Sara Foscolo, a 45 anni, il 27 maggio, primo sindaco rosa, e deputata, a Palazzo Golli ? Nata a Loano allo storico (ora ex) ospedale Ramella, dopo il diploma al liceo scientifico Issel di Finale, nel ’92, fa l’impiegata alla Edil Casa Srl di Ceriale. Due anni dopo è segretaria a Pietra Medica Srl. “Alla Lega Sara Foscolo è arrivata con la profonda convinzione che fosse il partito giusto per lei”. Correva l’anno 2008, con il Carroccio del Senatur e l’acqua ‘benedetta’ delle sorgenti del Po. Nel 2011, da iscritta, inizia il cammino di militante con un crescendo di incarichi, da “unta del signore di Matteo Salvini…”. Fino alla candidatura alla Camera all’uninominale del Collegio 2 Savona, nei listini proporzionali Liguria 1 Ponente e Liguria 2 Levante. Un ‘presidio’ che non ha precedenti nella storia politica e parlamentare della nostra provincia e forse neppure in quella di Imperia. Un attestato di stima e fiducia che pochi in Liguria possono esibire, vantare. Dovrà comunque superare il record di 4 legislature consecutive di un altro pietrese Doc. Enrico Nan, avvocato penalista, onorevole a 40 anni, il 15 aprile del ’94 con Forza Italia e poi Pdl.
“Sono convinta che abbia ragione il nostro segretario nazionale e che al primo posto si debbano mettere gli italiani e sia necessario il federalismo fiscale per una maggiore autonomia”. Considerazioni virgolettate dell’articolo del Secolo XIX del 17 febbraio 2018 che presentava, con una pagina, i candidati savonesi al Parlamento. Lei unica eletta, oltre a Leda Volpi (M5S) medico neurologo nell’Asl 1 Imperiese, tra Daniela Tedeschi (Liberi e Uguali), ex vice sindaco di Arenzano e un ‘peso massimo’ quanto a notorietà e caratura quale Gianluigi Granero, presidente Lega della Cooperative , responsabile savonese di Lega Coop, agente Unipol, figlio del giudice in pensione Francantonio che è stato procuratore capo della Repubblica a Savona, a Trento e prima ancora coordinatore al Ministero di Grazia e Giustizia per l’informatizzazione degli uffici giudiziari. Dopo la positiva esperienza del primo maxi processo informatizzato al tribunale di Savona (caso Teardo).
La pagina elettorale, in cronaca nazionale, firmata da Alessandra Costante, giornalista professionista, già segretario dell’Associazione Ligure (sindaco unitario di categoria), vice segretario nazionale della Federazione della Stampa Italiana. Lunga gavetta da corrispondente del comprensorio loanese (Borgio Verezzi – Borghetto S. Spirito), poi alla redazione centrale di Genova, cronista dal Palazzo della Regione Liguria, fino a inviato speciale e notista di politica nazionale. Una cronista che conosce il territorio dal basso e le dinamiche più aggiornate dei palazzi del potere e della politica ligure.
Alessandra Costante, figlia di un medico condotto e di famiglia a Toirano, il nonno stessa professione a Loano con militanza e candidatura nel Pli, descrive in punta di penna la protagonista del ‘grande salto da Pietra Ligure alla Camera dei Deputati’. “Bruna, forte, volitiva, è stata assessore provinciale (da giugno 2013 a ottobre 2014 ndr) nella giunta del presidente Angelo Vaccarezza, poi assessore e vice sindaco di Pietra Ligure, con Dario Valeriani sindaco, fino all’inizio di febbraio 2018″. L’unica leghista di una città che governava in una giunta di centro sinistra. E il capogruppo di minoranza Mario Carrara, ora alleato nella grande coalizione del centro destra, aveva puntato l’indice della ‘singolare presenza’ tollerata sia dalla Lega, sia dal Pd.
Vice sindaco fino alla candidatura parlamentare, con i pidiessini scatenati, costretta a dimettersi. Solo ora Valeriani ammette l’errore di aver ceduto alle pressioni (leggi gruppo Luigi De Vincenzi), sacrificandola. Il pentimento di un indipendente (Valeriani), sempre nell’agone di centro sinistra dove è stato vice sindaco, convertito sulla via di Damasco alla ‘giusta causa’ di Foscolo sindaco e consigliere comunale uscente della Lista Civica per Pietra che univa una eterogeneo raggruppamento.
