Anche in vacanza gli italiani si mostrano attenti al rispetto dell’ambiente? Dove trovare le strutture green? E la nostra Liguria, la Riviera del turismo in che posizione si trovano? Maluccio a leggere questo servizio, ripreso da Voce Arancio.
Italiani, i primi della classe. Quasi il 60% degli italiani, dice una ricerca di Zoover, sito indipendente di recensioni di viaggio, scelgono la destinazione delle loro vacanze sulla base della sostenibilità ambientale. Considerando che la media europea è ferma al 26%, possiamo dire di essere i primi della classe. E non è tutto. Se si tiene conto di quelli che soggiornano soltanto in strutture green, gli italiani superano quota 60%, il 39% in più degli altri europei. Ancora. Secondo una ricerca della società di marketing Barometro, a parità di prezzo, il 68% degli italiani, quando deve andare in vacanza, preferisce strutture a basso impatto ambientale. Il 27,3% le sceglie sempre e comunque. Questo vuol dire, tradotto in economia, che se un albergo investe nel risparmio energetico, nella bioedilizia e nelle fonti rinnovabili (e ovviamente lo fa sapere ai suoi potenziali clienti) ha molte più probabilità di essere scelto.
Il mercato apprezza. Nel 2012, dice un’analisi di Coldiretti, il turismo ecologico e sostenibile ha raggiunto in Italia il valore record di 11 miliardi di euro, in forte crescita rispetto al passato. Con il diffondersi del turismo sostenibile, inoltre, si è registrato un boom degli agriturismi che – spiega il Touring Club Italiano – tra il 2000 e il 2010 hanno visto un incremento consistente degli arrivi (+160%) e delle presenze (+111%). In più, nello stesso periodo, è raddoppiato l’arrivo di turisti provenienti dall’estero per soggiornare presso i nostri agriturismi.
Turismo sostenibile, una definizione. Il principio di “turismo sostenibile” è stato definito nel 1988 dall’Organizzazione mondiale del turismo: “”. Il concetto si rifà alla definizione più generale di sviluppo sostenibile data dalla WCED , World Commission on Environment and Development, nel Rapporto Brundtland del 1987: “Lo sviluppo sostenibile è lo sviluppo che soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle future generazioni di soddisfare i propri”.
Strutture sostenibili, una definizione. Secondo la definizione di Zoover, sono sostenibili le strutture che adottano politiche a basso impatto riguardo l’energia elettrica, l’acqua e il consumo del suolo circostante. A differenza delle altre, le strutture sostenibili hanno anche un marchio ambientale che le contraddistingue, l’eco-label. Ecco qualche consiglio per rendere sostenibili le proprie vacanze.
Eco-turisti fai da te. Le agenzie di viaggio che hanno a cuore l’impatto ambientale sono ancora poche. Di conseguenza è molto più eco-friendly, e anche più economico, organizzare da sé la propria vacanza, scegliendo di volta in volta le soluzioni meno inquinanti (a partire dal campeggio, per esempio). Gli appassionati del web possono cercare in rete tour operator rispettosi dell’ambiente, rivolgersi ad associazioni ambientaliste o affidarsi a siti che promuovono l’ecoturismo. Su questo link trovate informazioni su associazioni, tour operator e a agenzie di viaggio specializzate nell’organizzazione di vacanze sostenibili.
Il viaggio sostenibile. Più chilometri si percorrono, più s’inquina. Per questo motivo l’ideale sarebbe scegliere mezzi di trasporto alternativi all’automobile o all’aereo come il treno o, se si vuole raggiungere una meta non troppo lontana, il carsharing e il carpooling (di cui vi abbiamo parlato in questo pezzo). È anche possibile compensare le emissioni di gas serra dei viaggi in alta quota: molte compagnie aeree permettono di farlo nel momento in cui si compra il biglietto. A questo link si trova un “calcolatore di emissioni di CO2”, cioè un programma che permette di calcolare la produzione di anidride carbonica del proprio volo.Qui , invece, si può calcolare come compensarle.
Il soggiorno sostenibile. Se possibile, preferire le piccole strutture (pensioni, b&b, ostelli), di solito gestiti da personale locale, ai grandi alberghi. Anche per quanto riguarda il cibo, evitare sprechi e scegliere alimenti a chilometro zero (dei cui vantaggi vi avevamo parlato in questo pezzo).
