Trucioli

Liguria e Basso Piemonte

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Capo Noli story e via Belvedere da rileggere
con Niccoli, Repetto, Fossati e Manzino


Alcuni lettori mi hanno sollecitato a scrivere un sunto, quel qualcosa di definitivo che concluda, su Trucioli.it, la brutta storia da sempre raccontata e che ha interessato per lungo tempo l’opinione pubblica nolese: la vicenda del tunnel di Capo Noli. Insomma, chiudere il fascicolo al netto delle documentazione e dell’esperienza da tanti vissuta al di qua del banco, a disposizione di futura memoria.

Di volta in volta, dal lontano 31 luglio 2014, sino al 05/01/2017,(salvo omissioni), per chi desidera approfondire, tredici sono stati i miei interventi scritti sull’argomento e presenti nell’archivio di trucioli:
No 46 del 31/07/2014;   No 8 del 28/10/2014;     No 12 del 27/11/2014;
No 16 del 07/01/2015;   No 21 del 12/02/2015;   No 26 del 18/03/2015;
No 33 del 14/05/2015;   No 34 del 20/05/2015;   No 35 del 27/05/2015;
No 38 del 17/06/2015;   No 87 del 19/07/2016;   No103 del 08/12/2016;
No107 del 05/01/2017; oltre il No 85 del 06/07/2016 a firma Giovanni Maina.
Era il 2008 l’anno in cui l’Amministrazione Repetto dava il suo assenso al progetto proposto da Regione Liguria con ANAS, quello di bypassare con una nuova galleria il promontorio di Capo Noli; nel frattempo viene firmato anche un protocollo d’intesa.
Durante la campagna elettorale del 2014, il Sindaco Repetto che si ripresenta, con l’assenso di tutti i componenti della nuova lista di “Semplicemente Noli” (che sostituisce “Noli che cambia“), afferma, con sicurezza, che il progetto galleria vedrà sicuramente il suo inizio prima della fine  dell’anno.
Costo previsto dell’opera 50 milioni di euro: 10 stanziati dalla Regione Liguria, 40  da ANAS; in seguito si verrà a sapere che i 40 erano “nella disponibiltà di inserimento nel piano degli investimenti ANAS”, come documentato su Trucioli.it No 107 del 5 gennaio 2017.

Angelo Berlangeri, in una foto d’archivio, ex assessore regionale al turismo e alla cultura nella giunta Burlando bis