Seguiamo ancora Alessandra Costante. “La leghista Foscolo si occupava della Polizia Municipale, viabilità, politiche sociali, attività produttive, condizione giovanile“. Con quale curriculum e competenza ? Questa volta tocca a noi approfondire e seguire il percorso vincente, in attesa del prossimo tassello, eletta primo cittadino. Oltre al ruolo di segretaria amministrativa di condomini e vendita immobiliare, ad occuparsi di amministrazione e responsabile del personale, dal ’99 al 2006 ha fatto esperienza nel volontariato del Soccorso Croce Rossa Italiana al Comitato locale di Genova, di Corso Gastaldi. Dal 2011 membro della Consulta Provinciale Femminile di Savona. A Palazzo Nervi, sede dell’Amministrazione provinciale, aveva le deleghe al Turismo, Cultura, Sport e Coordinamento delle Politiche Comunitarie.
Quale futuro le riserverà la sorte proprio nella sua Pietra Ligure (lei risiede a Borgio Verezzi e la privacy non rivela se con un compagno di vita), dopo aver battuto tutti i concorrenti del collegio 2 della Camera grazie al supporto del centro destra unito (LEGA, FI, FRATELLI D’ITALIA, NCI, UDC). Ben 54.785 voti (38,2%), a seguire Leda Volpi, eletta con 42.293 (29,35), Granero (non eletto) con 35.220 (24,44).
L’onorevole Foscolo fa parte della XII° Commissione Affari sociali e della Commissione parlamentare per gli affari regionali. Risulta in aspettativa da azienda privata (Pietra Medica Srl – medici di famiglia associati). Ha dichiarato la proprietà di un appartamento con box a Borgio Verezzi dove abita, di una Mercedes, 16 cav. del 2011 e di una Sym Symphony del 2010. Una reddito lordo di 28.294 euro, relativo alla dichiarazione del 2017, di cui 27.523 lordo da lavoro dipendente.
E’ prima firmataria della proposta di legge per la “Disciplina delle attività funerarie, della cremazione e della conservazione o dispersione delle ceneri”. E come comifirmatario: “Introduzione del trattamento farmacologico di blocco androgenico totale a carico dei condannati per delitti di violenza sessuale”. “Istituzione della Giornata nazionale della memoria e del sacrificio alpino” .Introduzione degli ausili e delle protesi destinati a persone disabili per lo svolgimento dell’attività sportiva tra i dispositivi erogati dal Servizio sanitario nazionale”. “Istituzione dell’insegnamento dell’educazione civica nella scuola primaria e secondaria e del premio annuale per l’educazione civica”. Disposizioni per il riconoscimento della cefalea primaria cronica come malattia sociale”.”Modifiche all’articolo 58-quater della legge 26 luglio 1975, n. 354, in materia di divieto di concessione di benefici penitenziari in caso di recidiva” .”Modifiche all’articolo 172 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, e altre disposizioni per prevenire l’abbandono di bambini nei veicoli chiusi”. Riconoscimento della figura dello studente caregiver familiare”. Modifiche al testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, di cui al regio decreto 18 giugno 1931, n. 773, in materia di rilascio della licenza di portare armi” . “Riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria primaria”.
E ancora, tra le più significative: “Norme generali per la protezione e la conservazione della fauna ittica, la gestione delle acque pubbliche e la disciplina della pesca e del turismo alieutico nelle acque interne”. “Modifiche agli articoli 61 e 336 del codice penale e misure per garantire l’ordine e la sicurezza nelle strutture ospedaliere, per la tutela del pubblico, dei medici e degli operatori sanitari”. “Agevolazioni per la riapertura e l’ampliamento di esercizi commerciali e attività artigianali e di servizi nei comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti” . Istituzione e disciplina delle zone del commercio nei centri storici”. “Modifiche alla legge 15 dicembre 1999, n. 482, in materia di tutela delle lingue storiche locali” . “Istituzione dell’insegnamento della storia e della cultura del vino e delle eccellenze gastronomiche italiane come materie di educazione civica, e altre disposizioni per la promozione del settore enogastronomico” . “Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sulle comunità di tipo familiare che accolgono minori, nonché disposizioni in materia di incompatibilità della funzione di giudice onorario del tribunale per i minorenni e di tutela del diritto del minore ad una famiglia”.
