In questi giorni fa notizia il libro che rivela gli incontri segreti tra Giorgio Almirante, segretario nazionale del Movimento sociale e Enrico Berlinguer segretario del Partito Comunista Italiano. Agli antipodi nella lotta politica, ma uniti contro gli estremismi ed il terrorismo, evitare che il paese fosse travolto. 4 forse 6 appuntamenti segreti, pur senza banalizzare il fascismo. Mentre la cronaca descrive una recrudescenza di episodi di stampo squadrista, il clima della piazza e degli esagitati rischia di far esplodere la violenza (persino a Savona il prefetto è dovuto correre ai ripari con prevenzione deviando il corteo del 25 Aprile dopo ripetuti episodi allarmanti), c’è anche chi manifesta senza timori la sua fede nella destra diciamo radicale. C’è un sindaco che viene sistematicamente ignorato, Claudio Cavallo, big di Medioelanum, che è tornato primo cittadino di Stellanello. E forse l’unico sindaco di Fratelli d’Italia nel savonese. Di recente ha postato un’immagine di Alimirante mentre parla alla folla. Ad Alassio, invece, c’è chi ha esibito l’uovo di Pasqua con l’effige di Mussolini.
A Finale Ligure che va alle urne per le comunali è battaglia per la cittadinanza onoraria a suo tempo concessa al Duce. E poi c’è chi non nasconde affatto le sue simpatie per alcuni rappresentanti della destra extraparlamentare (Casa Pound) e si fa immortalare come nel caso dell’ex sindaco di Loano, ex presidente della Provincia, attuale capogruppo in regione di Forza Italia, da cavallo di razza con Claudio Scajola ministro e parlamentare, a fedele delfino del presidente Giovanni Toti. Angelo simpatie dell’ultra destra da ragazzone, a democristiano con papà consigliere comunale, a berlusconiano dalla testa ai piedi. Angelo in posa alla commemorazione dei caduti di Salò o con i sostenitori della repubblica neofascista. A modo suo è pure coerente, forse un po meno quelli che fanno a gara per averlo come amico ed ospite e si professano democratici ortodossi. Ciò non significa che Vaccarezza appartenga ai gruppi armati, a nostalgici di colpi di Stato, ritiene evidentemente che non si debba dare giudizi settari e sbrigativi. Lui non si nasconde e gli va dato atto. Alla stessa stregua il sindaco di tutti di stellanesi tifa per il ritorno dei tifosi di un governo forte, se non proprio alla Mussolini, almeno nelle immediate vicinanze. Un giorno, grazie al governo Salvini – Di Maio, potremmo anche scoprire che il fascismo è ad un passo dall’essere sdoganato. Non a caso il ministro dell’Interno ha pubblicato un libro con l’editore di Casa Pound, cittadino pregiudicato. E dire che Paolo Emilio Taviani, da ultimo ministro dell’Interno, era caduto in disgrazia (nel potere democristiano nazionale e non solo) per aver dichiarato che l’estremismo bombarolo e delle stragi era solo di matrice nera. Senza andare lontano vedi i misteri delle bombe di Savona del 1974- ’75. In realtà di delitti e follia di terroristi rossi ne hanno messo
a segno un bel numero che però nulla c’entrava con la lugubre stagione stragista dove sono emerse responsabilità dei servizi segreti deviati e della Cia, senza mai arrivare alla prova del nove.
ROBERTO SOCCO DI ALASSIO
HA POSTATO SULLA PAGINA FACEBOOK
E RILANCIATA DA NUMEROSI NAVIGATORI
DA FINALE LIGURE POLEMICHE A NON FINIRE, MA IL SINDACO AVV. FRASCHERELLI, Pd, CHIAMATO IN CAUSA RISPONDE SENZA INDUGI, PER REVOCARE LA CITTADINANZA MUSSOLINIANA
A STELLANELLO SULLA PAGINA SOCIAL DEL PRIMO CITTADINO SI LEGGE
Enrico Berlinguer, segretario del Partito Comunista dal 1972 al 1984. Giorgio Almirante, iscritto al Partito Nazionale Fascista (fino al 1943), al Partito Fascista Repubblicano (1943-45) ed al Movimento Sociale Italiano – Destra Nazionale (1946-1988).