Agriturismi virtuosi e premiati. Ulteriore possibilità di turismo sostenibile è offerta dagli agriturismi. Poche settimane fa il Wwf ha premiato i quattro migliori agriturismi ecologici italiani. A portare a casa il riconoscimento, le strutture che più di tutte hanno mostrato la sostenibilità ambientale. I vincitori sono stati:
- Agriturismo Biologico Sant’Egle di Sorano (GR), premiato anche per la categoria Biodiversità;
- Agriturismo Torre Piantarosa di Marsciano (PG);
- Ca Du Chittu di Carro (SP), vincitore categoria Bioversità;
- Bio Agriturismo Vojon di Ponti sul Mincio (MN) -vincitore categoria Cambiamenti climatici.
Buone pratiche di sostenibilità ambientale. Queste strutture sono state premiate per aver messo in atto buone pratiche di sostenibilità ambientale: vendita dei propri prodotti a km zero; impiego di tecniche agricole speciali per ridurre l’impatto in termini di Co2; incremento di infrastrutture verdi; promozione di agricolture bio ecc.
Riconoscere un albergo ecologico. Ma come si riconosce un hotel ecologico? Secondo lo studio Barometro, una struttura è da considerarsi ecologica quando mette in atto almeno una delle seguenti buone pratiche:
- Uso delle energie rinnovabili;
- Menù locali e biologici;
- Bioarchitettura;
- Impianti per il risparmio di elettricità;
- Certificazione ecologica;
- Risparmio idrico.
La ricerca di Altroconsumo. Le strutture sostenibili servono alimenti biologici, tipici e a filiera corta, differenziano i rifiuti, contengono i consumi energetici e delle risorse idriche, usano detergenti e detersivi green e sfruttano, quando possibile, l’edilizia ecocompatibile. Altroconsumo ha recentemente passato al setaccio l’eco-sostenibilità di dieci grandi gruppi alberghieri: Accor, Carlson, Intercontinental, Starwood, Marriott, Barcelò, Hilton, Sol Melià, Iberostar e Riu. Il ranking su cui si è basata l’indagine ha riguardato sei punti: trasparenza, politiche aziendali, assistenza ai clienti per sensibilizzarli al turismo responsabile, condizioni dei lavoratori, aspetti socio-economici e politica ambientale. A piazzarsi meglio è stata Accor, che ha fatto registrare giudizi positivi sotto tutti i profili analizzati. Se Sol Melià è apparsa molto attenta alle politiche sociali, Carlson s’è mostrata attiva sul versante dei rifiuti e Starwood con un’efficiente gestione delle risorse idriche. Barcelò ha appena cominciato il cammino verso la responsabilità sociale nonostante sia attiva con piani appositi contro il turismo sessuale. Marriott e Intercontinental hanno cominciato a tenere conto dell’impoverimento di risorse naturali (dati 2011).
Dove trovare strutture sostenibili. Quattro italiani su dieci sarebbero pure disposti a pagare fino al 20% in più se avessero garanzie di rispetto per l’ambiente. Prima di prenotare in una struttura, uno su tre s’informa sulla sua sostenibilità e per farlo usa soprattutto la rete. Se la richiesta è grande, però, l’offerta non è sempre all’altezza. Per facilitare la ricerca di chi vuole soggiornare in una struttura rispettosa dell’ambiente c’è il sitoecoworldhotel.com , il primo motore di ricerca di b&b e alberghi d’Italia rispettosi dell’ambiente. EcoWorld Hotel raggruppa strutture che rispondono a determinate caratteristiche, 15 obbligatorie e 75 facoltative, e assegna non le tradizionali stelle, bensì delle foglie che rendono noto il tasso di sostenibilità. Tra i requisiti obbligatori: la presenza all’interno della struttura di un responsabile Ambiente e Qualità, la fornitura nelle camere di cartellette per l’informativa comportamentale dei clienti, un’adeguata comunicazione sui mezzi di trasporto pubblici a ospiti e personale, l’uso di lampadine a basso consumo e di detersivi biodegradabili, la responsabilizzazione dei clienti sul cambio degli asciugamani, lo smaltimento dei rifiuti e l’impiego nel menu di cibo biologico, locale, equosolidale. Sul sito si trova l’elenco delle strutture che rispondono a tutte queste caratteristiche. Chi ha scelto una località più lontana troverà la struttura ricettiva più green su ecohotelsoftheworld.com.
La lista del Wwf. Infine, anche il Wwf ha stilato la propria graduatoria inserendo diverse strutture altoatesine, sparse tra Val Venosta, Merano e le Dolomiti, che rispettano i principi del turismo sostenibile. Le residenze citate dall’associazione sono il Vitalhotel Taubers, il Thainer’s Garten Bio Vitalhotel, Landhotel Anna, Bio hotel&residence Kaufman e Biohotel Panorama.
(Da Voce Arancio)