Il progetto affidato ad una società “in house”della Regione, è costato oltre 600.000€.
LA STORIA – Il vero colpo di scena succede il 29 Luglio del 2014, quando l’Ass. Angelo Berlangeri (ora presidente provinciale dell’Unione albergatori aderenti a Confindustria), che per l’occasione sostituisce l’Ass. Raffaella Paita impossibilitata a presenziare, assieme a tecnici di ANAS e Regione Liguria, si presentano a Noli, con un preavviso di un paio d’ore. A questo punto il Sindaco ha un’intuizione geniale: scende in strada ed invita chi incontra a divulgare l’invito a presenziare per non rimanere solo.
In tarda mattinata, all’inizio dell’illustrazione del progetto, con gran sorpresa e tanto disappunto da parte dello staff genovese, la sala consigliare risulta colma di cittadini, alcuni dei quali, al termine dell’esposizione, formulano precise domande, ricevendo risposte evasive; questo a dimostrazione della poca serietà propositiva nel suo insieme  (oggetto di future bocciature alla V.I.A.)
Questa visita aveva lo scopo di illustrare al nuovo Sindaco Niccoli lo stato dei fatti ed il futuro del progetto, ottenere infine il benestare, il via libera ad una convenzione capestro per il Comune di Noli: la presa in carico di tutte le possibili responsabilità conseguenti la dismissione del tracciato viario del promontorio. (Trucioli.it No 46 del 31/07/2014). In seguito Repetto si giustificherà, affermando in un Consiglio Comunale che :”…l’argomento non era mai stato approfondito…”.
L’iter procedurale prosegue con la doppia bocciatura del progetto da parte della V.I.A.(valutazione impatto ambientale) con la Giunta di centro sinistra del Presidente Burlando, e  le lacrime in diretta  dell’Ass. Raffaella Paita in una seduta di Giunta.
Con la nuova Giunta Toti, il progetto leggermente integrato,  viene ancora una volta riproposto alla V.I.A. Questa volta viene approvato, ma solo a maggioranza, con una serie di prescrizioni a dimostrazione della fragilità della proposta ingegneristica/ambientale ed a una condizione imprescindibile: la convenzione con il Comune.
Il Comune è così costretto ad un motivato ricorso al TAR, compreso la richiesta di sospensiva che viene accordata: il contenzioso però rimane aperto. Il WWF aderisce all’inizitiva con un suo ricorso “ad adiuvandum”. Tutto rimane fermo sino al mese scorso, quando presso la sede ANAS (Roma) ed a seguire presso Regione Liguria, sentito il parere negativo, motivato e vincolante del Comune, quello di non voler firmare la convenzione sempre a quelle condizioni, i due Enti hanno deciso di abbandonare il progetto.
Gli organi di stampa locali hanno divulgato la notizia con le dichiarazioni del Sindaco.
E’ doveroso precisare che mai si è parlato di essere contrari ad un tunnel, ma a quel tipo di tunnel  come proposto, perchè non avrebbe soddisfatto in pieno lo scopo da raggiungere, quello di  eliminare la vera pericolosità da sempre esistente dalla galleria del Malpasso.
A seguito di quella prima assemblea, il Sindaco ha ritenuto opportuno avvalersi  della collaborazione offerta da alcuni concittadini con i quali ha condiviso la strategia da seguire per affrontare, sia sul piano tecnico che giuridico, una volontà  impositiva che avrebbe penalizzato, così come concepita, gli interessi locali.
Interessante è rileggere attentamente, specie nel parte iniziale, la lettera datata  9 luglio 2016 (Trucioli.it No 87 del 19/07/16) (vedi) inviata alla Regione Liguria, per capire e trarne le opportune considerazioni…Simpatica la battuta di chi ha ricordato la vittoria di Davide contro Golia.
CONSIGLIO COMUNALE del 22 dicembre 2018
La maggioranza vota, la minoranza si astiene su un debito fuori bilancio di 1.150.000 euro prodotto dalle spese per riparare i danni causati dalla recente mareggiata. La somma sarà coperta con un mutuo di 500.000€, il saldo dai proventi degli oneri di urbanizzazione.
L’O.d.G. sul bilancio, votato dalla maggioranza, contraria la minoranza, ha avuto una breve impennata di urla tra il Sindaco Niccoli (è colpa tua!!!) e l’ex Repetto (è colpa sua!!!) inerente la previsione di un capitolo di spesa risarcitoria.
Oggetto del contendere: la mancanza di copertura assicurativa da parte del Comune che non l’ha attivata perchè non presente all’udienza preliminare nella causa civile intentata e vinta dal civ. 14 di Via Belvedere (oltre due milioni di euro di danno), per cui con la sentenza sfavorevole ed esecutiva (già impugnata in appello) il Comune dovrebbe risarcire direttamente, tra l’altro in solidarietà, per altri soggetti insolventi.
A questo proposito, personalmente ho scritto su Trucioli.it in diverse occasioni in un recente passato, intendendo dimostrare come una condivisa avvilente copertura politica non ha mai voluto, di fatto, attivare la ricerca sulle responsabilità dei futuri danni economici per ulteriori inevitabili spese per cause legali da prevedere. Lo scopo? Quello di far attivare le assicurazioni di chi ha sbagliato all’interno del palazzo, onde manlevare il Comune da ulteriori spese non dovute.
“…A chi giova?“(la ricerca delle responsabilità). Così si esprimeva in un Consiglio Comunale il Consigliere Fossati.  Giova alla verità dovuta al cittadino contribuente. Penso che 1700 visitatori che hanno letto sia il No 61 del 14/01/20116 (vedi) che il No 63 del 28/01/2016 (vedi) gradirebbero una risposta sia dal Sindaco che dai due consiglieri di minoranza Lucio Fossati e Debora Manzino.
Una burrascosa diatriba, per circa tre minuti di urla, ha rinvangato l’intera vicenda iniziata circa vent’anni fa ed ha visto i due personaggi rimbalzarsi le responsabilità, per poi… calmarsi. “Incauta vendita, incauto acquisto” si sono rinfacciati, considerazioni guarda caso scritte a suo tempo su Trucioli.it, mai smentite, ma apparentemente lette….

LUTTI CITTADINI
Restuccia Giuseppe (Pino), a 83 anni ha lasciato i suoi tre figli con le loro famiglie , i fratelli con tutti i parenti.
Da molto tempo immigrato dal sud, aveva trovato occupazione come custode nelle scuole medie di Noli, dove era benvoluto da tutti per la sua mitezza.   Gentile, affabile, ormai da buon pensionato, tutti i giorni, con il suo borsello a tracolla ed il bastone, era solito fare visita al mercato del pesce e quattro chiacchiere con gli amici lungo la passeggiata.
LUTTO NAZIONALE per Antonio Megalizzi, il giovane giornalista italiano vittima del terrorismo islamico a Strasburgo, dove il suo assassino è stato a sua volta ucciso dalla polizia francese.
VERGOGNA NAZIONALE/EUROPEA/MONDIALE per lo Stato italiano che continua a  dimostrare la sua impotenza politica/diplomatica nei confronti dei vertici della polizia di stato egiziana nella ricerca della verità sul brutale assassinio (di stato?) del nostro giovane studente Giulio Regeni.

Carlo Gambetta  


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C.Gambetta

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