Ha scritto due libri. ‘Come eravamo. Storia e storie di Andora’, edizione Delfino Moro, nel 2014, 254 pagine. L’anno dopo un divertente e saggio “I Cuntamusse. I Tiabelin e gli altri’, 92 pagine, ancora con l’editrice albenganese. E ora ha ricevuto l’ultima e irrinunciabile chiamata che ci accomuna tutti. Ci ha lasciato Antonello Degola, 78 anni. Da studioso, eclettico e burlesco, di storia locale non aveva fatto notizia, nonostante la meritasse. Ora la sua scomparsa ha quantomeno dato l’onore della cronaca letteraria andorese a chi lo meritava.
All’anagrafe in realtà era Antonio ma tutti lo conoscevano come Antonello e soprattutto conoscevano la sua forte personalità e il suo amore per Andora, per il dialetto e la storia locale. Era nato a Genova e se ne dispiaceva perché diceva sempre che avrebbe voluto nascere ad Andora dove ha vissuto tutta la vita.
La sua famiglia è titolare dei Bagni Regina. E’ stato uno dei testimoni e protagonisti dell’evoluzione turistica di Andora che da piana contadina diventava località balneare. Negli anni si era appassionato alla ricerca storica, scrivendo uno dei pochi libri esistenti su Andora, Edito da Delfino Moro, “Come eravamo. Storia e storie di Andora”. Era autore anche di volumetti dedicati ad aneddoti e personaggi di un tempo, fra i quali il libro “,I contamusse, I Tiabelin e gli altri”.
“Antonello Degola era una delle voci importanti della memoria storica di Andora, testimoniata anche con il suo continuo e prezioso lavoro di ricerca – lo ricorda il Sindaco Mauro Demichelis – Uomo di grande personalità e umanità, cultore della parlata dialettale, intratteneva piacevolmente con i suoi aneddoti che ha racchiuso in bellissimi libri, ma anche con le sue lezioni di storia che recentemente ha tenuto anche all’Unitre di Andora”.
Sposato con Rita, lascia il figlio Mario e il fratello Giovanni. I funerali si terranno martedì 20 agosto, alle ore 15.30 nella chiesa parrocchiale del Cuore Immacolato di Maria. L’assessore alla Cultura Maria Teresa Nasi ha ricordato Degola in un post su Facebook:”Con Antonello Degola Andora perde un prezioso testimone del passato, un cultore del dialetto e della storia andorese. Noi perdiamo il piacere di vedere il tuo sguardo ironico, ma sempre sorridente, di essere accolti dal tuo saluto caloroso e la sagacia delle tue battute. Grazie per la generosità con cui hai condiviso i ricordi dell’Andora che fu nel libro “Come eravamo” e nella rassegna “Storie Andoresi”. Nulla andrà dimenticato nei nostri ricordi e nel cuore.