Due interrogazioni alla giunta regionale a firma di Carto Vasconi (Verdi) e Marco Nesci (Prc) che, allarmati, chiedevano uno stop urgente al dilagare della cementificazione del suolo di Ceriale. Con il Puc che prevedeva insediamenti di oltre 1500 abitanti su una popolazione di 5 mila residenti. E soprattutto si ignorava la ‘fascia di inedificabilità’ assoluta in prossimità dei corsi d’acqua, grandi o piccoli che fossero. Non solo per scongiurare danni ed allagamenti. Veniva messo in luce il caso del Rio Torsero. Nel mirino la T 1, preparata negli anni di Piero Revetria assessore all’Urbanistica e firmata (convenzione con il Gruppo Nucera) dal sindaco Ennio Fazio e che per il consiglieri Nesci sarebbe da abbattere il 50 % della cubatura. L’allora assessore all’Urbanistica Ruggeri (Pd) assicurava accertamenti rigorosi e annunciava che con il collega Zunino (Rifondazione comunista) avviava accertamenti sull’assenza del Via. Non è successo nulla. I giudici, dopo i sequestri, hanno concluso che il costruttore aveva rispettato quanto approvato dal Comune e dalla Provincia.
LA PAGINA DEL PERIODICO DELLA REGIONE LIGURIA CONSIGLIO REGIONALE DEL FEBBRAIO 2008. Presidente era Claudio Burlando con una maggioranza di centro sinistra.