A Loano c’è una caserma e mezza (quella nuova nel porto turistico) della Benemerita. Eppure da un paio d’anni, o forse prima e chiediamo scusa se non siamo precisi, la polizia municipale svolge un ruolo sempre più prorompente di polizia giudiziaria, di controllo e prevenzione del territorio anticriminalità. Si dirà: siamo fortunati, possiamo vantare una città da terra bruciata per chi delinque, o vive di espedienti. Furti e furterelli, piccolo spaccio, lotta ai cavallini, ultimi anelli della lunga catena. Tutto bene, ma sorge un interrogativo non formale, sostanziale. Si stanno invertendo le parti. E’ verissimo che i carabinieri non fanno multe per divieto di sosta, ma lo Stato democratico, il nostro ordinamento assegna e disciplina, regola, impone i compiti dell’Arma, il ruolo preminente.
Nessuno può dubitare che siano solo rifugiati in caserma. Anzi, è probabile che sorveglino molto più di quanto si legga sui media locali. Non sono più gli anni delle rapine facili, scippi, malavitosi che spadroneggiavano e qualche volta ricattavano, incendiavano chi non pagava il pizzo, anche se non era frequente.
Oggi una città, a leggere le stesse cronache, abbastanza tranquilla che, se si escludesse i ‘magliari’ extracomunitari sulle spiagge, sarebbe l’oasi dove vivono solo gente perbene o quasi. Al punto che, come accadeva ai nostri nonni, si potrebbe lasciare l’uscio di casa socchiuso o la chiave nella toppa ? Può accadere di essere derubati e spogliati di ogni bene in casa, più raramente narcotizzati ad opera di professionisti, magari di notte, e poi leggere sul sempre informatissimo IVG, allertato dal comando di compagnia (il solo titolato a dare notizie), che un ‘furterello è stato denunciato qualche giorno fa e sono in corso indagini per la cattura dei responsabili‘. Campa cavallo ! Frequente, poi, leggere di operazioni a tappeto dell’Arma, coordinate a vasto raggio, complesse indagini, con l’impegno di numerosi militari, cani antidroga, a volte interviene dal cielo l’elicottero. Insomma: da tutto sotto controllo.
Due anni fa nel corso di una riunione, presenti una decina di persone, addetti ai lavori inclusi, quando si cominciava a parlare di Tavolo della Sicurezza promossa dall’amministrazione comunale e dal comando della polizia municipale, avevamo chiesto al sindaco Pignocca ed al comandante dei vigili urbani, Soro, se fossero informati di quanti furti in alloggi vengono commessi, denunciati, in un anno. O ancora nei negozi, attività
commerciali. Quali le zone e le vie più colpite, in quali fasce orarie della giornata. Né il sindaco, né il capo dei vigili, dirigente comunale, sapevano o si erano premurati di chiedere. Avevano loro stessi un’idea della situazione. Che, a loro dire, non era allarmante. Anzi, Loano era una cittadina virtuosa. D’estate i Bagni Marini, con il concorso spese del Comune, assumono sul litorale guardie private per allontanare, scoraggiare le vittime delle mafie internazionali che taglieggiano e lucrano.
Forse siamo ormai troppi anziani e fuori dai tempi per ricordare quando, da corrispondenti locali del Secolo XIX, si frequentava ogni giorno, anzi due volte al giorno, le caserme; si dava conto di tutti i furti, con qualche rara eccezione se erano in corso indagini a piè sospinto e promettevano la cattura dei responsabili. Una volta all’anno, come accade ora, si dava il resoconto dell’attività della Benemerita in provincia, ma si indicavano anche i dati delle maggiori stazioni della Riviera e dell’entroterra. Da anni, invece, c’è una sorte di ‘sipario’, cortina di ferro anti informazione. Meglio non turbare troppo, ci sono di mezzo anche i politici che devono ben figurare.
Vi facciamo sapere le statistiche che vogliamo noi, anche se siamo dipendenti pubblici e viviamo in uno stato di diritto e non da dittatura. Non sappiamo a chi giovi la riservatezza. Ignoriamo quanto sia utile e producente non informare neppure la massima autorità politica e civile di una città, quale è sindaco. A meno che, come ha ammesso candidamente Pignocca: “Io non li ho mai chiesti (i dati), non so se me li possono dare, non ho idea della loro utilità, comunque cercherò di sapere….”.