Insomma il lavoro alla Camera impegna parecchio. Percepisce un’indennità di 5 mila euro netti mensili (10.435 lorde). A cui va aggiunta una Diaria mensile di 3.503 euro nette, decurtata di 206,58 per ogni assenza dall’assemblea in cui si svolgono votazioni con procedimento elettronico; occorre partecipare almeno al 30% della votazioni nell’arco della giornata. Un’ulteriore decurtazione di 500 euro per assenze nelle sedute di giunta o commissioni permanente e speciali. Poi c’è un rimborso spese di 3.690 euro. Sommati fanno un totale di 12.193 euro netti al mese. I parlamentari non pagano le autostrade, ferrovie, trasporti marittimi o arei sulle tratte nazionali. Ricevono, inoltre, 3.223 euro a trimestre per i trasferimenti dal luogo di residenza all’aeroporto più vicino e tra Romano Fiumicino e Montecitorio. Versano ogni mese 525, 66 euro per l’assistenza sanitaria integrativa e 784 per l’apposito fondo di fine mandato pari all’80 % dell’importo mensile loro di indennità. Dal primo gennaio 2019, percepiscono la pensione con il sistema contribuito, ovvero in base ai contributi versati e non retributivo come accadeva prima.
Non se la passano maluccio i nostri eletti a Roma capitale d’Italia. “Mi sono candidata perchè
in tanti me l’hanno chiesto – motivazione che peraltro è abituale per chi aspira a sindaco di città o paesi dell’entroterra. Chi ha il coraggio di dire di no di fronte a cotanta insistenza a fronte del bene comune ? Se ascoltiamo Matteo Salvini a La 7 (Otto e Mezzo del 8 maggio 2019, ore 21 esatte): “Oggi fatichiamo a trovare persone che siano disposte a fare il sindaco…”. Risposta testuale ad un’argomentazione della conduttrice Lilli Gruber a proposito dell’abuso d’ufficio contestato al presidente della Regione Lombardia, avv. Attilio Fontana, per un consulenze di poche migliaia di euro all’ex socio dello studio legale. In realtà a dare un’occhiata alle liste e ai candidati sindaci di città rivierasche e paesi dell’entroterra non è affatto così, ma forse sarà soltanto una corsa, una sfida nella terra ligure. Salvini, dall’alto del ministero e della sfera politica, avrà altri elementi di giudizio in più rispetto a noi.
Se eletta Sara Foscolo deve conciliare il pur gravoso impegno romano. Si pensi anche alla sedute straordinarie, non stop, quanto a giorni per certe votazioni. Ma ecco un’importante anticipazione – rivelazione: ” A parte due o tre giorni che sarò occupata alla Camera, per il resto della settimana sarò presente in Comune a Pietra Ligure e rinuncerò allo stipendio da sindaco che ho intenzione di devolvere alle associazioni di volontariato”. La legge lo consente per i comuni sotto i 20 mila abitanti. C’è un’altra dichiarazione che potenzialmente dovrebbe far fare i salti di gioia agli elettori pietresi. L’ha riporta una seria e diligente corrispondente del Secolo XIX quale è Silvia Andreetto, nell’edizione del 2 aprile scorso. Una affermazione che ha meritato il titolo. “Foscolo in campo: Con noi Pietra Ligure diventerà una perla”. Non si è spinta troppo in alto ? Non è eccessivo fumo ? Spiega il segreto del ‘miracolo’ dietro l’angolo: “Essere onorevole e sindaco non è un difetto, semmai un valore aggiunto. In un anno da parlamentare non ho mai fatto mancare la vicinanza alla mia città”. E a dar manforte a ‘Sara sindaco‘ sono già arrivati i pezzi da ’90 della Lega Ligure, e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giorgetti e c’è chi scommetta sulla sorpresa Salvini, durante il tour elettorale di domenica a Ventimiglia, Sanremo e tappa ad Albenga.
Insomma se con la seconda repubblica erano ‘scomparsi’ i politici nazionali, invisi alla maggioranza degli elettori, ma anche oratori di piazze semivuote, con la terza repubblica giallo – verde il clima è cambiato. Salvini fa molta più attrazione per la folla, rispetto agli anni recenti dei ‘comizi’ di Grillo e dei suoi eredi politici. L’interrogativo è se durerà. Anche Umberto Bossi, negli anni d’oro della Lega Nord per la Padania, riempiva le piazze ed i teatri. Forse gli eredi hanno imparato come rimediare certi errori. C’è da aggiungere che la stragrande maggioranza dei cittadini non segue le inchieste giornalistiche che porta avanti l’Espresso a proposito dei canali che finanzierebbero la Lega di Salvini e la destinazione di somme scomparse.
