L’asset residenziale più importante che la Snam mette in vendita, in Italia, si trova a Savona. Nella centralissima via Paleocapa. L’immobile si estende per 1800 mq. e la facciata, tipica della Riviera Ligure, potrebbe prestarsi ad uso turistico. Un albergo?In base a stime di mercato, si legge sull’inserto Casa24Plus de Il Sole 24 Ore, il suo valore potrebbe aggirarsi intorno ai 3,5 milioni di euro. Il palazzo, tra l’altro, è libero. Ma un tempo ospitava la sede di Italgas e forse saranno necessari lavori interni e per adibirlo a residenza.
In un momento di stasi nell’edilizia, in una città ed in una provincia, che tra seconde case e alloggi nuovi, vanta un record quasi nazionale, è probabile l’interessamento di qualche big degli affari. Almeno in questo caso si valorizza l’ esistente.
Invece resta sotto pressione, dei piani regolatori e inflazione di varianti, in attesa dei Puc, il consumo di altro territorio, soprattutto ai danni dell’agricoltura e di aree verdi, della qualità della vita dei cittadini. In pratica, con la scusa che il mercato edilizio è semiparalizzato ed i posti di lavoro crollano, i fautori di ‘cemento continuo’ fanno la voce grossa. E a valle c’è tutta una catena di interessi a spingere in una direzione autodistruttiva per il futuro delle prossime generazioni.
Poco importa il dissesto del territorio, i milioni di danni; poco importa che la cementizzazione non ha valorizzato il turismo di qualità, anzi l’ha fatto regredire; poco importa che località dove si paga anche 15-16 mila euro il metro quadro, siano deserte per molti mesi all’anno.
