Edilio Boero pescatore e cultore delle tradizioni legate alla pesca. Annamaria Bongiovanni titolare della pescheria storica di Alassio. Entrambi protagonisti del progetto De.CO la “Cultura Alassina In Tavola” con un’unità didattica incentrata sul mare e la sua economia. E c’è tanto da imparare e testimoniare nella ‘materia del pescato’ e sua provenienza del mare, dunque Non tanto per gli addetti ai lavori, per i ‘ giornalisti esperti’ di enogastronomia che gratificano a pioggia le ‘eccellenze’ del ponente ligure. E perchè non ricordare, ad esempio, che la stagione dei ‘Rossetti’ sta viaggiando tra 64 e 78 € il chilo. Pescato proveniente dal Levante spezzino e da Viareggio. Perchè non rendere noto l’elenco dei rarissimi ristoranti che cucinano e servono unicamente pesce di pescatori liguri.
E se fanno un’eccezione è indicato nel menù o avvertono il cliente ? Perché non creare l’eccellenza della salute a tavola, dei corretti abbinamenti, della prevenzione ed invecchiamento in salute anche attraverso i prodotti genuini e cucinati con la sapienza e semplicità delle nostre nonne.
COMUNICATO STAMPA – Intanto, ad Alassio, continuano i percorsi ludico-didattici del progetto De.CO la “Cultura Alassina In Tavola”con una lezione teorico-pratica tenuta da due docenti d’eccezione: Edilio Boero, pescatore della Cooperativa S. Filippo, e Annamaria Bongiovanni, titolare dell’omonima pescheria. Obiettivo primario dell’intervento educativo, che ha coinvolto la classe 4ª della scuola primaria di Via Neghelli, è stato quello di calare i giovani alunni nell’epoca ante sofficini e bastoncini del “capitano”, quando Alassio non era ancora quella del “Muretto” evi si alternavano pesca ed agricoltura per sostenere le famiglie e soddisfare le richieste dei primi turisti.
Un viaggio pedagogico fatto di ricordi tramandati di padre in figlia come quelli signora Bongiovanni che lo scorso settembre ha festeggiato il 60° della pescheria di famiglia o come quelli di Boero, ottant’anni e non sentirli, da sempre impegnato nella valorizzazione della figura del pescatore e delle tecniche autoctone di pesca. Una lezione tecnico-pratica che ha visto protagonisti anche i giovani chef dell’alberghiero che, guidati dai docenti d’eccezione, hanno gestito i laboratori di cucina e pesca introducendo i loro compagni più piccoli al consumo consapevole: dal riconoscimento delle specie alle tecniche di pesca responsabile.
L’attività didattica è stata coordinata dai docenti Antonella Annitto, Massimo Sabatino, Monica Barbera, Sara Vignola e Franco Laureri con il supporto dello chef Aurelio Pepe.