Affilare le armi della saggezza e del buon senso per il bene comune. Puntare ad alleanze omogenee e affidabili senza la clave delle poltrone. Non inseguire il botta e risposta solo per apparire, il copia ed incolla dei comunicati: diseducativo nel giornalismo quanto rifuggire l’informazione notarile lungo una linea sottile che lega il diritto ad essere informati a quello di informare con verità e l’approfondimento (vedi l’articolo sulla Costituzione dell’ex giudice a Savona del caso Teardo, Michele del Gaudio). Albenga che dopo una partenza dignitosa e sapiente del ‘novello’ candidato sindaco Calleri (volare alto, sbagliato scendere ai piani bassi dei politicanti), forse mal consigliato, ha iniziato la partita di ping pong su ‘cosucce’ anziché proporre alla riflessione dei cittadini tematiche e proposte perseguibili, meglio se si rifugge il libro dei sogni, la lista degli annunci ad effetto. Non sarà un caso se tanti cittadini disertano le urne e il voto di protesta (vedi politiche del marzo scorso) sono la prova del nove.
Su questo numero, senza pretese, proponiamo all’attenzione dei lettori due avvenimenti di cronaca preelettorale. La scelta dell’ avv. Mauro Vannucci, un sosia di Viveri quanto a popolarità, con qualche sbandamento a destra, a sinistra e al centro, senza infortuni particolari se non qualche delusione rispetto alle aspettative. Pur trattandosi di una candidatura che non rappresenta il rinnovamento, resta un punto di riferimento per gli elettori che nel tempo l’hanno apprezzato.
Altro tema. Pubblichiamo una nota stampa nello stile e nella forma tagliente, con punte di ironia e fine sarcasmo, a firma del combattente Eraldo Ciangherotti per il quale svanita sull’altare dello scacchiere politico del centro destra la nomination a candidato sindaco, potrebbe essere ripagato con il primato del più votato dello schieramento. Ciangherotti prende in castagna Tomatis, entrambi laureati in medicina e chirurgia, che prima non avalla il contributo comunale per la sopravvivenza del Centro salute, utile come il pane anche se da assai meno servizi, per fare un esempio, di quello di Loano, ed esce dall’aula consiliare al momento della votazione. Poi, in giunta, si ravvede e vota a favore senza timori (infondati di conflitti, ex interesse privato in atti d’ufficio, oggi radicalmente modificato), come avrà chiarito Cangiano sindaco e avvocato. Si aggiunga che ha fatto benissimo Tomatis a ricredersi ed evitare la melina. Giusto che si sappia visto anche dall’opposizione che farebbe, a sua volta, un errore ingigantire.
Si parli semmai di problematiche che riguardano ed affrontano il lavoro per i giovani, mettere in cantiere opere pubbliche e dare impulsi di sviluppo virtuoso verso l’iniziativa privata, accorrere al capezzale dell’agricoltura e degli agricoltori. Negli ultimi cinque anni – come documenteremo in un prossimo numero – sono stati messi all’asta fallimentare, nella pianura d’Albenga, 1678 terreni agricoli, una dozzina di immobili con relative aziende. I prezzi dei terreni sono in caduta libera e non c’è di fatto richiesta sul mercato delle vendite, si era toccato 200 euro il mq, oggi siamo a 50 euro che vada bene. E se le nostre informazioni, di fonte società specializzate del settore e pur approssimative, nella stessa piana – comprende Albenga, Ceriale, Cisano sul Neva e Villanova, Ortovero – sono in vendita oltre un migliaio di appezzamenti censiti come agricoli.