Bontà sua, i vigili urbani non hanno come compito istituzionale di dare l’assoluta priorità al traffico, alla viabilità, alla disciplina dei regolamenti comunali ? E magari far visita ai cantieri edili, ai tanti operai in nero che vengono anche da fuori e sono ottime pedine per studiare, informare sui colpi nelle ville, nelle case, fare da basisti.
Non esiste forse un’Aurelia, intasata, nel caos, almeno 12 ore su 24. Perchè non collaborare, semmai, in modo sinergico con i carabinieri ? Con tutta franchezza, e non è un’eccezione, leggere nelle note stampa del Comune che i vigili rendono noto di questa o quella operazione giudiziaria, sempre più frequenti, non già per far rispettare le norme comunali, ma quella legalità che è in capo delle Forze dell’Ordine che sono carabinieri, polizia, guardia di Finanza ed anche Capitaneria di porto che dovrebbe far rispettare la legge non solo ai natanti ed ai Bagni marini, anche sull’arenile, ovvero chi viola il codice penale vendendo merce contraffatta.
Leggere che i vigili urbani, pagati con il denaro dei contribuenti, in particolare da chi non può evadere neanche volendo, a partire dall’addizionale Irpef comunale, vengono impiegati, persino in borghese, per dare la caccia ad un cavallino da 10 dosi di cocaina (25 euro a dose), lascia perplessi, interdetti. Forse è la nuova stagione di un modello di città a misura di polizia locale, tutori dell’ordine pubblico impegnati con i trafficanti internazionali, la malavita organizzata, i latitanti, ma pure ai semplici cavallini, comunque da combattere ? Suvvia non è proprio così, siamo all’iperbole, però qualcuno una ‘regolata dovrà pur darsela nell’interesse della comunità.
La droga per tanti giovani e non solo, può significare una peste. Il primo baluardo .- antidoto è tra le mura della famiglia, a scuola, fino al rispetto dell’educazione civica e alla diffusa cultura della legalità. I vigili farebbero sicuramente opera meritoria se contribuissero a dare l’immagine reale, non da comunicati stampa per copia e incolla, di una città ordinata, pulita, rispettosa dei diritti e dei doveri, e non in forma saltuaria, casuale. E i militari della caserma che alla comunità è costata qualche miliardo di lire, non siano un optional. Almeno se si continua a leggere di operazioni della Municipale con ladri e spacciatori. Anche perchè, oltre al costo, c’è pur sempre una professionalità e forse anche un certo amor di Patria, parliamo sempre dei carabinieri, dei suoi ufficiali, sottufficiali, graduati.
Ultima annotazione, Sarebbe sorprendente, da interrogazione parlamentare al ministro dell’Interno e della Difesa, se fosse il prefetto a chiedere l’intervento dei vigili urbani, non già di supporto in casi eccezionali, ma di routine ad operare nel campo della polizia giudiziaria dedita alla malavita più o meno organizzata. (l.c.)
MONUMENTO AI CADUTI DELLA GRANDE GUERRA – E’ costato 14 mila euro il monumento commemorativo ai Caduti della Grande Guerra. Di cui 11.267 per lavori, mentre il progetto l’ha redatto l’ing. Emanuela Maragliano istruttore tecnico direttivo del Comune. La ditta che ha presentato la migliore offerta è stata MM Costruzioni del geom Massimo Mirone con sede ad Arnasco. Importo di 11.200 euro, oltre a Iva del 22%.
SCELTO IL LEGALE PER CAUSE DAVANTI AL GIUDICE DI PACE – Con determina dirigenziale il servizio giuridico per il Comune di Loano in tutte le controversie attive e passive nei giudizi civili davanti al giudice di pace fino all’importo di 5.200 euro, è stato affidato all’avv. Davide Gallenga di Torino. L’importo complessivo previsto è di 39 mila euro.
CAPODANNO IN PIAZZA: SPESI 35 MILA EURO – In determina si da atto che tra i compiti istituzionali del Comune rientra lo sviluppo in chiave turistica del territorio con l’organizzazione di eventi turistici sia “una modalità idonea ad accentuare momenti di coesione sociale, nonché tramandare tradizioni e costumi locali, creando occasioni utili per coinvolgere turisti e visitatori sul territorio loanese…..Da alcuni anni, a seguito di numerosissime richieste per venute dalla collettività – è rimarcato – il Comune di Loano organizza il Capodanno in Piazza, la serata del 31 dicembre”. E alla mezzanotte il sindaco sale sul palco per porgere gli auguri e stappare la bottiglia augurale. Il costo ‘chiavi in mano’ ammonta a 35 mila Euro alla ditta Dimensioni Eventi Srl di Roberto Indiano di Cirié (Torino) che ha vinto anche l’appalto del Giardino del Principe, assicurando i biglietti omaggio e 50 posti a sedere per l’Amministrazione comunale (come trucioli ha riportato sul numero scorso). La determina va risaltare tutti i vantaggi dell’offerta che prevede anche il ‘piano sicurezza’ e allestimento del palco.
