Chicco Garassini: “Ho letto il progetto di Ferruccio Sansa. Difficile non essere d’accordo. Condivido al 100 % l’idea del cambio di rotta e della Liguria laboratorio innovativo per l’Italia, ma ha tre debolezze…”. Era il 9 febbraio, la Repubblica pubblicava un commento di don Paolo Farinella: “Caro Sansa, meglio lasciar perdere…Genova e la Liguria sono in ginocchio e non si vedono orizzonti se non nel volontariato silenzioso come scelta etica….Forse due chiacchiere con il prof. Aristide Massardo e valutare di unire le forze per un progetto ligure sarebbe opportuno per trattare con i 5 Stelle…”
Il 28 giugno altro articolo del prete: “Sansa si è logorato nella trattativa con Pd senza riuscire a spendere una parola su programma e idee….”. Don Farinella: “Mi dispiace che Sansa ci sia cascato, impelagandosi nell’eterno sistema partitico, lui che voleva essere il volto della novità e della svolta. La gestione Toti è stata la più degradante della storia politica ed economica di Genova e Liguria….Persa la primogenitura di Forza Italia partorì la grande idea di mettere su il trabiccolo partitello fatto di lui e dei suoi cari intimi. ‘Cambiamo’ detto da un ex dipendente di Berlusconi è un vero programma di decadenza affascinante…Sarebbe bastato un pò più di realtà con un pizzico di idealità e la destra sarebbe caduta. Invece la ex ex sinistra, ora all’estrema destra di se medesima, non accetta alcuna novità, non vuole società civile, non fa passi indietro, di lato, di danza, vuole solo afferrare la trapunta e avvoltolarvisi fino alla consunzione. peccato che chi paga è la Liguria ed il loro destino cinico e baro”.
Una sola considerazione, per non dimenticare. La volta scorsa la sinistra, con Raffaella Paita candidata presidente (non era certo la svolta) perse le elezioni solo causa (lo dicono i voti) della defezione dell’on. Sergio Cofferati (parlamentare europeo) e suoi seguaci dell’estrema sinistra e dintorni. Cambiano i protagonisti, ma saranno ancora loro a servire su un piatto d’argento la più che scontata vittoria dei Totiani e del centro destra ? Vedi a fondo pagina.
IL POST DI ALESSANDRO GARASSINI PER DUE MANDATI
PRESIDENTE DELLE PROVINCIA DI SAVONA
1) c’è davvero poco di nuovo rispetto a progetti innovativi già esistenti, e molto più strutturati, non attuati per i cambi di amministrazione
2) è una manifestazione di intenti, troppo fumosa a 90 giorni dal voto.
3) non dice come, in che tempi, con quali risorse e priorità. Comunque la strada da seguire è quella. Si deve cambiare prospettiva, visione, indirizzo strategico.
COMMENTI – Michele Pellegrini, sindacalista delle FS, già candidato alle ultime comunali di Loano
Se si vuole annientare completamente la sanità pubblica e far cementificare la Liguria, si può sempre confermare l’attuale Presidente, il cui mandato si ricorderà per passerelle, tappeti rossi e leggi regionali incostituzionali.
Franco Manzitti, già giornalista a Il Giornale, Il Secolo XIX, ex capo della redazione ligure de La Repubblica, oltre che conduttore programmi in tv liguri: “Non condivido affatto. Un giornalista pericoloso che non è un complimento , anzi ….
Certa sinistra, un po’ “sinistra”, non ha mai guardato ai veri interessi degli italiani (Bertinotti/D’alema 1998 etc.). Alle scorse elezioni regionali i suoi nipotini “Pastorini Cofferatiani” hanno fatto vincere il chiacchierone Toti, non a man bassa, ma per un pugno di voti, rendendosi complici dello scempio che il giornalista e la Lega hanno fatto in Liguria: sanità, covid, infrastrutture, viabilità, cemento ne sono la prova.
Ora per le prossime regionali si muovono con stesso ambiguo copione, tifano per Sansa e questo è legittimo, ma al momento che vedono tutta la virtuale compagine del centro sinistra, compreso i cinque stelle, spostarsi giustamente sul riformista-vincente Massardo, gridano allo scandalo e si smarcano accampando pretestuose scuse, accusano i renziani, in particolare la Paita, per avere imposto ciò al Pd. Pur confessando la non simpatia per il fiorentino, crediamo corretto dire che il duo Renzi/Paita si è limitato ad indicare il proprio candidato (Serafini), pronto però a ritirarlo ed accettare il riformista-vincente Massardo, viste le sue qualità: autorevolezza, onesta intellettuale, curriculum, che sono esattamente l’opposto di Sansa, divisivo e nemico di certi politici contro i quali ha sempre usato, come una clava, il giornale il Fatto, governo Renzi compreso.
Da laici preghiamo affinché tutte le forze responsabili riformiste più movimento cinque stelle, si uniscano sacrificando qualcosa del proprio programma, per battere Toti con tutto il cdx e fare rinascere la Liguria. Ai “Pastorini Cofferatiani” chiediamo di dimostrarsi responsabili ed adeguarsi in qualche modo alla maggioranza romana, essendo ciò cosa buona e giusta.
Savonesi pro Massardo
ARTICOLO DI DON PAOLO FARINELLA
DEL 9 FEBBRAIO 2020 SU LA REPUBBLICA