La candidata sindaco che all’interrogativo: “Se riuscirò a tenere tutti a bada? Forza Italia e Lega? – risponde- “Posso tranquillamente assicurare che non ci saranno problemi, abbiamo creato un gruppo, una squadra e tutti remeranno nella stessa direzione, una amministrazione che durerà per cinque anni”. E l’on Giorgio Mulè, ex direttore di Panorama, paracaduto da Berlusconi nel collegio di ponente (Ceriale – Ventimiglia), eletto con 66.751 voti, osserva: “E’ vero a Roma io e Sara siamo divisi… tuttavia spero che l’incatesimo si possa spezzare presto” e prosegue “A livello locale stiamo dimostrando che il centrodestra non è una accozzaglia come qualcuno vuol far credere, ma siamo uniti e compatti, con candidati forti e competenti pronti a governare le località del savonese, come qui a Pietra Ligure con Sara Foscolo”.
Se diventerà il successore di Valeriani, la Foscolo forse un piccolo merito potrà venire anche da papà Paolo, oggi in pensione, medico di base e di famiglia proprio nel pietrese. E’ stato consigliere comunale a Pietra Ligure (vedi ritaglio stampa a fondo pagina) con la Democrazia Cristiana allora agli splendori di primo partito nazionale e in molti centri e paesi della provincia. In precedenza eletto nel parlamentino, sempre con lo scudo crociato, di Bardineto. Lo scorso numero, occupandoci del Puc di Laigueglia, abbiamo scritto della carriera del neo sindaco Roberto Sasso Del Verme, eletto nel pieno della sua carica di segretario provinciale della Lega, socio in affari (agenzia immobiliare ad Alassio) del senatore Paolo Ripamonti che a 44 anni, laiguegliese con domicilio a Garlenda, si è ritrovato senatore con un vero e proprio diluvio di voti (114.589). Una volata fulminea, da segretario predecessore di Sasso Del Verme, chiamato in soccorso della giunta di centro destra di Savona quale assessore esterno alla Polizia Urbana e non solo. E che, stando alle cronache giornalistiche, non aveva brillato quanto a risultati e competenza.
C’è un aspetto che unisce il sindaco di Laigueglia e, se eletta, il futuro sindaco di Pietra Ligure. Il papà di Roberto era stato consigliere e assessore a Laigueglia, negli anni in cui risultava iscritto ad una loggia di Piazza del Gesù e di cui abbiamo dato conto nel numero scorso. Il papà di Sara, risultava nel piedilista, sempre all’Obbedienza di Piazza del Gesù, nella Rispettabile Loggia Le Agavi, poi Eleuteria, del comprensorio pietrese e finalese. I documenti risultavano acquisiti in una serie di perquisizioni disposte dal sostituto procuratore della Repubblica, Filippo Maffeo (poi completati dal dossier sulla massoneria dell’allora ten. col. Nicolo Bozzo al comando provinciale di Savona e allegati all’inchiesta Teardo 1 e 2). Maffeo, giovanissimo consigliere comunale a Loano, eletto da indipendente Dc, si era trovato la ‘patata bollente’ di un esposto che segnalava la presenza di ‘fratelli’ tra funzionari pubblici statali, provinciali e comunali. Dispose una serie di perquisizioni che via via si allargarono da Savona all’intera provincia. Un vero e proprio terremoto, con Il Secolo XIX, che primo caso in Italia (inizio anni ’80) si trovò a pubblicare gli elenchi di tutti i fratelli massoni prima della provincia di Savona, poi di Imperia, buona parte di Genova e del Levante. Emersero gli elenchi di quattro obbedienze, poi alcune spurie.
