Già il titolo, un controsenso sportivo, fa intuire che la nuova rubrica di Trucioli dedicata alle varie discipline agonistiche, non sarà come tante altre. “Pallonetto Rasoterra”, curata da Guglielmo Olivero non si soffermerà, a partire da fine settembre, su risultati, classifiche o polemiche della domenica, ma su altri temi di cui è pieno l’universo sportivo ed in grado di coinvolgere anche chi non segue la materia.
“Cercheremo- afferma il giornalista Olivero, per anni al seguito delle principali società sportive liguri- di affrontare temi che pochi curano, come, soltanto per fare un esempio, quello dell’integrazione nel mondo dello sport, con storie davvero particolari. E poi ci soffermeremo su atleti e dirigenti nostrani che hanno alle spalle racconti di vita quasi romanzeschi”.
Prosegue Olivero: “Uno spazio importante sarà dedicato alla memoria, con personaggi che hanno costruito pagine indimenticabili, non soltanto dal punto di vista sportivo. Il primo di questi servizi sarà dedicato al ricordo di Settimio Pagnini, l’uomo che visse due volte come lo chiamavano gli amici”. Le donne avranno uno spazio importante, anche qui con interviste ad atlete che sono diventate un punto di riferimento, non soltanto il Liguria. E poi ancora servizi sugli impianti sportivi e sul rapporto tra sport e disabilità.
Infine un cenno al titolo, surreale ma non tanto: “Con questo titolo – conclude Olivero– vogliamo ricordare, come abbiamo già scritto (vedi….) Antonio Gallizia, un cronista che per tanti anni ha raccontato lo sport, ma, che come lui stesso raccontava, era anche noto per alcune gaffe. L’espressione pallonetto rasoterra apparve su un articolo scritto da Antonio nel raccontare una rete dell’Albenga. Quella domenica era oberato da tanti pezzi da scrivere che non si accorse, ma non soltanto lui, di quell’errore. Ma si, in fondo, e anche questo vogliamo sottolineare nella nostra rubrica: con lo sport è pure una piccola vena di ironia credo non guasti a non prendersi troppo sul serio”.
C’è, inoltre, uno sport di provincia che è meno blasonato, fatto da tanti volontari che hanno come unica ninfa passione ed altruismo; seguono e ‘coltivano’ con la fede del buon esempio messo in pratica, spesso senza i riflettori e gloria materiale. Tante persone uomini e donne, giovani e ‘anta di cui si scrive poco. A loro modo dimenticati, magari per mancanza di spazio, oppure perché nelle redazioni locali esistono altre priorità. Altri modi di concepire tutto ciò che è sport non professionista, l’ultima delle priorità dell’informazione di provincia. Che spesso ci ha regalato sportivi di grandissimo talento.