RICORSO AL TAR CONTRO LA CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA DI LOANO, BOISSANO E BALESTRINO – A seguito di determina del 1 ottobre 2018 a firma del dirigente del Servizio Sport e Impianti Sportivi, è pervenuto il 22 ottobre al protocollo comunale richiesta di annullamento, previa sospensione dell’efficacia, della disposizione dirigenziale assunta. Da qui la costituzione in giudizio al Tar della Liguria.
RICORSO AL TAR PER ASSUNZIONE SPECIALISTA DI VIGILANZA POLIZIA MUNICIPALE – Il servizio affari legali del Comune, con decreto del sindaco Pignocca, ha deciso di resistere in giudizio nel ricorso promosso contro il Comune per l’annullamento della graduatoria finale del Concorso Pubblico di specialista di Vigilanza Polizia Municipale, cat.1, a seguito del bando del 29 dicembre 2017. Il ricorrente chiede all’Amministrazione di “procedere, previa nuova composizione della commissione giudicante, ad una nuova correzione degli elaborati scritti, quantomeno quelli del medesimo ricorrente, all’attribuzione di un valido giudizio di merito, nonchè ad eventuale nuovo espletamento della valutazione dei titoli e dell’esame orale ai fini dell’utile collocazione nella graduatoria concorsuale”. Da qui la scelta del Comune di costituirsi al Tar per “tutelare gli interessi e le ragioni dell’ente”.
CONCESSIONI DEL COMUNE CON IL DEMANIO IDRICO – Loano ha concessioni per occupazione di aree e derivazioni d’acqua sugli alvei del torrente Nimbalto, rio Berbena, Rio Gazzi,, Rio Lanteri, rio Delle Case, rio Casazza, rio Rolandette, rio Derll’Acqua Calda, rio Castiglione, rio Vallone tutti a Loano. Oltre al torrente Varatella (Borghetto s. Spirito), Torrenti neva, Arroscia e Trosero nei Comuni di Albenga e Ceriale, Torrente Maremola loc. Armelle nel Comune di Pietra Ligure. Da qui il pagamento di un canone demaniale annuo di 7.312 euro, compresa la derivazione di 5 pozzi ad uso potabile in località Loree di Borghetto S. Spirito.
NOMINA MEDICO PER SERVIZIO DI SORVEGLIANZA SANITARIA – In data 16 aprile ha rassegnato le dimissioni la dr.ssa Francesca Maria Bersi, in data 122 ottobre si è dimesso il dr. Massimiliano Masuri, quale medico competente coordinatore, per incompatibilità contrattuale con il ruolo di medico competente all’Asl 4 Chiavarese. E’ seguita la disponibilità della dr.ssa Monica capellino e da qui la presa d’atto per un provvedimento che non comporta impegno di spesa.
SETTEMBRE 2018 INCASSO PARCOMETRI: 37 MILA 325. – Ha fruttato oltre 37 mila euro alle casse comunali la sosta a pagamento dei residenti (agevolata), turisti e visitatori. A cui va aggiunto l’incasso di 1408,00 tramite app Easypark.
INCARICO LEGALE PER RECUPERO CREDITI OCCUPAZIONE SUOLO PUBBLICO – Ammontano a 25 mila euro le posizioni debitorie evidenziate. E la migliore offerta è pervenuta dall’avv. Antonella Semino con studio legale ad Albenga e alla quale sarà riconosciuto 100 euro per ogni pratica che andrà a buon fine a seguito di diffida e messa in mora. Oltre al minimo tariffario di spese vive documentate qualora si renda necessario procdere al decreto ingiuntivo e pooi ad azione esecutiva. La maggiore somma liquidata dal giudice rispetto al minimo tariffario solo se il debitore pagherà integralmente l’importo dovuto e Solo per gli esborsi per le pratiche che avranno esito negativo. La somma inizialmente impegnata per l’avv. Semino è di 3 mila euro per anticipo spese vive.