogliere, l’elenco prosegue con la scarsità di parcheggi e servizi, ora anche dei posti alla spiaggia. In sintesi: una stagione sempre più breve, la mancanza di personale, difficoltà ad accedere agli incentivi per rinnovare le strutture e diventare più competitivi.
12 agosto – DA REGIONE LIGURIA – DOLCEACQUA, SASSELLO E LERICI SONO I PAESI LIGURI CANDIDATI ALLA “BEST TOURISM VILLAGES’’ DI UNWTO. BERRINO: “IMPORTANTE INIZIATIVA DI RESPIRO INTERNAZIONALE PER PROMUOVERE LA BELLEZZA DEI NOSTRI BORGHI E DELL’ENTROTERRA’’
GENOVA. Dolceacqua, Sassello e Lerici sono i tre candidati liguri al bando “Best Tourism Village” promosso dall’Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), progetto di Multi-Level-Governance per la tutela e la valorizzazione del patrimonio culturale, naturale e paesaggistico dei territori, finalizzato al miglioramento della qualità della vita delle comunità locali. I comuni, fino a 15mila abitanti, devono essere caratterizzati dalla presenza di attività a forte impatto identitario (agricoltura, boschi e foreste, allevamento, pesca, artigianato, usi e costumi). “Questa iniziativa – ha spiegato l’assessore al Turismo Gianni Berrino – ci permette di far conoscere la bellezza, la storia e la cultura dei nostri borghi. Come Regione Liguria abbiamo sempre supportato i Comuni in modo da poter cogliere tutte le opportunità, promuovendo così la bellezza del nostro territorio”.
CONFESERCENTI A PONTE DI NAVA CON I PRESIDENTI BONELLO E BONETTO: ECCO I NOSTRI PROGETTI – UN TAVOLA DI LAVORO formato da imprese associate liguri e piemontesi per avanzare proposte concrete e nuove opportunità di sviluppo, a cominciare da pacchetti di soggiorno a contatto con la natura: queste valli sono luoghi ideali di partenza per escursioni a piedi o in mountain bike, nei boschi di querce, castagni, passeggiate tra uliveti e prati, trekking alla scoperta della fauna selvatica.
15 agosto – Milena Arnaldi IL SECOLO XIX – A pochi passi di distanza, un territorio unito da storia e morfologia ma separato dal punto di vista dei confini regionali. Per oltrepassare questo limite si sono ritrovati sul Colle di Nava, nei giorni scorsi, due delegazioni di Confesercenti Cuneo e Imperia. I due presidenti provinciali, Giuseppe Bonetto e Ino Bonello, hanno organizzato questo summit, simbolicamente a metà strada, a Ponte di Nava, a cavallo tra Liguria e Piemonte, con l’idea di rafforzare l’intesa tra le due province e dare vita a un sodalizio che possa valorizzare queste terre di confine in un’ottica turistica e commerciale.
Il territorio alpino che dall’Alta Val Tanaro scende attraverso la Valle Arroscia sino al mare, deve essere valorizzato con una maggiore attività di promozione turistica: l’immenso patrimonio naturale e ambientale che fa da corona ai borghi storici e a prodotti di eccellenza, sono un perfetto format per un tipo di turismo che punta su attività outdoor e benessere.
«Dobbiamo unire i nostri territori – interviene Giuseppe Bonetto di Confesercenti Cuneo – e creare collaborazioni tra le imprese, presentandoci con un’offerta turistica che rappresenti un territorio esteso dalle spiagge del Ponente ligure sino alle più alte vette delle Alpi, raggiungendo facilmente la Val Vermenagna ed il Monregalese. Sino a oggi i territori intorno a Nava non sono stati valorizzati sufficientemente dalla Regione Piemonte, demandando la maggior parte del lavoro agli enti locali».
Il primo passo è una progettazione comune per accedere a fondi statali ed europei: «Siamo impegnati – aggiunge Ino Bonello di Confesercenti Imperia – a portare nuovi progetti alle Camere di Commercio, in primis nella neonata Dmo, per partecipare alla nuova programmazione dei fondi europei, per valli a confine tra Piemonte, Liguria e Francia. Le nostre popolazioni non hanno barriere geografiche. Chiederemo l’intervento dei due enti regionali e uniremo le nostre reti d’impresa». La delegazione è stata poi ricevuta a Ormea dal sindaco Giorgio Ferraris, da sempre impegnato in iniziative di valorizzazione e promozione dei due territori.
11 agosto maltempo –Imperiese
• Al Comune di Cervo (ente attuatore) saranno destinati 780mila euro per il consolidamento del movimento franoso lungo la strada Rollo-Via Aurelia, nel territorio comunale di Cervo.
• Alla Provincia di Imperia (ente attuatore) saranno destinati per interventi nel Comune di Mendatica: 195mila euro per effettuare lavori di ripristino della sede stradale, regimazione e risagomatura lungo la SP 97 (km 25+700 e 27+050) e 100mila euro per interventi di riparazione dei danni alluvionali in tratti saltuari della SP 3 Acquetico-Mendatica-Cosio d’Arroscia (km 6+800 e 13+000)
• Alla Provincia di Imperia (ente attuatore) saranno destinati per interventi nel Comune di Triora: 115mila euro per la Sp 88 per il ripristino della transitabilità e interventi di mitigazione del rischio tra il km 2+200 e km 3+500; 470mila euro interventi lungo la Sp 65 (riparazione di danni alluvionali); 446mila euro per interventi lungo la Sp 52 (riparazione di danni alluvionali)
• Alla Provincia di Savona saranno destinati 1 milione e 200mila euro per interventi nel Comune di Varazze lungo la Sp 57 (Varazze Casanova Alpicella Stella S. Martino) di messa in sicurezza di opere a sostegno della piattaforma stradale in frana (dal km 3+000 al km 4+900).