Due personaggi estremamente diversi, due uomini agli antipodi. Non li ho mai visti insultarsi in nessun programma televisivo, né in bianco e nero né a colori. Quando l’11 giugno del 1984 morì Enrico Berlinguer, colpito da un ictus durante un comizio per le elezioni europee, Giorgio Almirante si recò in Via delle Botteghe Oscure, allora sede del PCI, dove era stata allestita la camera ardente dell’avversario di sempre (mai nemico) per rendergli un commosso omaggio e si mise in fila, lui, ex-fascista, con gli altri comunisti. Nessuno lo contestò o lo scacciò. Giancarlo Pajetta e Nilde Iotti lo riconobbero, ed affabilmente lo invitarono a seguirlo all’interno davanti alla salma dell’uomo con cui aveva avuto confronti decisi ma leali. Quando Almirante morì, il 22 maggio del 1988, gli stessi Pajetta e Iotti si recarono in via della Scrofa, sede del MSI, per ricambiare l’omaggio, circondati, da parte dei “camerati”, dello stesso rispetto che i comunisti avevano riservato 4 anni prima all’uomo di destra davanti alla bara del loro segretario.
Che rimpianto di quell’uomo di sinistra, che non aveva bisogno di insultare o di demonizzare nessuno! Che rimpianto di quell’uomo di destra che rispettava chi non era dalla sua parte senza offendere e senza odiare. Che nostalgia di quegli uomini!
(Stefano Burbi)9
ANCORA SU ALMIRANTE COMMENTI
Italo Ciccione: E come al solito i macachi ipocriti per non dire spregevoli, non hanno minimamente appreso nulla. Anzi hanno avuto anche futuristici consensi da altrettanti macachi. (Si scrive così?) Povera Italia che fine .
. Ossia da UOMO DI DX !!!
Valerio Favi Concordo pienamente nella Tua analisi, Caro Claudio aggiungerei nella striscia di radical schic la parola manipolazione che loro da parecchi lustri usano sotto traccia e trasmettono pubblicamente la loro strategia subdola e di potere che credo che ancora adesso hanno un po diluito ma che sono consapevoli che lo potranno perdere per parecchio tempo. Vedi in primis l’informazione. Cor Coribus Valerio
DA LOANO UN PERSONAGGIO CERTAMENTE PIU’ POPOLARE SULLA SCENA PUBBLICA LIGURE
UN AUTENTICO PROFESSIONISTA DELLA POLITICA ANGELO VACCAREZZA CHE NON HA MAI FATTO IL CARBONARO QUANTO AD ESIBIRSI CON ESPONENTI DELLA DESTRA CONOSCIUTI PER UNA CERTA NOSTALGIA, ANCHE NELL’ABBIGLIAMENTO. TUTTO ALLA LUCE DEL SOLE TRA APPLAUSI E CRITICHE. PURCHE’ SE NE PARLI
VACCAREZZA LOTTA ANCHE PERCHE’ NON SI SPENGA LA VOCE DI RADIO RADICALE
Liguria – I consiglieri regionali di Forza Italia Claudio Muzio e Angelo Vaccarezza hanno depositato un ordine del giorno con cui chiedono al presidente della Regione, Giovanni Toti, di attivarsi presso il Governo affinché venga prorogato il vigente regime convenzionale, in scadenza a maggio, che consente a Radio Radicale la trasmissione delle sedute dei lavori parlamentari. Il documento presentato da Muzio e Vaccarezza verrà votato in una delle prossime sedute di Consiglio Regionale.
«Era inizialmente nostra intenzione – dichiarano i due consiglieri di Forza Italia – chiedere di votare in via urgente, l’ordine del giorno. Purtroppo ciò non è stato possibile poiché la messa al voto di proposte urgenti in corso di seduta è ammessa dal Regolamento solo nel caso in cui il documento venga sottoscritto da tutti i gruppi presenti in Consiglio Regionale. Avendo riscontrato in via informale la mancanza di unanimità, abbiamo deciso di far seguire al nostro ordine del giorno l’iter ordinario. Ciò, tra l’atro, consentirà una più ampia e articolata discussione in Aula sul tema, non prevista per la procedura d’urgenza».
«Ci auguriamo in ogni caso – proseguono Muzio e Vaccarezza – che questo odg venga discusso e votato in tempi brevi, di modo che entro maggio il Consiglio Regionale possa esprimere il suo sostegno a Radio Radicale, sollecitando il Governo a prorogare la convenzione. Questa emittente privata – sottolineano ancora i due consiglieri regionali – svolge infatti da ormai tanti anni un servizio pubblico, è una ‘impresa radiofonica che svolge attività di informazione di interesse generale’, come riconosciuto dalla legge 230 del 1990. Radio Radicale – concludono – è un patrimonio di tutti, che va salvaguardato, perché con la trasmissione delle sedute parlamentari, dei congressi e delle maggiori manifestazioni dei partiti e dei sindacati, dei convegni organizzati dalle associazioni del mondo del lavoro e dell’impresa, delle conferenze stampa, dei più importanti procedimenti giudiziari, ha portato e porta nelle case dei cittadini, senza filtri e senza manipolazioni, ciò che accade nei palazzi della politica e della vita istituzionale italiana».