‘Di padre in figlio – Le Ceramiche Pastorino’ è la mostra che apre il 2019 alla Fornace Alba Docilia, nel centro storico di Albissola Marina. Viene inaugurata venerdì 18 gennaio 2019 (alle ore 17,30) e resterà aperta fino a domenica 17 febbraio. E’ il percorso di una famiglia (Mario, Mirella e Paolo Pastorino) protagonista nel mondo della ceramica da oltre 75 anni. Nella struttura di via Grosso, intanto, sono ripresi gli appuntamenti settimanali con il dialetto, la dizione e l’inglese.
Padre, madre e figlio. La prima mostra del 2019 alla Fornace Alba Docilia di via Grosso ad Albissola Marina (inaugurazione venerdì 18 gennaio; resterà aperta fino al 17 febbraio, orario giovedì 17-19, sabato e domenica 10-12 e 17-19) è dedicata a una famiglia che dal lontano 1944 lavora nella ceramica, per oltre 30 anni – fino alla fine del 1998 – con una propria fabbrica. Papà Mario, conosciuto come Gianni (o Giannino), nasce nel 1929 (e muore nel 2010). A 15 anni è già apprendista in una ditta che produce tazzine. Diventa un esperto torniante e conosce Eliseo Salino, direttore tecnico della fabbrica. Con lui e con un altro amico, Giovanni Poggi, nel 1958 fonda le Ceramiche San Giorgio: un anno dopo parteciperà alla realizzazione del grande pannello in ceramica destinato ad Arhus, in Danimarca, e sarà tra i protagonisti dell’epico viaggio per portarlo a destinazione. Si mette in proprio nel 1963, per fondare le ‘Ceramiche Pastorino’: la molla è una grande commessa da parte della Lavazza che promuove un prodotto che furoreggia nei Caroselli. Sposa la pittrice Mirella Fiore, che darà vita, assieme a lui, anche a un fortunato sodalizio artistico. Lei, avendo lavorato, giovanissima, in alcune delle più importanti fabbriche di ceramica albisolesi, aveva avuto come maestri alcuni tra i più bei nomi dell’arte figurativa: porta nell’azienda familiare i frutti di quelle esperienze, contribuendo in maniera rilevante alle fortune dell’azienda, che aveva sede ad Albisola Capo, in corso Mazzini prima e in corso Ferrari poi.
L’ultimo exploit di Mirella nella fabbrica di famiglia è del 1998: il vaso per il Confuoco. A fine ‘98 Mirella e Mario decidono a malincuore di chiudere la fabbrica, ma continuano a produrre ceramica.
A raccogliere il testimone da papà e mamma è il figlio Paolo, imprenditore informatico di professione. Con madre pittrice, papà ceramista e una zia insegnante di arte figurativa all’Accademia di Torino, non poteva non occuparsi anche lui di ceramica. Fin da piccolo ha l’opportunità di imparare, in fabbrica, dai familiari e dagli artisti che la frequentano. Non se la lascia scappare e va oltre: si mette alla prova, partecipa a corsi di perfezionamento e punta sulla sperimentazione, superando l’utilizzo di argilla e pennelli con la penna ad aerografo con cui sviluppa forme artistiche iper-realistiche. Partendo dalla ceramica, computer e fotografia digitale diventano ulteriori mezzi di espressione e comunicazione e portano Paolo Pastorino “alla continua ricerca di nuove tecniche stilistiche e contaminazioni innovative: dal design alla pittura, alla foto per arrivare alla scultura ceramica, fino alle avanguardie della tecnologia di stampa ad estrusione 3D di argilla, lasciando aperte le porte per nuovi panorami artistici”.
Questa mostra, a cura di Enrica Noceto, che sarà seguita, tra febbraio e marzo, da una celebrazione per i cent’anni della Fornace Alba Docilia, inaugura la quarta stagione di attività dell’Associazione ‘La Fornace’ che opera nella struttura su mandato dell’Amministrazione comunale di Albissola Marina. Mentre si va componendo il programma delle serate (giovedì 24 gennaio, alle 21, al MuDA, l’incontro dal titolo ‘I diritti dei bambini’, organizzato in collaborazione con l’associazione ‘Cultura e solidarietà’), sono ripresi gli appuntamenti tradizionali della Fornace: ‘Inuetta’ (al giovedì dalle 16,30 alle 17,30), ‘Ad alta voce’ (al giovedì dalle 18 alle 19) e ‘Ciatellando in Fornace – Chiacchiere in inglese’ (al martedì dalle 17 alle 18).
‘I diritti dei bambini – Trent’anni di Convenzione Onu’. L’argomento dell’incontro svoltosi il 24 gennaio 2019 al Centro Esposizioni del MuDA, in via dell’Oratorio, ad Albissola Marina. La serata, a cura di Maria Campagnoli, vedeva ome ospiti Marina Marchisio, Yuri Pertichini e Paola Toni. L’appuntamento, che tratterà di diritto alla salute, allo studio e al gioco, organizzato dalle associazioni ‘La Fornace’ e ‘Cultura e solidarietà’.