9 agosto – 9 AGOSTO 2021 – ENTROTERRA: RIFINANZIATO IL BANDO DELLE BOTTEGHE 2020. ASSESSORE BENVEDUTI, “DA REGIONE ULTERIORI 400 MILA EURO PER LA SOPRAVVIVENZA DELLE NOSTRE AREE INTERNE”
GENOVA. “Ulteriori 400 mila euro per il sostegno produttivo delle botteghe dell’entroterra”. A dirlo è l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti. Il rifinanziamento, approvato dalla giunta regionale, si riferisce al bando da 270 mila euro, attivato a febbraio 2020 e poi prorogato sino a giugno 2020 a causa dell’emergenza Covid-19.
“L’entroterra non è soltanto una risorsa da difendere, ma anche un’opportunità di sviluppo sostenibile per il futuro della Liguria. Ancor più in questo momento di crisi economica, riteniamo opportuno dare continuità all’azione avviata da Regione nella scorsa legislatura in favore delle piccole botteghe, quale presidio sociale irrinunciabile per gli abitanti delle nostra aree interne – spiega l’assessore Andrea Benveduti – Con questo nuovo sforzo economico, l’amministrazione regionale ribadisce con i fatti l’attenzione da sempre riservata al commercio al dettaglio di piccole dimensioni, assolutamente prioritario per la vivibilità delle nostre aree interne”.
7 agosto – 7 AGOSTO 2021 – SVILUPPO ECONOMICO, AL VIA DA SETTEMBRE IL NUOVO BANDO PER LE AREE DI CRISI INDUSTRIALE NON COMPLESSA. PRESIDENTE TOTI E ASSESSORE BENVEDUTI: “18,5 MILIONI PER CHI INVESTE E ASSUME IN LIGURIA”-
GENOVA. “Pronti 18,5 milioni di euro per le piccole e medie imprese liguri che investono nelle aree di crisi industriale non complessa per crescere e sostenere l’occupazione”. Ad annunciare la nuova misura, varata dalla Giunta regionale, sono il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore allo Sviluppo economico Andrea Benveduti.
Il nuovo strumento, che rientra nell’azione 3.1.1 e 3.2.1 del Por Fesr Liguria, prevede un’agevolazione che combina risorse a fondo perduto con prestiti rimborsabili.
“Continuare a difendere le competenze del nostro tessuto economico, accelerando al contempo la crescita di settori che possono vedere la nostra regione protagonista nel prossimo futuro, è la sfida che ci siamo posti nel calibrare le rimanenze della programmazione comunitaria 2014-2020 – spiegano Toti e Benveduti – Anche per questo secondo intervento in tema di aree di crisi industriale non complessa, che si affianca a quello specifico per la Val Polcevera attivato a marzo scorso, abbiamo mantenuto una premialità a quelle imprese che agli investimenti affiancano una crescita occupazionale. È anche grazie a provvedimenti come questi che si sostiene la ripartenza del nostro territorio”.
Possono presentare domanda quelle attività, di piccola o media dimensione, specializzate nel settore dell’attività estrattiva, manifatturiera, logistica, alberghiera o di gestione della raccolta di rifiuti industriali e commerciali, che intendano aumentare i livelli occupazionali a seguito di investimenti su edifici, impianti produttivi, macchinari, attrezzature, hardware e software.
Il provvedimento fa parte del pacchetto da 23,5 milioni di euro previsto dal protocollo d’intesa sottoscritto tra Regione Liguria, le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil Liguria e Confindustria Liguria per il rilancio industriale e la salvaguardia dei livelli occupazionali nelle aree di crisi industriale non complessa.
“Apprezziamo il metodo di confronto preventivo con le organizzazioni sindacali che ha già prodotto risultati tangibili, vincolando gli incentivi pubblici alla quantità di assunzioni stabili – affermano Fulvia Veirana, Luca Maestripieri, Mario Ghini, segretari generali Cgil, Cisl, Uil Liguria – Con le risorse sarà necessario anche provvedere alla massima attenzione alla salute e alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Abbiamo bisogno per il territorio di nuove assunzioni a tempo indeterminato per creare occupazione, certo, ma anche fiducia nella ripresa e nelle possibilità del territorio”.
“L’esperienza positiva – aggiungono – del bando sui 5 milioni della Val Polcevera, con la creazione di 96 nuovi posti di lavoro a tempo indeterminato, ci fa ben sperare per questo nuovo bando da 18,5 milioni che abbiamo ulteriormente migliorato. Ci auguriamo che le imprese sappiano rispondere con altrettanta attenzione, nella convinzione che si genera vera ripresa solo se si crea occupazione stabile”.
“Come Confindustria Liguria – dichiara il presidente Giuseppe Zampini – apprezziamo l’intervento proposto e le logiche che lo sostengono. Da parte nostra, siamo fin d’ora a supporto delle aziende che vorranno cogliere questa importante opportunità”.
Le domande di ammissione ad agevolazione devono essere redatte esclusivamente online sul sistema “Bandi on line” dal sito internet Filse, dal 21 settembre all’8 ottobre 2021. Il bando ha una retroattività al 1° gennaio 2021, con riferimento a interventi avviati a partire da tale data e non ancora conclusi.