Si sbandiera ai quattro venti, oltre ogni ragionevole ottimismo, l’enogastronomia, a partire dai vini. Si dia un’occhiata alla rassegna stampa (canali di informazione) nazionale ed internazionale, si veda quante sono le citazioni, i servizi Tv, di fatto la promozione, di aziende vitivinicole. Albenga che non un secolo fa aveva lanciato la sfida del bollino, frutta e verdura locale, da esibire sulle vetrate dei negozi specializzati e oggi sul mercato settimanale e non solo, per trovare i carciofi nostrani di Albenga bisogna munirsi di tanta pazienza. Eppure i carciofi, come altre vere eccellenze del territorio, non è fumo, ma sostanza organolettica che si distingue persino tra zona a zona di produzione della piana. Albenga che primo produttrice di fiori in vaso delle Liguria dovrebbe essere una città fiorita, da ponente a levante, dal mare ai suoi confini, in tutti gli spazi pubblici, con una cura meticolosa e costante. Sarebbe un biglietto da visita senza pare in Liguria e se succede in Svizzera, in Germania o a Merano, non si capisce perchè la città non debba sfruttare una sua risorsa per presentarsi col decoro da cartolina. Per la serie fatti e non annunci parolai.
COMUNICATO STAMPA – L’avv. Mauro Vannucci si candiderà insieme al dott. Riccardo Tomatis alle prossime elezioni amministrative per la città di Albenga. La notizia giunge direttamente dal noto avvocato albenganese.
“ La mia scelta di candidarmi a sostegno di Tomatis è stata molto ponderata e deriva da vari motivi e condivisione sui programmi di ispirazione puramente civica. Anche Calleri mi aveva chiesto di candidarmi con lui. Sicuramente Gero è una brava persona, ma purtroppo dovrebbe pensare più a far da paciere, tra chi già oggi sta litigando per le poltrone, che ad amministrare la città; peraltro non avrebbe neppure l’esperienza politica per gestire una tale situazione esplosiva. Riccardo Tomatis ha invece presentato una proposta civica senza imposizioni di partito. Dopo cinque anni da vice Sindaco ha sicuramente acquisito conoscenze e competenze necessarie e fa parte i una squadra con l’attuale sindaco Cangiano che sicuramente potrà dare un importante apporto, squadra composta inoltre da molti volti nuovi che si candidano per il bene della città. Da parte mia, conclude l’avv. Vannucci, credo di poter fornire la mia competenza amministrativa e professionale sia nel settore del turismo che nel campo della sicurezza”.
Molto soddisfatto per la scelta il candidato Sindaco Tomatis:” Ringrazio Mauro per la fiducia e per aver capito lo spirito della mia squadra. Sicuramente la sua esperienza sarà un valore aggiunto per un gruppo molto valido, determinato e unito come il nostro dove non si parla di poltrone ma delle scelte per il futuro di Albenga”.
LA DOTE, PER TOMATIS SINDACO ,DELL’ESUBERANTE SIMPATICONE MAURO VANNUCCI:
1) Elezioni comunali 2001. La lista “Voce alla gente” di Mauro Vannucci prende più poco meno di 1.000 voti . Si accorda col sindaco vincente Mauro Zunino e diventa presidente del Consiglio Comunale e assessore al Turismo.
2)Elezioni 2004: vince Antonello Tabbò, Vannucci va all’opposizione. La sua lista prende 1500 voti
3) 2010 Capolista “Forza Albenga” appoggia Rosy Guarnieri per Vannucci 180 preferenze sulla scheda elettorale
4) Elezioni 2014: appoggia Cangiano sindaco con lista “Voce alla gente +” Ottiene 180 voti che però non bastano, battuto sul filo da Manlio Boscaglia.
5) Comunali 2019. Vannucci: ‘Fanno piacere, ma non corro per il successo personale. Semmai sono spronato ed incoraggiato da molti cittadini elettori…’.
LA SOTTILE IRONIA CHE CHIAMA IN CAUSA IL VICE SINDACO
A PROPOSITO DI CONFLITTO DI INTERESSI NEL CENTRO SALUTE
Eraldo Ciangherotti, capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale e consigliere provinciale.