I bambini hanno i loro diritti. Sono sanciti, da trent’anni, da una Convenzione internazionale sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, sottoscritta dalla quasi totalità delle Nazioni e approvata dall’Assemblea generale dell’Onu il 20 novembre 1989. Riconosce che “bambino e bambina, ragazzo e ragazza, ai fini dello sviluppo armonioso e completo della loro personalità, devono crescere in un ambiente familiare, in un clima di felicità, di amore e di comprensione” e che “occorre prepararli pienamente ad avere una loro vita individuale nella società, ed educarli nello spirito degli ideali proclamati nella Carta delle Nazioni Unite, in particolare in uno spirito di pace, di dignità, di tolleranza, di libertà, di uguaglianza e di solidarietà”. E’ difficile verificare la reale applicazione della Carta, ma il fatto che esista e che qualcuno provi a darle concretezza è già un buon segno. Come è utile parlarne.
Con queste premesse, all’inizio di un anno che segna un significativo traguardo, quello dei trent’anni, nasce l’incontro in programma giovedì 24 gennaio, con inizio alle ore 21, al Centro Esposizioni del MuDA di via dell’Oratorio ad Albissola Marina. La serata, dal titolo ‘I diritti dei bambini’, si avvale della collaborazione di due associazioni albissolesi, ‘La Fornace’ e ‘Cultura e solidarietà’, e ha il patrocinio del Comune di Albissola Marina.
Promotrice dell’iniziativa è Maria Campagnoli, già responsabile di Asili nido e Scuole d’infanzia a Genova; ospiti della serata sono Marina Marchisio, che si occupa di Medicina preventiva di comunità e di Medicina scolastica, Yuri Pertichini, coordinatore della Rete diritti dell’Infanzia di Arciragazzi Liguria, e Paola Toni, esperta di comunicazione e formazione. Si parlerà di dispersione scolastica e di crisi della famiglia, di diritto alla salute, allo studio e al gioco. Sono invitati, in modo particolare, insegnanti, genitori e nonni.
Mostra permanente di figurine presepiali.
Al n. 27 di via Isola, nel centro storico di Albissola Marina, mostra permanente di figurine presepiali, a cura di Alberto Mantero, figlio del ceramista albisolese Pietro Mantero, “Mante”, che così la presenta: “é dal lontano 1962 che modello le caratteristiche figurine in creta rossa da pignatte di Albisola, i ben noti “macachi”. In un momento difficile della mia carriera scolastica mia nonna Ciarlo Giuseppina, abile figurinaia dei primi anni del secolo scorso, mi aveva fatto dono dei suoi stampi e mi aveva insegnato a ricavare da essi, appunto, le figurine del presepe. Ancora oggi, dopo una prima cottura, le coloro a freddo con pigmenti naturali molto antichi, gli stessi di cui mia nonna faceva uso. Successivamente anche mia moglie Silvana Ercole, incontrata nel 1969, mi aiuterà a modellare un bel numero di statuine e di pecorelle con chiodi per un nostro presepe personale.
Il locale, già di mia nonna, ed oggi di mia proprietà, diventerà sede di una esposizione permanente di tutte le originali figurine fatte da mia moglie e da me, sotto la guida attenta della nonna, nell’anno 1970. Con questa iniziativa intendo ricordare e rendere omaggio alla memoria sia di mia nonna sia di mia moglie, nonchè dare ai passanti, che transiteranno in via Isola, la possibilità di vedere queste nostre antiche statuine sistemate in un luogo oggi completamente ristrutturato e riportato allo splendore d’un tempo: pare che in origine (XVI-XVII secolo) esso fosse una stazione di posta”.
Con questa iniziativa via Isola, detta nel XVII e XVIII secolo “l’Isola”, la parte centrale di Albisola, allora sede delle fabbriche ceramiche dei Piccone e dei Conrado, si qualifica ancor più come “il carrugio dell’arte”, perchè, assieme al luogo di Mantero, vi hanno sede, in ambienti altrettanto suggestivi e ricchi di storia , il “Circolo Amici della Ceramica Nicolò Poggi”, l’atelier di Anna Maria Matola, quello di Paolo Anselmo, la galleria d’arte “Balestrini” e, nella retrostante via Stefano Grosso, la galleria d’arte “il Bostrico”, le “Ceramiche Viglietti” e, poco distante, l’associazione culturale “la Fornace”, negli antichi ambienti della “Alba Docilia”, e la galleria d’arte “Eleutheros”.
Nelle foto di Angelo Nicolini, alcuni interni dell’antico ambiente di via Isola che ospita la mostra presepiale permanente a cura di Alberto Mantero.