Il declassamento del reparto di Gastroenterologia dell’ospedale di Sanremo ha una madre e un padre. Per nulla ignoti, capaci di ogni sfida, salute o non salute, elezioni comunali dietro l’angolo. Confidando anche nella fabbrica del consenso. Chissà se qualcuno ricorda le telecamere, interviste a medici e pazienti, famigliari, statistiche, tra le mura di un’eccellenza ospedaliera pubblica. Un altro fiore all’occhiello, in Liguria, è la pneumologia dell’ospedale di Imperia. Leggi a fondo pagina la replica dell’assessore Sonia Viale al Pd: “Voi esperti in quanto a favorire il privato a totale discapito del pubblico, come dimostra la vicenda GSL. Con questa giunta 3 ospedali del ponente ligure saranno potenziati a vantaggio degli utenti e a tutela dei dipendenti”. Avrà pensato anche al ‘caso Sanremo’ ? ‘Certamente’ fa sapere.
Recentemente ho letto su un giornale locale una delle frequenti lettere di elogio e ringraziamento al personale del reparto di gastroenterologia dell’ospedale Borea di Sanremo; ecco il titolo, Sanremo: paziente di Gastroenterologia elogia il Primario e tutto il reparto “Deve restare al Borea!” . Il 14.08.2018 lo stesso giornale ha pubblicato una mia analoga lettera aperta, Declassamento del reparto di Gastroenterologia con l’accorato appello “Il Primario Conio resti a Sanremo”.
Anche Trucioli ha pubblicato il mio modesto ma accorato appello il 6 settembre 2018 “Lettera da Sanremo//” Oltre ai citati, sono stati innumerevoli gli appelli di privati cittadini alla direzione sanitaria dell’Asl1 affinché uno dei pochi reparti di eccellenza della sanità imperiese non fosse declassato. Vale la pena di ricordare alcune richieste ben più autorevoli come la delibera del 18.09.18 con la quale il Consiglio comunale di Sanremo ha dato ampio mandato al Sindaco Alberto Biancheri “Ad attivarsi in ogni sede al fine di scongiurare il declassamento con ogni iniziativa politica, amministrativa e legale per tutelare i legittimi interessi della città”.
La conferenza dei sindaci, svoltasi a Palazzo Bellevue il giorno successivo, che ha visto i sindaci Biancheri per Sanremo, Scajola per Imperia e Ioculano per Ventimiglia chiedere, all’assessore Sonia Viale e al direttore generale dell’Asl1 Marco Damonte Prioli, la sospensione del provvedimento di declassamento. A nulla è valso l’appello del Dott. Luigi Pasquale, presidente della SIED, Società Italiana Endoscopia Digestiva, del quale cito la conclusione della sua lettera inviata a Sonia Viale, dopo due pagine di premesse: – APPARE INCOMPRENSIBILE il declassamento della Struttura Complessa di Gastroenterologia di SANREMO (ASL 1 Imperiese) a Struttura Semplice, deciso dalla Regione Liguria il 26 Giugno 2018. Nel solo anno 2017 sono state effettuate 10459 prestazioni in regime ambulatoriale, pur disponendo di soli 4 posti letto, spesso bloccati per mettere i letti a disposizione del Pronto Soccorso nella situazioni di emergenza, pari a 361 (60 a pazienti fuori regione e 66 a pazienti di altre ASL liguri).
Inoltre la Struttura Complessa di Sanremo è la sola in tutta la Liguria ad eseguire interventi endoscopici complessi (Disezioni sottomucose, protesizzazioni complesse, trattamento di neoplasie superficiali). E’ stato il primo centro ligure ad eseguire l’ecoendoscopia sia diagnostica, che operativa”. Così come inascoltate sono state le oltre 30 mila firme raccolte dalla deputata Leda Volpi al gazebo del M5s. Nulla è valso a far desistere l’Assessore regionale Sonia Viale, leghista della prima ora.
L’avvocati Viale, è bene ricordare, ricopre anche la carica di vicepresidente della regione Liguria. Nulla è bastato a revocare una decisione incomprensibile. Incomprensibile in quanto il declassamento del reparto di gastroenterologia del Borea disgregherebbe un patrimonio di competenze, professionalità e capacità di salvare Vite Umane. Il parere contrario alla tesi di un importante ridimensionamento negativo del reparto, più volte espresso dall’assessore Viale e dal direttore generale Marco Damonte Prioli, è contro ogni logica del buon senso imprenditoriale oltre che sanitario. La sola meritocrazia in atto pare sia quella riservata ai paraninfi. E’ bene che tutti sappiano che l’attuale direttore generale fu nominato senza avere alcun titolo …
Al di la delle varie ipotesi, relative alla improvvisa, improvvida, aberrante attuazione del citato provvedimento perseguito con ferrea quanto caparbia determinazione, rimane il sospetto che l’atteggiamento punitivo sia stato ad personam nei confronti di chi, nel mondo della gastroenterologia è considerato un luminare.
