Leggendo i programmi elettorali ingauni, non resta che piangere. Non un’idea innovativa, non qualcosa di veramente originale e spaccatutto. Solite banalità, menomale che non hanno ritirato fuori la creazione di un fantomatico porto…. Cari futuri amministratori ma dove sta il buonsenso, il vedere i problemi pratici, la realtà? Nessuno che parli di uno sfoltimento della burocrazia e dei burocrati, nessuno che prende in vera considerazione il vero volano che farebbe volare alto Albenga.
E BASTEREBBE GUARDARSI ATTORNO PER VEDERE LE BELLEZZE DELLA CITTA’, ovvero non lagnarsi più che tutto va male, siamo arrivati alla craccia dell’agricoltura, siamo arrivati alla craccia della industria alberghiera, alla craccia delle banche, alla craccia del commercio. Ammetto anch’io il mio fallimento quando ero assessore, molto ingenuo, legato mani e piedi e cerotto in bocca e non ho potuto portare a termine il mio lavoro, vittima di poteri più o meno occulti e di stolti burocrati comunali. Svegliatevi nuove forze, non lasciatevi comandare, date sfogo alla vostra voglia di fare, il vostro entusiasmo sia libero da falsi buonisti e mali consigli.
C’E’ UN BUON SEGRETARIO COMUNALE, FATEVI AIUTARE, CONSIGLIARE, CUSTODIRE, NON SERVONO ALTRE MENTI. L’IMPOVERIMENTO DELLA CITTA’ E’ DOVUTO SOLO AD UNA COSA E NESSUNO NE PARLA, CI AVETE PENSATO? L’errore è stato quello di aver dato tutta l’ECONOMIA in mano a gente foresta che porta lontano il guadagno, che investe lontano, che lascia ad Albenga pochissimi spiccioli, tutto per scimmiottare le grandi città.
Il più grande sbaglio è aver eliminato il commercio al dettaglio, commercianti ed imprenditori che lasciavano sul territorio il guadagno. Le ditte tedesche, olandesi, francesi, TANTO PER CITARNE ALCUNE E CI SONO NUOVE FORZE TERRIBILI CHE AVANZANO E NESSUNO SE NE ACCORGE…..che operano sul territorio, non hanno un minimo pensiero a ridare lustro ad Albenga, per non parlare delle banche.
Siamo diventati burattini in mano a forze foreste che ci stanno portando all’impoverimento sia materiale che culturale, che morale. Riprendiamoci l’entusiasmo di una vera, innovativa agricoltura, non stendiamo più plastica sul nostro fertile terreno, puntiamo sull’eccellenza vera e prendiamo esempio dalla Grande Mela, dove sta rifiorendo il microcommercio perchè, anche se tardi, stanno capendo che la foresta dei piccoli negozi rendono il vicinato amico e sorvegliato. Hanno capito che la gente, in Albenga qualcuno meno male lo ha già capito, che l’unione e lo scambio di notizie, l’amicizia del vicinato, rende meno gravoso il lavoro della pubblica sicurezza.
Ci lamentiamo degli immigrati, ma poi li prendiamo a lavorare sfruttandoli senza pensare che sono come noi, hanno gli stessi doveri e diritti nostri. Solo una grassa ignoranza genera razzismo, solo pochi facinorosi sono sempre a litigare e sobillare, gente che non lavorano, che agiscono nel male, sempre i soliti seduti ai bar.
POI NON NASCONDIAMOCI LA TESTA SOTTO LA SABBIA URLANDO CHE VI E’ TROPPA DROGA, SPACCIATORI E MALAVITA. MA CHI SONO I CLIENTI DEGLI SPACCIATORI? MAGARI, NON CI AVETE MAI PENSATO ?
Un abbraccio a tutti i trecento e passa che vi siete messi in gioco e che Dio vi aiuti e vi illumini.
Gerry Delfino