La più inquinata (tanto che seguì un generale repulisti e chiusure, molti scelsero di andare in sonno rinunciando alla vita attiva e a versare le quote dovute), stando agli atti, era proprio la rete che aderiva alla Gran Loggia d’Italia degli antichi liberi ed accettati muratori (32 i nomi della loggia del dr. Foscolo, vedi copia dell’originale). Foscolo padre non è mai stato coinvolto nell’inchiesta Teardo e appendici varie, solo due furono arrestati per vicende diverse e diversa gravità degli addebiti: l’allora giovane petroliere e ricco possidente Federico Casanova di Finale Ligure e l’ormai anziano ex sindaco di Pietra Ligure, Giacomo Accame, leghista dalla testa ai piedi.
Il giudice Maffeo si era dovuto difendere da un durissimo esposto – denuncia inviato alla Procura generale di Genova in cui lo si accusava di aver disposto perquisizioni utilizzando uomini della squadra mobile di Savona (“…si sono presentati con i mitra in mano….”) e prevaricando il codice di procedura penale. Fu scagionato e successivamente emerse la presenza di Teardo nella P2 (ma era pure iscritto a due diverse obbedienze nel savonese), un paio di logge riservate i cui nomi erano all’orecchio del gran maestro e gravitavano tra Liguria, Piemonte e Sicilia.
Da cronisti che seguimmo buona parte di quelle vicende massoniche e giudiziarie abbiamo superato alcune querele, poche smentite sull’appartenenza a logge e forse, non è mai stato scritto, il compiacimento di chi era ‘massone per vocazione, fede e non per ‘affari e protezioni, carriere’.
Vale la pena ricordare che l’articolo 8 della Lega Nord – come abbiamo avuto modo di documentare – proibisce (o forse proibiva) l’adesione alla massoneria e Bossi se ne faceva vanto additandola a Roma ladrona e al Vaticano socio in affari, erano gli anni di Sindona, Calvi, Marcinkus. Nei giorni scorsi Nino Di Matteo, sostituto procuratore della Direzione nazionale Antimafia, 57 anni, gran parte sotto scorta, a proposito dell’indagine sul tema delle complicità eccellenti attorno al super latitante Matteo Messina denaro, imprendibile dal 1993, parrebbe unico caso al mondo di un boss dei boss, dava una sua chiave di lettura: “ ….E’ a conoscenza di segreti che evidentemente una parte ancora esistente del potere non vuole che vengano fuori. E dalle indagini continua ad emergere una rete di protezioni trasversale del latitante che purtroppo sembra riguardare uomini delle istituzioni, massoni deviati o meno, imprenditori e politici”.
Fortunatamente questa provincia è risparmiata da certa massoneria, anche se negli anni ha ripreso quota e fette di potere. Nella politica da Forza Italia, dall’ex Psi, Psdi e Dc, Pri, si è diramata in alcune significative leve del potere leghista, a cominciare da sottosegretari e parlamentari liguri, a sindaci, assessori regionali, esponenti leghisti anche di primo piano. Non è chiaro cosa sia accaduto o cambiato a proposito dell’articolo 8. Massoneria che è assai più presente e ‘dirompente’ nella Sanità pubblica e privata, iniziando dai ‘piccoli baroni’ in camice bianco, nelle amministrazioni comunali, in gangli della rete bancaria, professioni.
Da tempo (salvo un paio di cassi fortuiti di riflesso) la massoneria savonese in quanto tale, con i suoi affiliati, non è coinvolta direttamente in indagini giudiziarie. Anche se resta l’ombra dell’influenza. Non siamo insomma né alla cappa di piombo, nè al ‘Grande Fratello’. E non cercava neppure ‘materiale’ di loggia il ladro acrobata che un sabato pomeriggio del 3 dicembre 2018 ha fatto irruzione nell’alloggio dei genitori dell’on. Foscolo. ” Spavento, disagi e danni materiale – spiegava al telefono la figlia al cronista Giovanni Ciolina.
Intorno alle 18 il ladro si è arrampicato lungo un tubo della grondaia fino al secondo piano. Quando la signora Foscolo è rientrata ha trovato la porta bloccata dall’interno con una seggiola ed ha subito dato l’allarme. Alloggio a soqquadro, davvero magro il bottino. E sui social la figlia ha ringraziato le forze dell’ordine per il tempestivo intervento e “nella speranza che il decreto sicurezza del ministro Salvini serva a fare da deterrente”. Insomma ogni occasione è utile per promuovere la Lega con il vento in poppa. E forse donerà a Pietra il terzo sindaco del Carroccio sulla ‘poltrona’ del municipio dopo il cav. Accame e Daniele Negro.
Luciano Corrado