Tra i molti meriti del dott. Conio vi è la “Progettazione di una protesi espansibile per l’ipofaringe”. La protesi porta il nome del dott. Conio (Conio Stent) distribuita in tutto il mondo, mai brevettata! Si perché il nostro amatissimo Primario è generosissimo; un Uomo che ha vissuto e vive soprattutto per la professione anteponendola, spesso, alla sua vita privata. Un Uomo che ha frequentato, sovente nella veste di relatore, centinaia di convegni in giro per il mondo. Uno così in certi ambienti da fastidio e anziché essere emulato come converrebbe, è spesso ferocemente invidiato.
Noi italiani a volte siamo gente strana; siamo capaci di perdonare tutto tranne il successo; quello degli altri. Concludo evidenziando che l’aspetto più negativo di questa triste e assurda vicenda è che a rimetterci saremo noi ogni qualvolta necessiteremo di diagnosi, cure e interventi endoscopici complessi di gastroenterologia; non solo in provincia d’Imperia.
Quanto a Massimo Conio, egli a breve avrà tutte quelle meritate soddisfazioni che nel nostro paese gli sono state negate da incapaci, e-o invidiosi e-o raccomandati.
Suggerisco, a chi dovesse sottoporsi a visite o interventi endoscopici complessi all’apparato gastrointestinale, di inviare la sua richiesta direttamente ai responsabili dell’Asl1. Ecco gli indirizzi di posta elettronica e i n° telefonici:
Sonia VIALE: assessore.sanità@regione.Liguria.it 010 5485 744
Marco DAMONTE PRIOLI direttore generale dirgen@asl1.liguria.it non possibile avere n. telefono diretto; URP 0184 536656
Giovanni TOTI presidente@regione.Liguria.it 010 5485 701
p.s. Oltre alle richieste di visite specialistiche, ritengo doveroso e forse utile, ritrasmettere agli stessi anche le moltissime lettere di congratulazioni al reparto del Dott. Conio.
Rinaldo Sartore
ARTICOLO FIRMATO DA ALESSANDRA COSTANTE, GIA’ SEGRETARIO DELL’ASSOCIAZIONE LIGURE GIORNALISTI (il sindacato unitario della categoria), FIGLIA DI UN MEDICO DI FAMIGLIA A TOIRANO. UNA GIORNALISTA CHE CONOSCE IL MONDO ED IL POTERE POLITICO LIGURE E QUELLO DELLA SANITA’
A DICEMBRE VIALE REPLICAVA AL PD: “QUANTO A FAVORIRE I PRIVATI A DISCAPITO DEL PUBBLICO…….. il Pd non è secondo a nessuno. Lo dimostrala vicenda Gsl, a cui la precedente giunta di centrosinistra aveva affidato la gestione del reparto di Ortopedia dell’ospedale di Albenga, chiudendo l’ortopedia di Bordighera, lasciando sulle spalle pubbliche gli altri reparti senz’altro meno remunerativi e chiudendo i pronto soccorso. Una gara che addirittura finita nel mirino della magistratura. Di fronte a questo sfacelo, a cui noi abbiamo posto rimedio, le parole del Pd suonano surreali e grottesche”. Così la vicepresidente e assessore alla Sanità di Regione Liguria Sonia Viale in merito alle critiche mosse dal Partito Democratico in merito all’affidamento ai privati dei tre ospedali del Ponente ligure. “I cittadini possono stare tranquilli – aggiunge la vicepresidente Viale – perché questa giunta sta facendo l’opposto rispetto alla precedente amministrazione: oggi dopo la riforma e l’approvazione del piano sociosanitario avvenuta a dicembre, abbiamo messo finalmente in sicurezza tre ospedali che, a causa delle scelte del centrosinistra, quelle sì totalmente sbilanciate a favore del privato, erano destinati progressivamente alla chiusura. I privati che gestiranno i tre ospedali, sotto rigoroso controllo pubblico, non solo sono garanzia di qualità delle prestazioni ma, secondo i paletti che avevamo fissato nel bando di gara, si impegnano alla tutela dei dipendenti e al potenziamento dei reparti con la riapertura dei pronto soccorso, che il Pd puntualmente dimentica di aver chiuso”.
Genova 6 dicembre 2018